Anno: 2011

" Rai senza soldi dal Tesoro canone a rate", di Sergio Rizzo

Se vogliamo dirla tutta, non è nemmeno la prima volta che i corridoi del settimo piano di Viale Mazzini, a Roma, vengono attraversati da un simile brivido. Gli alti papaveri della tivù di Stato hanno provato la sgradevole sensazione di potersi trovare con le casse vuote già l’anno scorso, quando la prima rata del canone, che il Tesoro trasferisce alla Rai in quattro tranche trimestrali, è stata versata con un ritardo inusuale. Ma stavolta se la sono vista ancora più brutta. La rata autunnale non arrivava: 450 milioni di euro. Soldi necessari a rimpinguare i conti correnti ormai al lumicino e a riempire le buste paga di settembre. Al Tesoro però nessuno si commuoveva. La spiegazione? Non c’erano quattrini. La faccenda, che rischiava di diventare davvero seria, è stata risolta dopo spinose trattative, con giudizio salomonico. I 450 milioni verranno dilazionati in tre comode ratine da 150. Il che consentirà di pagare agevolmente gli stipendi: ogni mese se ne vanno fra i 55 e i 60 milioni, senza considerare gli oneri sociali e gli accantonamenti …

"Cgil, sfila l’orgoglio degli statali", di Jolanda Buffalini

Si abbracciano poco dopo la partenza del corteo da piazza Esedra Rossana Dettori, segretario generale della funzione pubblica e Susanna Camusso. Il segretario generale della Cgil è elegantissima, in giacca rossa e pantaloni neri. Rossana è piccolina, parla con il suo accento sardo, si vede che è felice, indossa la maglietta bianca della manifestazione: «Sono Stato IO». C’è tanta gente, tante bandiere rosse con la scritta bianca Fp Cgil, Flc, federazione lavoratori della conoscenza, nel corteo che si snoda attraverso via Bissolati per raggiungere il Pincio e poi scendere in piazza del Popolo. Dal camion arriva un suonare di tamburi, un ritmo rap, i fotografi chiamano le due signore del sindacalismo italiano per immortalare il momento. «La Grecia – dice Rossana Dettori – è pericolosamente vicina, non solo geograficamente. Se lì si annunciano 30.000 licenziamenti, qui 31.000 precari che facevano funzionare l’amministrazione pubblica sono stati mandati a casa, sono stati già licenziati. Perché di questo si tratta, di licenziamenti». In piazza, dal palco dove parlerà dopo il segretario della Flc, la segretaria della Funzione pubblica …

"I "ribelli" preparano la sfiducia", di Claudio Tito

«Convincere il presidente del Consiglio alle dimissioni o arrivare all´arma finale: la sfiducia in Parlamento». I “malpancisti” del Pdl stringono i tempi. Il mese di ottobre è cruciale. L´operazione per una «svolta» va realizzata prima che le elezioni anticipate ad aprile diventino ineluttabili. E per questo stanno mettendo nel conto anche la «soluzione finale». Appunto un esplicito voto di sfiducia. L´obiettivo è raggiungere quota 20 alla Camera. Venti deputati per togliere al premier il controllo della maggioranza. E proprio in quest´ottica la rete che ha iniziato a tessere Beppe Pisanu – e che è stata benedetta anche dal Vaticano – comincia ad allargarsi. Verso i «centristi» del Pdl non si stanno rivolgendo solo il gruppo di «ex democristiani» del Popolo delle libertà. Il fronte si sta allargando ai «Responsabili» e persino ai «colonnelli» di Alleanza Nazionale. Martedì prossimo, infatti, si terrà un altro incontro per stabilire tappe e modalità dell´operazione. E all´incontro è stato invitato anche il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Il quale ha fatto sapere per ora di essere solo interessato al progetto. …

"La rabbia dei giovani la miseria del Sud", di Eugenio Scalfari

Tra le numerose e importanti esternazioni che il presidente Napolitano ha indirizzato nel suo viaggio in Piemonte e in Val d´Aosta ai cittadini che sono accorsi in gran numero a salutarlo ce n´è una che mi ha particolarmente colpito: «Non si debbono dividere gli italiani in buoni e cattivi». Secondo me non era un incitamento retorico alla coesione nazionale, che sta giustamente a cuore a chi rappresenta l´unità del Paese, ma conteneva un concetto assai più profondo. Bontà e cattiveria, egoismo e altruismo, interessi particolari e solidarietà sociale non descrivono una società antropologicamente spaccata in due. Sono piuttosto due vocazioni naturali, due istinti che albergano in ciascuno di noi. In ogni individuo e in tutti i luoghi della Terra quei due sentimenti sono presenti e la storia delle persone, delle comunità, delle nazioni altro non è che il confronto dialettico tra quelle due forze che si contrastano. Talvolta prevale l´una, altre volte l´altra senza tuttavia che la forza soccombente sia eliminata. Se questo avvenisse l´antropologia della specie risulterebbe radicalmente trasformata: l´umanità della nostra natura diventerebbe …

Edilizia scolastica, Pd: Cipe bacchetta Gelmini e Matteoli, non sanno spendere soldi

Ghizzoni: fondi bloccati perché Governo li usa per foraggiare consenso. “La delibera del Cipe è una auto-bocciatura dell’azione del governo e dimostra l’incapacità di intervento dei ministri Matteoli e Gelmini in materia di edilizia scolastica. Quelle del Cipe sono le stesse osservazioni che abbiamo fatto al Governo accompagnando la nostra proposta di legge per istituire una commissione d’inchiesta sull’edilizia scolastica. La sicurezza nelle scuole deve essere un priorità per il paese e indigna che una macchina burocratica inceppata disperda e non sappia spendere le risorse di poste dal bilancio delle stato. Ma ancora di più indigna la motivazione che è tutta politica: i governi Berlusconi hanno infatti esautorato gli enti territoriali, proprietari degli edifici scolastici, e attuato politiche centralistiche nell’individuazione delle priorità. Tutto questo solo per creare una vera e propria macchina del consenso”. Così la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni commenta la deliberazione del Cipe pubblicata in Gazzetta ufficiale di oggi che riporta la relazione semestrale sullo stato di avanzamento del Piano straordinario per la messa in sicurezza degli …

"Il PD e il futuro del progetto europeo", di Pier Luigi Bersani

“Oggi ognuno può constatare le difficoltà che incontra il progetto europeo e anche la domanda di Europa che viene dal mondo e che l’Europa non riesce a evadere. Ma, detto questo, bisogna avere la consapevolezza che il progetto europeo continua a parlare al mondo, riguarda una grande area vitale. In questi anni difficili abbiamo ampliato l’area della pace intorno a noi. La piattaforma economica che abbiamo costruito resta la più rilevante del mondo. L’apparato industriale è imponente. Vasto è il mercato interno. Certo, tutti possono constatare che questa piattaforma non riesce ad esprimere le proprie potenzialità. Ma non vedo chi possa pensare, sia un una visione europea, sia un contesto internazionale, che sarebbe meglio se questa piattaforma si indebolisse o si disgregasse. Il risultato di ogni contatto che abbiamo avuto all’estero, dalla Cina agli Stati Uniti, è questo: tutti chiedono l’Europa”. Quanto ha inciso nella piena affermazione dell’Europa la guida conservatrice dei principali paesi europei e in quale misura, invece, si sono manifestati limiti da parte dei progressisti? È chiaro che le forze progressiste non …

"Non siamo un paese per donne? La risposta è nei numeri dell'Istat", di Paola Zanuttini

D’ accordo, è un brutto momento per le italiane: le più in vista, elevate al rango di maîtresse à penser, sono le ospiti a cena di Berlusconi. Ma è giusto che, nella sua classifica sui 165 Paesi in cui è meglio o peggio nascere donne, Newsweek piazzi l’Italia al cinquantanovesimo posto, fra Uzbekistan e Russia? Veniamo dopo la Moldavia, dove la tratta di ragazze da prostituire ha devastato una generazione. Dopo la Cina che, con la politica del figlio unico, ha causato uno sterminio di neonate. Per stilare la pagella, il settimanale ha esaminato cinque indicatori: giustizia, salute, istruzione, economia e politica. Al top e in fondo, niente di nuovo, il Nord Europa stravince e l’Africa sprofonda, ma la zona media sconcerta: possibile che le brasiliane governate da una gioviale progressista stiano peggio che nel Brunei dominato da un sultano con l’harem? Chiedo lumi a un’italiana che ce l’ha fatta: Linda Laura Sabbadini, nuovo direttore del Dipartimento statistiche sociali e ambientali all’Istat, fiera di esserci entrata con un concorso da licenza media inferiore nel 1983. …