Anno: 2013

«Vogliono rompere? Il Pd è pronto a tutto», di Simone Collini

Un’eventuale richiesta di grazia? «Il Presidente della Repubblica sia tenuto fuori da queste vicende e si evitino pressioni inaccettabili e istituzionalmente scorrette». Il Pdl che ragiona sulla strada migliore per andare a nuove elezioni? «Si sta assumendo una responsabilità pesante verso i cittadini». E la richiesta del centrodestra per una riforma della giustizia? «Il programma è quello esposto da Letta in Parlamento. Quello per noi è l’ambito delle scelte possibili. Il resto non esiste». È sera e Guglielmo Epifani si sposta da una Festa del Pd all’altra, tra Modena e Reggio Emilia. Da Roma arrivano indiscrezioni sull’incontro tra Berlusconi e i parlamentari del Pdl. Tutte di segno negativo. E il segretario del Pd non esita un attimo a dire: «Noi siamo pronti a tutto». Ma prima un passo indietro. A Bologna, di mattina. Altro clima, altri discorsi. «Qui si tocca con mano che c’è un’altra Italia, seria, laboriosa, determinata, attaccata alle istituzioni anche, e che chiede giustizia e verità». Epifani è alla commemorazione della strage di 33 anni fa alla stazione centra- le. Gli viene …

“Un giorno di bombardamento mediatico ecco come il colpevole diventa vittima”, di Sebastiano Messina

Con la mobilitazione di tutte le truppe delle televisioni, dei quotidiani e dei siti Internet. In testa, naturalmente, c’è l’ammiraglia, il Tg5, l’unico telegiornale italiano che all’ora di pranzo ha trasmesso il video integrale del Cavaliere, il messaggio al Paese del condannato. Anche se era già stato trasmesso la sera prima da tutte le tv. Anche se durava nove minuti, che per un telegiornale è un’eternità. Anche se quasi tutti l’avevamo visto, in tv o su Internet. Neanche il Tg4, l’ex pulpito di Emilio Fede, s’è spinto fino a tanto, anzi l’ha sintetizzato in 20 secondi, mentre il tg di Italia Uno l’ha diligentemente condensato in due minuti. Ma il tg di Clemente Mimun deve aver sentito il dovere di scendere in campo, partecipando alla sua maniera alla prima incursione dei bombardieri mediatici. «Eccovi il lungo e a tratti drammatico messaggio…». Poi all’ora di cena ha fatto il bis. Ancora il videomessaggio, asciugato solo di un paio di minuti, seguito dal commento di un osservatore indipendente (Sallusti, direttore del Giornale) e preceduto dalle dichiarazioni di …

“In arrivo a Pompei un super manager”, di Francesco Erbani

Un “grande progetto Pompei”. Più fondi per i musei. Il reclutamento di 500 giovani. Tax credit per cinema e musica. Risanamento delle Fondazioni liriche. Per una volta un provvedimento del ministero per i Beni culturali non è accolto da fischi. Dopo predecessori abituati ad annunciare o a camuffare tagli, il ministro Massimo Bray, affiancato dal presidente del Consiglio Enrico Letta, ha illustrato ieri “Valore cultura”, un decreto legge, dunque un provvedimento d’urgenza, per «la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei Beni e delle Attività culturali». Il decreto è ancora in bozza (consta di tre titoli e quattordici articoli), non se ne conosce la versione finale, ma è stato comunque approvato dal Consiglio dei ministri dopo una discussione che alcuni descrivono come animata. Molte, per esempio, le pressioni di qualche collega di Bray perché il provvedimento fosse più aperto all’ingresso dei privati nella gestione dei beni culturali. Alla fine è Letta in persona che pone il sigillo: «La cultura», dice il premier, «è il cuore del nostro Paese e la possibilità di attrarre investimenti è …

“Costituzione non dividiamoci”, di Rosy Bindi

Quando si interviene sulla sentinella della Costituzione, l’art. 138, c’è sempre il rischio che si voglia aggredire il tesoro che custodisce. Era questa la preoccupazione che con altri colleghi avevo manifestato quando è iniziato l’iter di modifica costituzionale. Non abbiamo nascosto le nostre perplessità sia sul ruolo del Parlamento che sull’ampiez- za del mandato a intervenire. Ma grazie al la- voro compiuto insieme ai gruppi del Senato e con la disponibilità del governo, l’esame di questo disegno di legge costituzionale, che vo- teremo a settembre, può iniziare con grande serenità. Possiamo essere sereni perché il ddl costitu- zionale, pur derogando ad alcuni aspetti del 138, non ne intacca i principi e, anzi, ne raffor- za le garanzie prevedendo, comunque, il ricor- so al referendum anche nel caso in cui le rifor- me possano essere approvate con la maggio- ranza dei due terzi. E soprattutto perché è sta- ta assicurata e rispettata la centralità del Par- lamento. Si è tornati al metodo costituziona- le: quello di interventi puntuali, sui singoli og- getti delle riforme da fare …

“Sentenza da rispettare e da applicare”, di Ettore Rosato

La conferma della condanna a 4 anni di Silvio Berlusconi da parte della corte di Cassazione per il processo Mediaset non ci meraviglia. Non abbiamo mai pensato che ci fosse in atto una persecuzione su un imputato, ma che i magistrati facevano soltanto il loro lavoro, basando le loro indagini e poi i loro giudizi su fatti e prove. I problemi giudiziari di Berlusconi erano noti anche quando abbiamo dato vita al governo Letta, nato sotto la spinta del presidente Napolitano per affrontare la più drammatica crisi economica dal secondo dopoguerra, in una situazione in cui i risultati delle elezioni avevano provocato una situazione di stallo. Oggi quelle motivazioni non sono venute meno ed è iniziato il cammino delle riforme istituzionali che ci porterà a rendere le nostre istituzioni più efficienti, cancellando il bicameralismo, riducendo i deputati, rivedendo il rapporto tra autonomie e stato centrale. La decisione di affrontare alla ripresa – in ogni caso – la riforma della legge elettorale rafforza e completa l’impegno imprescindibile a restituire la parola agli elettori con un sistema …

“Il dramma dei più deboli se cade la rete dei servizi”, di Chiara Saraceno

Costo dei trasporti urbani aumentato, a fronte di drastiche riduzioni del servizio. Riduzione, se non chiusura, dei servizi cosiddetti a domanda individuale (asili nido, mense scolastiche, trasporto scolastico, servizi domiciliari e diurni per la non autosufficienza), con contestuale aumento dei contributi richiesti agli utenti e possibile eliminazione delle condizioni di favore per i meno abbienti. Rifiuto di farsi carico del costo delle scuole per l’infanzia, un servizio educativo a carattere universale che tuttavia in molti casi continua a rimanere una responsabilità economica ed organizzativa dei Comuni, nell’assenza, o insufficienza, degli istituti statali. Se il Comune non può più sostenerne i costi, una parte di bambini rischia di rimanere esclusa da un servizio pure definito da ben due leggi (la 53 del 2003 e il Dl 59 del 2004) un diritto educativo dei bambini ed uno strumento di contrasto alle disuguaglianze sociali tra bambini. Drastico taglio, se non eliminazione, ai sussidi per chi si trova in povertà, inclusi i sostegni al costo dell’affitto. Manutenzione delle strade e degli spazi pubblici ridotta al minimo o assente. Perdita …

“Il rebus del Cavaliere”, di Massimo Mucchetti

La Corte di Cassazione ha confermato la condanna penale di Silvio Berlusconi a quattro anni di reclusione, di cui tre condonati per indulto, e ha annullato l’interdizione dai pubblici uffici rinviando a un’altra sezione della Corte d’Appello di Milano la rideterminazione di questa pena accessoria. Il decreto sulla incandidabilità, varato dal governo Monti, fissa in due anni la condanna definitiva minima che lo escluderebbe dalle liste. Berlusconi, d’altra parte, non aspira a una candidatura. Egli è un eletto. La giunta delle elezioni del Senato dovrà decidere se sia eleggibile, ma su questo fronte la legge 361 del 1957 non aiuta a chiarire ancorché il decreto anticorruzione dell’aprile 2013 introduca il concetto di incandidabilità sopravvenuta. In ogni caso, molto dipenderà dalle scelte dello stesso capo del centro-destra, tenuto conto del fatto che una condanna definitiva per frode al Fisco lede profondamente la sua reputazione sul piano interno e internazionale. Ma se pure ci si arrivasse subito sull’onda di questa sentenza, la fuoriuscita di Berlusconi dal Senato non scioglierebbe la questione Berlusconi. Il padre-padrone del centro-destra potrebbe …