Anno: 2013

“Assunzioni, poche e incerte”, di Alessandra Ricciardi

A fronte di 25.367 posti disponibili, sarebbero poco meno di 12 mila le assunzioni richieste dal ministero dell’istruzione al Tesoro per il prossimo anno scolastico. Sottratti gli 8 mila esuberi, anche se su classi di concorso ovviamente diverse da quelle per le quali c’è disponibilità di posti, resterebbero dunque senza copertura altre 5 mila cattedre. Ma non solo. Chi ha partecipato all’ultimo concorso rischia di dover saltare un anno: perché lì dove gli orali sono ancora in svolgimento, e dunque le graduatorie non saranno definitive per fine agosto, non si può procedere alle immissioni. E dunque si dovrebbero utilizzare per le assunzioni i candidati delle graduatorie permanenti, recuperando poi la volta successiva sulle liste del concorso. Per evitare prevedibili tensioni e proteste dei vincitori di concorso, un’altra ipotesi a cui stanno lavorando a viale Trastevere è che si provveda a immissioni anche a anno già avviato, così da assumere da entrambe le liste, ma solo in punta di diritto: l’assunzione così varrebbe giuridicamente già dal prossimo primo settembre, salvo gli effetti economici che decorrerebbero dalla …

“In Emilia la manifattura non si arrende”, di Natascia Ronchetti

Alle spalle un passato glorioso – oltre un secolo di storia – e davanti solo vuoto e macerie. «Con il terremoto – dice Massimo Palmieri, presidente dell’omonimo salumificio a San Prospero di Modena – arrivano il senso della fine e la perdita della speranza. Ci siamo chiesti se potevamo stare sul mercato. La solidarietà degli altri imprenditori, delle istituzioni, a partire dalla Regione e delle maestranze, ci ha dato forza». A oltre 430 giorni dalla prima scossa del sisma che nel maggio dello scorso anno ha piegato l’Emilia, il Salumificio Palmieri è risorto. Oltre un anno di forzata inattività produttiva, qualcosa come 15 milioni di danni, tra diretti (20mila metri quadrati di capannone sono stati demoliti) e indiretti, a causa della mancata produzione, l’azienda alimentare ha un nuovo stabilimento – 25mila metri, dei quali 13mila coperti, con un investimento di 12 milioni – e ricomincia a produrre, assume, mette in cantiere 6mila tonnellate all’anno di prodotto, pensa a incrementare la quota delle esportazioni. Questione di tenacia e determinazione. La stessa che ha permesso al tessuto …

“Un Paese senza manutenzione”, di Francesco Manacorda

Al chilometro 32,6 della Napoli-Bari domenica sera, non ci sono solo trentotto morti da piangere. C’è anche la necessità di capire che cosa sia successo su quel tratto di autostrada. Capire per accertare precise responsabilità e per far sì che eventi del genere non si ripetano. È un lavoro che spetta ovviamente ai magistrati e ai loro periti, ma già ora alcuni elementi indicano che problemi del pullman precipitato – arrivato sulla strada nel 1995, quasi vent’anni fa, e poi reimmatricolato nel 2008 – e tenuta del parapetto di cemento, il cosiddetto «new jersey», che non è riuscito a bloccare la caduta, saranno centrali nelle indagini. E centrale appare così, proprio alla luce di questi primi e sommari elementi, anche il tema di una manutenzione che troppo spesso viene trascurata o relegata a mero adempimento burocratico. L’Italia è un Paese che invecchia non solo dal punto di vista demografico. L’usura delle cose e dei luoghi, unita a una congiuntura economica che obbliga ai tagli di molti bilanci – pubblici e privati – e a una …

“Con lo stop all’Imu premiati i redditi alti. Ecco i numeri del Governo”, di Bruno Eugenio e Marco Mobili

Dall’esenzione totale dell’Imu, in grado di assicurare un risparmio medio di 227 euro ma dall’impatto fortemente regressivo: beneficio di 629 euro per chi ha un reddito oltre 120mila euro che si riduce drasticamente a 187 euro di media se il contribuente ha un reddito fino a 10mila euro. Alla rimodulazione dell’esenzione Imu sia in misura fissa che in via selettiva. Dove a fare selezione le strade individuate spaziano dal valore dell’immobile, alla condizione economica del proprietario parametrata al suo reddito, o ancora alla condizione economica dell’intero nucleo familiare misurata con il ricorso all’Isee. Ma c’è anche il superamento dell’Imu con l’arrivo della service tax, o l’applicazione dei valori Omi per calcolare l’imponibile Imu. Sul tavolo anche la restituzione dell’Imu sull’abitazione principale parziale o integrale con un credito d’imposta o una detrazione da spendere ai fini Irpef. Senza dimenticare il capitolo imprese con la deducibilità dell’Imu pagata su capannoni, botteghe e aree edificabili ai fini dell’Ires e dell’Irpef in grado di assicurare risparmi immediati per 432mila soggetti per un totale di 1,250 miliardi che potrebbe salire …

“Le guerre civili arabe così vicine, così lontane”, di Adriano Sofri

L’Egitto è vicino: ventimila partenze alla settimana dall’Italia. Dopo le primavere, l’estate. Purché a segnare questo tempo non sia la guerra civile. La guerra civile è lenta, vuole durare, va contro la velocità fulminea dei nuovi armamenti, la rallenta e uccide a lungo. Fermarla diventa sempre più azzardato. Ameno che non ci sia qualcuno lungimirante e forte abbastanza da intervenire tempestivamente. Una polizia mondiale fa paura, ma un giorno l’idea di un mondo senza polizia sembrerà una follia. A questo punto l’omissione di soccorso per la Siria non viene solo dall’assuefazione, o dal cinismo: si poteva accusare la “comunità internazionale” all’inizio. Ora prevalgono la frustrazione e la sensazione di imprevedibilità. La guerra civile non è di necessità sociale, o lo è solo in parte. È etnica, tribale, nazionale, religiosa, politica, di clan – di sesso, meno dichiaratamente, più profondamente. La guerra civile, anche quella degli sgozzamenti, dei machete, dei linciaggi a mano libera, quella eterna degli stupri, si gonfia all’ombra dei superarmamenti, fino alla quintessenza nucleare. La cui potenza pretende di risiedere nell’impossibilità di usarla: …

“Un testimone, un maestro” 30 anni fa la morte per mano mafiosa di Rocco Chinnici e della sua scorta

Trenta anni fa, il 29 luglio 1983, veniva ucciso a Palermo dal tritolo mafioso il giudice Rocco Chinnici, insieme ai carabinieri della scorta, il maresciallo Mario Trapassi e l’appuntato Salvatore Bartolotta, e al portiere dello stabile di via Pipitone, Federico Stefano Li Sacchi. Stamane si è tenuta una commemorazione sul luogo della strage, alla presenza tra gli altri della figlia dell’ideatore del pool antimafia, Caterina Chinnici. “Mio padre fu un precursore in un momento in cui non si parlava di mafia – e lo Stato forse non era ancora pronto a contrastare il fenomeno mafioso – ha detto la figlia del magistrato -. Era consapevole del rischio che correva, sapeva che si scontrava con una mafia non disposta a perdonare. Ciò non l’ha fermato, ha solo velato di tristezza il suo sorriso”. “Le sue preoccupazioni andavano per gli uomini della scorta e per i cittadini – ha aggiunto -. Raccomandava ai bambini che giocavano sotto casa di non rimanere davanti al portone quando arrivava lui”. “Il suo sacrificio – ha concluso Caterina Chinnici – ha …

“Il problema non è l’art. 138”, di Michele Prospero

La difesa della Costituzione è una giusta battaglia politica e culturale. E non sempre il nobile conservatorismo, attaccato allo spirito più profondo della Carta, produce la cieca resistenza di ristrette minoranze che si dispongono alla sconfitta in nome della sacra fedeltà a un principio etico non negoziabile. Lo dimostra assai bene la vittoriosa mobilitazione democratica sviluppatasi in occasione del referendum costituzionale confermativo del 2006. In quella circostanza gli argomenti solidi del costituzionalismo democratico riuscirono a trionfare contro un perverso occasionalismo di maggioranza, con il quale la destra al governo stravolgeva gran parte della Carta del 1948. La prospettiva d’avventura, che sorreggeva gli scriteriati allievi di Calderoli e i padri costituenti del Cavaliere, consegnava un pacchetto di riforme che Leopoldo Elia stigmatizzò giustamente come premierato assoluto. Era infatti costruito un impenetrabile e regressivo congegno istituzionale che definiva un potere di comando privo di argini, limiti e controlli efficaci di legalità. Una mostruosità, senza alcun dubbio. Contro certe smodate tendenze (così forti e incessanti negli ultimi venti anni) all’umiliazione della Costituzione repubblicana, la difesa della Carta è …