Anno: 2011

"La domenica niente visite ai musei", di Antonello Cherchi

Ieri è toccato ai musei archeologici Villa Frigerj e La Civitella di Chieti, costretti a tenere le porte sbarrate nei giorni festivi fino alla fine dell’anno. Prima di loro le chiusure domenicali (e festive in genere) avevano colpito una serie di istituti culturali statali in provincia di Brescia e il museo Sanna di Sassari, al quale di recente si è aggiunto l’antiquarium di Porto Torres, sempre in provincia di Sassari. Il problema si sta pian piano estendendo e se non si correrà ai ripari la gran parte di musei e aree archeologiche si vedrà costretta alle serrate festive. Il problema ruota intorno agli straordinari dei custodi, cioè coloro che devono garantire la sicurezza dei luoghi d’arte. Il nodo da sciogliere non è però – e di questi tempi di ristrettezze finanziarie è quasi un paradosso – economico. I fondi per pagare il lavoro festivo ci sono. La questione è che non ci sono abbastanza custodi per assicurare la turnazione durante le festività, così come vuole il contratto nazionale. Le regole di categoria prevedono, infatti, che …

"Legge-bavaglio, cinque anni di guerra per coprire gli scandali del Cavaliere", di Massimo Giannini

Potente e minacciosa, la forza di fuoco dispiegata nelle ultime settimane dal presidente del Consiglio sulle intercettazioni. «Voi parlamentari approvate al più presto la legge: la situazione attuale non è da Paese civile» (Agi, 6 ottobre). «Vi è un’urgenza a cui abbiamo il dovere di rispondere… Il cittadino alza il telefono e sente di poter essere controllato: è intollerabile, è un sistema barbaro a cui dobbiamo mettere fine» (Ansa, 7 ottobre). Silvio Berlusconi prepara con queste parole, scagliate come pietre contro i pm, il prossimo «giorno del giudizio». Giovedì la Camera voterà la legge-bavaglio, dalla quale può dipendere la sopravvivenza del suo governo. Il premier cerca di dimostrare l’indimostrabile: quella sulle intercettazioni non è la «sua» guerra, ma deve essere la guerra di tutti gli italiani che hannoa cuore la libertà. È l’ennesima, disperata torsione del principio di verità. È la pretesa di impunità spacciata per diritto alla privacy. Non è un teorema giornalistico. Sono i nudi fatti di questi ultimi cinque anni. Ogni volta che Berlusconi ha forzato la mano alla sua maggioranza e …

"Siamo tutti prigionieri del Cavaliere", di Marcello Sorgi

Incredibile quanto si vuole, la situazione è questa: a diciott’anni dalla scomparsa della Dc, le sorti del governo, ogni giorno di più, dipendono da un gruppetto di democristiani, che vorrebbero democristianizzare Berlusconi. Per chi ha ancora memoria della Balena bianca, la domenica di ieri ha avuto uno strano effetto déjà-vu: riuniti a Saint-Vincent, grosso modo nello stesso periodo e nello stesso luogo in cui si riunivano sempre i seguaci della corrente di Donat-Cattin, i nuovi Dc hanno cercato in tutti i modi di convincere il democristianissimo e contrarissimo segretario del Pdl Alfano che il Cavaliere deve trovare il coraggio di dimettersi, aprire la crisi, e magari ricandidarsi alla guida di un Berlusconi-bis per il fine legislatura. Che poi le probabilità per il premier di succedere a se stesso siano minime e le possibilità di aprire un negoziato sui posti e sul programma inesistenti, i Dc non lo danno per inteso. Per loro infatti la crisi non sarebbe che una delle tante, decine e decine, vissute ai bei tempi della Prima Repubblica. E che alla fine …

"La Gelmini ricomincia da tre", di Marina Boscaino

Il 19 aprile 2011 – meno di 6 mesi fa – Gelmini, piuttosto piccata per l’incalzare di Floris, testualmente affermava: “Non ci sono tagli agli organici”. Oggi, un dietrofront clamoroso. Evidentemente il ministro è ancora una volta determinata ad avallare strategie altrui: prima esecutrice acritica – anzi compiacente – del taglieggio della scuola pubblica; ora sollecito contributo alla rapida rottamazione (senza rimpianti) di Tremonti, licenziando su “Repubblica” un’intervista, in cui contraddice tutto quanto è andata pontificando dal maggio del 2008 a ieri. Leggere per credere: Sic transit gloria mundi. Improvvisamente apprendiamo che avevamo ragione: in 3 anni sono stati davvero tagliati 80mila insegnanti. Quando lo denunciavamo non eravamo dunque pericolosi sovversivi, nostalgici sessantottini. Né lamentele, ricorsi, condizioni proibitive di lavoro, violazione del diritto di apprendimento dei ragazzi sono invenzioni di qualche mente fantasiosa. Fantasiose continuano piuttosto ad essere le risposte nel merito alle inadempienze di cui il ministro rifiuta l’addebito: tunnel Cern-L’Aquila, manipolazione dei dati sulle bocciature, scandalo dei test per la prova preselettiva per il concorso da preside. Dove la commissione “esterna” si rivela …

"Morti bianche e invisibili", di Ilvo Diamanti

Sono passati pochi giorni dalla tragica morte di cinque ragazze, travolte dal crollo di una palazzina, a Barletta. Nel sottoscala, dove le vittime lavoravano “in nero”. nche se ci si ostina a chiamarle morti “bianche”. Per sottolineare come a provocarle non sia l´intervento diretto di qualcuno. Ma, perlopiù, l´assenza di norme e strumenti di prevenzione nei luoghi di lavoro. Con il rischio di svalutare il fenomeno mentre lo si nomina. Le morti “bianche” evocano, infatti, morti minori. Di persone minori. Senza identità. Ieri, giornata nazionale delle vittime degli incidenti sul lavoro, Napolitano ha ammonito a non abbassare la guardia su questo tragico fenomeno. Che, nel 2010, ha causato circa 1000 vittime. Poco meno di tre al giorno. Una strage. Che, tuttavia, non fa notizia se non quando le vittime sono molte. Come a Barletta, la settimana scorsa. Come alla Thyssen-Krupp, dove, nel 2007, morirono sette operai. Bruciati vivi. Se non muoiono in tanti, insomma, diventano invisibili. Sperduti nella cronaca nera – o meglio, bianca. Niente a che vedere con un omicidio avvenuto in famiglia, tra …

"Gli illusionisti al tramonto", di Curzio Maltese

L´anziana volpe e il malandato gatto che fingono di governare l´Italia nella bufera delle crisi si dimostrano ogni giorno più separati dalla realtà. Silvio Berlusconi è appena tornato dai bagordi russi per il compleanno dell´amico Putin e ritrova sul tavolo di lavoro le cifre di un dramma economico che non ha né la capacità né la voglia non si dice d´affrontare, ma neppure di riconoscere. Da molto tempo l´agenda dei problemi del Paese non coincide con quella del premier, peraltro affollata di numeri di telefono di escort e pregiudicati. Umberto Bossi si muove ormai circondato da una corte di parenti, carrieristi e questuanti, il cosiddetto “cerchio magico”, che gli nasconde dalla visuale i fatti concreti. A cominciare dai profondi e crescenti malumori della base leghista. Ieri il fondatore del movimento è stato addirittura contestato a Varese, come dire la culla del bossismo, che oggi è diventata l´epicentro dello scontro fra le due leghe. Quella che vuole morire berlusconiana, incarnata da Bossi e dalla sua corte, e l´altra guidata da Maroni e già proiettata nel dopo …

«Perché ci "riprendiamo" la Biblioteca Nazionale», da unita.it

«Il nostro è un paese dove si legge poco. Il nostro è un paese dove due milioni di persone sono totalmente analfabete. Il nostro è un paese dove cinque milioni di persone sono semianalfabete. Il nostro è un paese dove non si promuove la lettura. Il nostro è un paese dove le biblioteche sono considerate un consumo culturale e non un servizio necessario. Noi la pensiamo diversamente». Dentro il “noi” di questo manifesto ci sono i nomi e le storie e le facce dei lavoratori della cultura, degli occupanti del Teatro Valle di Roma, dei lavoratori della Biblioteca Nazionale, e degli intellettuali-artisti-scrittori che si sono raccolti attorno alla sigla TQ (ovvero la generazione trenta-quarantenni). Ognuno di loro, in questi mesi, ha elaborato una serie di riflessioni sullo stato della cultura nel nostro paese. Con riunioni pubbliche, manifesti e occupazioni di cui adesso proveranno a tirare le fila in un’assemblea pubblica alla Biblioteca Nazionale di Roma. L’appuntamento è martedì 11 ottobre. Tra i relatori: Tullio De Mauro, professore di linguistica; Antonella Agnoli, bibliotecaria, autrice de “Le …