Anno: 2013

“La mia vita prigioniera in fuga dall’amore violento”, di Giulia

Sto scrivendo nel bel mezzo della notte. Mi trovo isolata dal mondo e lontana dai miei affetti in una casa di cui nessuno sa l’esistenza e che deve rimanere segreta. La zona è sorvegliata in ogni angolo da telecamere. Non scrivo da un carcere. Non è per un reato commesso che mi trovo qui ma per gli sbagli di un’altra persona, una persona che ritenevo mi amasse. Sono chiusa qua dentro senza la possibilità di uscire né di ricevere visite, tutto questo per la mia sicurezza. Questa è la mia storia. Tutto ha avuto inizio circa un anno fa, quando, nel bel mezzo della mia ex spericolata vita è apparso lui: Mario. Come tanti ragazzi della nostra età ci siamo innamorati e abbiamo dato inizio alla nostra storia d’amore. Almeno così la vedevo io, noi ci amavamo anche se lui era molto geloso. Sotto la sua crescente pressione ho cancellato tutte le mie foto perché se no lui si incazzava, così pure i numeri di telefono degli amici maschi. E ancora non bastava per lui. …

“La televisione chiusa per ferie”, di Giovanni Valentini

In Italia, sulla buona televisione c’è rassegnazione intellettuale. (da “Storie e culture della televisione italiana” a cura di Aldo Grasso – Oscar Mondadori, 2013 – pag. 24). Nell’estate delle ferie coatte in città, imposte a milioni di italiani dalle ristrettezze e dalle incognite della crisi economica, la televisione sta offrendo il peggio di sé. Quella pubblica ancor più di quella privata, in rapporto alle sue funzioni e responsabilità. Repliche, scorte di fine stagione, fondi di magazzino: il palinsesto serale dell’intrattenimento non offre una grande scelta né tantomeno un conforto a chi deve rinunciare quest’anno a partire per le vacanze. È soprattutto la fiction di qualità che viene messa in liquidazione, a parte qualche rara eccezione come l’inossidabile serie del commissario Montalbano su Rai Uno. Per il resto, c’è un vuoto di idee e di prodotti. Un danno per gli abbonati che pagano l’abbonamento e una beffa per quanti sono costretti a restare a casa. Il crollo della pubblicità s’abbatte pesantemente su tutta l’editoria, condizionando i bilanci e provocando drastici tagli di spesa. Ma il servizio …

“Voto di scambio. Troppe polemiche”, di Gian Carlo Caselli

Una sconcezza che insudicia da sempre il nostro Paese è lo scambio politico-mafioso. È sacrosantamente giusto, perciò, pretendere che lo si contrasti in modo efficace. La norma che attualmente punisce tale scambio (art. 416 ter codice penale) risale al 1992. Fu approvata dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio e tuttavia fin da subito si rivelò come un imbroglio. Perché colpisce soltanto il caso – alquanto raro – del politico che offre denaro “pronta cassa” ai mafiosi in cambio di appoggio elettorale, mentre restano impuniti i casi, assai più frequenti, del politico che stringe il patto per fornire informazioni, appoggi, favori, concessioni, assunzioni, autorizzazioni ecc. È dunque da vent’anni ormai che si chiede di por fine all’imbroglio ampliando la previsione di legge alla erogazione di “denaro o altra utilità”. Proprio tale formula è stata finalmente inserita nel nuovo testo del 416 ter recentemente approvato dalla Camera dei deputati con la soddisfatta e convinta adesione dei più. ALLA VIGILIA della definitiva approvazione in Senato, però, ecco scatenarsi improvvisa (senza che nulla l’abbia mai fatta presagire …

“Tre emergenze senza risposta”, di Salvatore Padula

Passano gli anni, ma le emergenze restano le stesse. L’emergenza di una dimensione dell’economia sommersa che non ha uguali, almeno non tra i Paesi avanzati. L’emergenza di una pressione tributaria – specie quella “effettiva”, cioè ricalcolata su chi davvero paga le imposte e i contributi – che colloca l’Italia ai vertici di ogni classifica internazionale. L’emergenza di un sistema tributario ancora troppo complesso e (spesso) arbitrario. La questione fisco, senza banalizzare, sta tutta in queste tre “emergenze”. Diverse tra loro, ma tra loro sicuramente connesse. Tanto che, probabilmente, solo un intervento complessivo, ben congegnato e ben coordinato su ognuno di questi ambiti potrebbe avviare un percorso virtuoso per uscire da una impasse che dura da decenni. Anzi, a ben vedere, l’errore di fondo del passato sta proprio nella tendenza diffusa a considerare il sommerso, l’eccessivo carico tributario e le complicazioni del sistema fiscale come aspetti disgiunti. Con risposte e soluzioni da fornire di volta in volta separatamente. Quello che manca è la logica di sistema. Il contrasto all’evasione è una parte centrale del sistema fiscale …

“La ricerca svedese: sanità italiana sotto metà classifica in Europa. Calabria ultima tra le regioni”, di Flavia Landolfi e Roberto Turno

Hanno preso 18 Paesi europei e li hanno messi a confronto, classificando tutte e 172 le regioni che li compongono. E l’amara verità per l’Italia è venuta a galla senza pietà: siamo decimi per la qualità della nostra sanità pubblica, undicesimi per i «particolari vantaggi» del Ssn, addirittura tredicesimi per l’equità nell’offerta dei servizi. Italia delle cure pubbliche sotto la metà classifica, insomma. Ma c’è di più, e di peggio. Nel ranking tra le 172 regioni europee piantiamo le bandierine (nere) da vergogna: Calabria ultima (172° posto) per i «particolari vantaggi» della sua offerta, terzultima (170ma) sia per qualità che per equit à. E a far corona già giù nel ranking, ecco il Molise, la Campania, la Sicilia, la Puglia. Piazzate negli ultimi 15 posti della graduatoria. Sempre loro, regioni in asfissia da maxi debito e da tagli che tagliano anche le cure ai loro cittadini. Un Sud della sanità che preoccupa sempre più. Il Sud che affonda I dati sono stati ri-presentati ieri al Cnel in occasione del consueto briefing annuale sulla qualità dei …

“A quando arrivano un po’ di soldi per i lavoratori?”, di Andrea Bonzi

Difficile far ripartire i consumi se gli stipendi moltissimi lavoratori sono fermi al palo da anni. Sono infatti 52 i contratti nazionali non rinnovati, e ben 6 milioni e 700mila i dipendenti che aspettano di vedere adeguata la propria busta paga. Di questi fonte Istat quasi tre milioni sono le persone che lavorano nel pubblico impiego. L’attesa del rinnovo è, in media, di 26,5 mesi per l’insieme degli occupati e di 13,2 mesi per quelli del settore privato. Non è un caso che, tra i punti per la redistribuzione del reddito richiesta dai sindacati confederali nell’ultimo incontro con il premier Enrico Letta, ci sia anche l’adeguamento delle retribuzioni al costo della vita. Nel dettaglio, tra gli ultimi contratti scaduti, ci sono quello dei lavoratori del settore minerario, dei tessili e manifattura di pelletteria, oltre agli addetti dei pubblici esercizi-alberghi e pulizia locali. Sugli edili, è recente la stilettata ai costruttori da parte della Fillea-Cgil con il segretario generale Walter Schiavella: «Mi piacerebbe sapere dall’Ance come mai, dopo sette mesi dalla scadenza del contratto, al tavolo …

“Riforme, ultima spiaggia”, di Marco Olivetti

Da più parti nel centrosinistra – dentro e fuori il Pd, tra i cittadini e tra i loro rappresentanti – si levano con frequenza voci che chiedono di modificare subito la legge elettorale e consigliano di abbandonare il tentativo di riformare la Costituzione che il governo ha posto in marcia. Questa tesi – ripresa in forme più rozze dal Movimento Cinque stelle – muove dall’idea che la riforma costituzionale in itinere sia, nella migliore delle ipotesi, una perdita di tempo che porterebbe con sé, come danno collaterale, il rischio di tornare a votare con la legge Calderoli, e che, nello scenario peggiore, aprirebbe un grave vulnus nella Costituzione: nella forma, per via della deroga all’art. 138 Cost. delineata nel disegno di legge ora all’esame della Camera, e an- cor più nei contenuti, in quanto molti sospettano che si stia tramando uno stravolgimento della Carta del 1947. In realtà vi sono solide ragioni che inducono a connettere strettamente la riforma elettorale con alcuni interventi per nulla marginali sulla forma di goveno, che appaiono quanto mai necessari, …