Anno: 2013

“Se i trentenni non sono più giovani”, di Bruno Ugolini

Il recente decreto sul lavoro ha suscitato non tra gli esperti ma tra i giovani interessati un polemico dibattito. Anche perché le indicazioni fornite dal governo sulle condizioni necessarie per favorire la conquista di un posto di lavoro non erano del tutto chiare. Molti avevano capito che per entrare nella rosa dei futuri occupati occorreva oltre non avere un’età superiore ai 29 anni possedere contemporaneamente questi tre requisiti: essere privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi; essere privi di un diploma di scuola media superiore o professionale; vivere soli con una o più persone a carico. Nella realtà il testo del decreto spiegava come bastasse una delle tre opzioni per essere candidabili al posto di lavoro. Ed ecco comunque scatenarsi su Twitter una ridda di battute spesso salaci: «Scusate, ‘ndo s’annulla la laurea? C’è ’na Sacra Rota a cui far domanda?»; «Letta ora sto miliardo e mezzo lo investiamo solo su chi non sa leggere e scrivere e paga più di 10000 euro d’affitto?»; «Ricapitolando, in Italia se hai più di trent’anni ed …

“Il Papa scuote le istituzioni e non solo le nostre coscienze è tempo di cambiare politica”, di Vladimiro Polchi

«Il Papa scuote le nostre coscienze e incoraggia chi dalle politiche dell’indifferenza vuole passare a quelle dell’accoglienza ». Cécile Kyenge parla con emozione. Del resto la parabola della prima ministra “nera” della Repubblica (come lei preferisce definirsi) racconta molto della nuova Italia multietnica: la sua storia parte da Kambove, nella provincia congolese del Katanga, e arriva a Roma in Largo Chigi 19, sede del ministero dell’Integrazione. In mezzo, un periodo da precaria, un impiego da badante, la professione di medico oculista, due giovani figlie e il matrimonio con Mimmo, ingegnere italiano. Lei è arrivata in Italia nel 1983 e ha provato sulla sua pelle cosa significa vivere da “invisibile”. «Sì anche io, dopo essere entrata con un permesso di studio, ho vissuto un periodo di precariato. Ora il Papa nel suo discorso ha parlato di fratellanza e ha rimesso al centro la persona, a prescindere dalla sua provenienza». Quale valore ha per lei la vista del pontefice a Lampedusa? «È un’emozione grandissima e indescrivibile. Il Papa ha fatto un regalo a chiunque si sia dedicato …

“Pd e sindacati: ora detassare il lavoro”, di Simone Collini

La priorità sia data alla detassazione del lavoro. Si erano incrociati in piazza, alla manifestazione unitaria organizzata a Roma alla fine di giugno, ma ora si sono visti attorno a un tavolo, nella sede del Pd, per fare il punto della situazione e per capire come spingere sul governo affinché vengano realizzate politiche che facciano ripartire gli investimenti e favorire l’occupazione. Guglielmo Epifani ieri ha incontrato Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. Ed è bastato un giro di tavolo perché gli interlocutori si trovassero d’accordo su due punti, uno generale e uno particolare. Il primo, per dirla con le parole del leader Pd, è che «non c’è alternativa a questo governo». Il secondo, riguardante il tema fiscale, è che la priorità da affrontare da questo esecutivo non va data come pretende il Pdl alla cancellazione dell’Imu, peraltro senza distinzione di reddito e tipologie di prima casa, ma alla detassazione del lavoro. E poi c’è anche un altro punto su cui Epifani e i segretari di Cgil, Cisl e Uil si sono trovati d’accordo, e …

“L’anestesia del cuore che ci rende insensibili”, di Adriano Sofri

Nessun uomo è un’isola. Nessuna isola è un’isola. Anche la parabola del buon samaritano può essere raccontata di nuovo al passaggio da una strada di periferia a una strada d’acqua: “Donne e uomini, bambini e vecchi salivano dalla costa libica a Lampedusa, e i briganti li depredarono e li lasciarono mezzo morti in mezzo al mare. Una motovedetta maltese passava di lì, e allargò la rotta”. “Anche una nave da diporto passava, e virò di bordo. Ma un peschereccio che tirava le reti li vide, e ne ebbe pietà…”. Interrompo la parafrasi grossolana, per non arrivare al punto in cui il ferito viene affidato alla locanda dal samaritano che paga di tasca sua, e parafrasare la locanda con un Centro di identificazione ed espulsione, in cui incarcerarli per sei mesi rinnovabili, per il reato di esser nati altrove — a Samaria, forse. Lo scorso 23 giugno, quando all’ultimo momento il papa Francesco si tenne alla larga dal concerto per l’Anno della fede, adducendo “impegni improrogabili”, si mormorò che non volesse fare incontri impropri: chissà. Chissà …

“Se per Torino sono tutti nemici”, di Gad Lerner

Marchionne contro tutti? Non si ricordano precedenti al rimbrotto indirizzato dal direttore dello stabilimento di Pomigliano contro un vescovo colpevole di solidarizzare con i lavoratori della sua diocesi, senza distinzione di etichetta sindacale. Indispettito da un pastore che aveva ricevuto anche i Cobas — perché no? — e si era permesso di raccomandare al gran capo della multinazionale di non badare solo al profitto, con zelo degno di miglior causa il dottor Figliuolo ha pensato bene di lanciargli un’accusa priva di senso: cioè di essersi messo dalla parte dei violenti. Per la verità monsignor Depalma era, sì, andato ai cancelli in un sabato di lavoro e di protesta, ma per raccomandarvi «più umanità da parte di tutti», spiegando ai lavoratori che «non si vincono le battaglie lanciando accuse gli uni contro gli altri». Perché allora la dirigenza Fiat ha pensato di coglierlo in fallo, quasi che il monito rivolto a Marchionne («non si badi solo al profitto») fosse un atto di lesa maestà? Temo che l’ennesimo infortunio di una comunicazione Fiat che sembra non contemplare …

“Abbandono scolastico, lascia uno studente su cinque”, di Alessia Camplone

Vanno via in silenzio. Lasciano quasi sempre senza dire nulla. I maschi abbandonano più delle donne. Lasciano al sud più che al nord. Sono gli “early school leavers”, studenti che abbandonano precocemente la scuola. Non studiano più. E molto spesso nemmeno lavorano. Quello della dispersione è un fenomeno dove l’Italia ha un primato tristemente negativo. La conferma arriva dagli ultimi dati del Ministero dell’ istruzione, dell’università e della ricerca (il Miur). Seguono di pochi giorni le statistiche dell’Ocse. I dati del Miur, per il 2012, mettono il nostro Paese in quart’ultima posizione in Europa. Dietro di noi paesi come Spagna e Portagallo. Va meglio la Grecia. «Nella graduatoria dei ventisette Paesi Ue – si legge nel rapporto del Miur – l’Italia occupa ancora una posizione di ritardo». E lo stesso ministro Maria Chiara Carrozza, nel presentare le linee programmatiche davanti alle Commissioni riunite del Senato e della Camera ha evidenziato la necessità di una “politica di lungo respiro” per contrastare il fenomeno. Rispetto all’anno precedente un lieve miglioramento c’è stato. Ma non significativo. E l’Italia …

“Il lavoro: banche dati, microchip e borse di tirocinio ecco il piano del governo per occupare i giovani”, di Valentina Conte

Quarantotto ore per tirare fuori i giovani italiani dal cono d’ombra in cui la crisi e la mancanza di prospettive li ha ricacciati. E accompagnarli verso un dignitoso percorso di formazione, stage o apprendistato. Una chimera? Piuttosto un piano concreto, allo studio del governo, per mettere in moto la Youth Guarantee, il programma europeo di sostegno all’occupazione dei giovani. Dopo le parole del Consiglio europeo di fine giugno, degli incontri di Roma e Berlino, è il momento dei fatti. Presa in carico, orientamento, formazione, tirocinio, mediazione per l’inserimento lavorativo o l’avvio di un’attività autonoma. Questo il modello operativo “chiavi in mano” che Isfol e Italia Lavoro, le due agenzie governative specializzate in materia, hanno elaborato e sottoposto all’attenzione del ministro Giovannini. E che già questa settimana sarà discusso con enti locali e Camere di commercio, la “cabina di regia” prevista dal recente decreto lavoro. Un traguardo ambizioso che stavolta l’Italia non può fallire, a meno di buttare al vento i soldi dell’Europa: un miliardo subito, nel prossimo biennio, un altro mezzo miliardo dal 2016. I …