"La strada giusta per l'erede", du Stefano Lepri
Forse la crisi di un Paese si misura più in certi momenti buoni.Proprio quando possiamo essere tutti soddisfatti, come italiani, dell’ascesa di Mario Draghi a presidente della Bce, si riesce a trasformare la nomina del suo successore in una specie di farsa; subito si intacca il prestigio guadagnato. Unica attenuante, anche la Francia non si è comportata bene in questa vicenda. Siamo ancora in tempo per risolvere bene la scelta del nuovo governatore della Banca d’Italia. Ma quello che è accaduto nelle ultime tre settimane mostra quanto in Italia difetti il funzionamento delle istituzioni. Siamo un Paese ancora in grado di esprimere personaggi di alta qualità, capaci di essere apprezzati nel mondo. Però poi è facile che anche i migliori rimangano almeno contaminati da giochi di potere conditi di personalismi. Lotte di potere e contrasti di ambizioni personali ovviamente esistono ovunque, ma in un Paese che funziona vengono disciplinati dal rispetto delle leggi e dalla qualità complessiva della classe dirigente. Draghi non è stato scelto in un mercato delle vacche tra i 17 governi che …
