Anno: 2013

“La questione democratica”, di Alfredo Reichlin

Assisto a questo inizio di discussione congressuale del Pd con molte perplessità. Dove si vuole andare? Come si vuole dirigere questo Paese? Non ho mai sentito così acutamente il bisogno di una forza organizzata capace di esprimere un punto di vista autonomo, realistico ma non subalterno, sulla realtà: sul dove va l’Italia. Ripeto autonomo, e quindi anche diverso da quello – come dire? – dei «padroni». Questa parola dimenticata, quasi impronunciabile. I padroni. La impressionante plutocrazia che ci governa (non si erano mai visti dirigenti come Marchionne o Montezemolo, per non fare tanti altri nomi, riscuotere stipendi superiori di tre o quattrocento volte il salario medio) ma soprattutto i padroni dell’altro potere, anch’esso senza precedenti, che consiste nel produrre ed imporre le idee dominanti. Banalità? Mi scuso, ma io le dico perché sento che è giunto il momento di difendere, come leva di tutto, quella cosa che io chiamo la «sinistra», cioè quella cosa che non è una campagna di stampa e nemmeno un semplice movimento di opinione ma un impasto di idee, di passione …

“Riforme ora, o sarà stracciata la Carta”, di Claudio Sardo

Il nostro sistema politico è al collasso. Ha perso al tempo stesso efficacia e credibilità. Si sono persino spezzati alcuni legami tra le istituzioni rappresentative e i principi costituzionali (vedi la legge elettorale). Le riforme sono una urgenza democratica. Chi lo nega, sottovaluta la crisi oppure punta consapevolmente alla distruzione. Le riforme sono una necessità anzitutto per chi ama questa Costituzione e la considera la «più bella del mondo». Se non si correggerà e non si rafforzerà al più presto la forma di governo parlamentare, quella voluta dai costituenti, diventerà inarrestabile la spinta presidenzialista, che già si mescola a pulsioni populiste e istinti autoritari. Per questo la guerra dichiarata da alcuni costituzionalisti alla modifica dell’art.138, e ora sostenuta da Grillo e Casaleggio (noti detrattori non solo della nostra Carta ma degli stessi valori fondativi del costituzionalismo moderno), ci appare una scelta autolesionista che rischia di produrre effetti tragici, contrari a quelli auspicati dai promotori. Il punto non è ̀ la legittimità delle obiezioni alla ddl costituzionale proposto dal governo. Si può sostenere con buone ragioni …

“Lo sformato legislativo”, di Michele Ainis

D’estate, puntualmente, fioccano i divieti. L’ultima invenzione è il porto d’armi (pardon, di sigarette) in automobile, che ha impegnato in singolar tenzone le ministre Bonino e Lorenzin. Ma la pioggia di regole ci bagna tutto l’anno, e nessun ombrello è abbastanza largo da proteggerci. Nel 2007 la commissione Pajno ha fatto un po’ di conti: avremmo in circolo 21.691 leggi dello Stato. Tuttavia la stima è viziata per difetto, e non solo perché il trascorrere del tempo ci ha recato in dote nuovi acciacchi normativi. Dobbiamo aggiungervi le leggi regionali (all’incirca 30 mila). Quelle delle due Province autonome (il sito web della Provincia di Bolzano ne vanta oltre 2 mila). Nonché il profluvio dei regolamenti: 70 mila. Troppo? No, è troppo poco. Nel Paese in cui perfino i carabinieri sono dotati di un ufficio legislativo, in questo Paese senza autorità ma con cento authority, le sartorie del diritto s’incontrano a ogni angolo di strada, e ciascuna ha un abito normativo che ci cuce addosso. Il 18 luglio il Garante della privacy ha varato un provvedimento …

“Rosa, l’incubo di vivere con uno stalker”, di Laura Preite

«Ho paura, lui è una persona che non è abituata a perdere, le denunce lo hanno incattivito ancora di più, è un uomo capace di tutto». A parlare è una donna che ha ripetutamente denunciato il marito per stalking e maltrattamenti. Da un anno vive le conseguenze delle sue scelte coraggiose che l’hanno esposta ancor di più ai ricatti e alle minacce dell’uomo. Due figli, adolescenti, la chiamiamo Rosa anche se non è il suo vero nome. Quando ci sarà la sentenza per l’affidamento della figlia, aggiungerà il suo nome a questa storia «per aiutare altre persone», ma fino ad allora c’è l’anonimato. «Me lo ritrovo dappertutto, nonostante il decreto del giudice che ha vietato che lui si avvicini a meno di 500 metri, è sempre nel parcheggio dove lavoro» racconta Rosa. Ricostruisce le denunce: «L’anno scorso, prima dell’estate, decisi di lasciarlo, erano due anni che non lavorava più. Non contribuiva più alle spese, pretendeva sempre primo e secondo in tavola. A casa tutto doveva essere come diceva lui: i bimbi non dovevano accendere la …

“La finanza non trascina l’economia”, di Francesco Guerrera

La città dell’automobile è in panne. Detroit, la patria del sogno americano della mobilità a quattro ruote, della musica leggendaria di Diana Ross, Marvin Gaye e Stevie Wonder, e di una mitica squadra di basketball è andata in bancarotta l’altra settimana. Un fallimento enorme – il più grande crac finanziario di una città americana – causato da politici corrotti e bugiardi, da pensioni troppo generose e da sperequazioni economiche incredibili. «La differenza tra i ricchi e poveri – mi ha detto un amico che a Detroit è nato e vissuto, “è di proporzioni dantesche”». Un inferno sociale ed economico di cui nessuno si vuole sentire responsabile. Non i politici locali, non l’amministrazione Obama e non certo le banche di Wall Street che hanno fomentato l’incuria finanziaria di una classe dirigente incompetente. Meglio, allora, nascondersi dietro ai numeri: 19 miliardi di dollari di debiti, 20.000 pensionati e un tasso di omicidi ai livelli più alti degli ultimi 40 anni. Ma quando una città così importante e simbolica, nel cuore industriale dell’America va in coma, i numeri …

“Kyenge sfida Maroni: ferma i razzisti”, di Caterina Pasolini

Il governatore della Lombardia: la chiamerò, ma venga alla nostra festa. Adesso basta, Maroni metta in riga i suoi. Lo chiede la ministra Kyenge, stufa dei continui, «intollerabili» attacchi, insulti e minacce che le arrivano soprattutto da area leghista. In pochi giorni un assessore del Carroccio l’ha paragonata a un gorilla, il vicepresidente del senato Calderoli a un orango, le hanno gettato banane e minacciata sul web in vista del suo arrivo domenica a Verona. Ieri infatti un giovane, poi denunciato, ha postato: «A Cervia banane a Verona bombe a mano», mentre nei giorni scorsi un sessantenne della città scaligera aveva messo sulla sua bacheca facebook una foto di armi «per festeggiare l’arrivo della ministra negra». Non ha paura Cecilia Kyenge e l’idea di dimettersi da capo del dicastero dell’Integrazione non la sfiora proprio, ma il livello di sopportazione è colmo. «Maroni intervenga sui suoi militanti perché cessino gli attacchi o non andrò alla loro festa». Il 3 agosto, infatti, è in programma l’incontro «riparatore» organizzato tra lei e il governatore veneto, e leghista, Luca …

Il Pd impegna il Governo a estendere gli sgravi del 65% al cratere

Accolto odg Pd che impegna il Governo a inserire la norma nel primo provvedimento utile. Un altro passo in avanti per la prevenzione antisismica nelle zone del cratere è stato compiuto, in serata, alla Camera dei deputati, in sede di conversione del Dl sugli ecobonus. Il Governo ha accolto, infatti, un ordine del giorno presentato dai parlamentare modenesi del Pd Manuela Ghizzoni e Davide Baruffi che impegna l’Esecutivo a includere nel primo provvedimento utile la norma che estende gli sgravi fiscali del 65% (previsti per gli interventi di adeguamento sismico delle prime case e delle sedi di attività produttive) anche ai Comuni colpiti dal sisma 2012. Nelle more dell’aggiornamento degli elenchi sulla sismicità dei Comuni, infatti, la zona del cratere è ancora classificata in fascia 3 e sarebbe stata esclusa dall’agevolazione del 65% prevista per le zone sismiche 1 e 2 (ad esempio, il nostro Alto Appennino), fermandosi così agli sgravi generali del 50%, introdotti dal Governo Letta. Se la norma fosse passata tal quale avrebbe potuto portare a una ingiusta discriminazione nei confronti di …