Anno: 2014

Serracchiani: "Con noi i fatti da loro solo insulti e rabbia", di Corrado Castiglione

Presidente, oggi Renzi torna a Napoli, nella stessa piazza in cui qualche giorno fa ha parlato Grillo: sarà un test anche per il Pd. Il partito come si presenta ad una settimana dal voto? «Il Pd – risponde Debora Serracchiani, vice-segretario dei Democratici e governatore della Regione Friuli – si fa forte del lavoro fin qui portato avanti dal governo. Abbiamo dalla nostra la forza dei fatti. Il governo ha dimostrato di poter cambiare molte delle cose che non piacciono agli italiani. Al di là delle riforme, c`è la concretezza del bonus mensile di 80 euro che sarà riconosciuto per sempre a 10 milioni di italiani, c`è il taglio Irap per le imprese, c`è il decreto lavoro con il quale si mette ordine con una norma di buon senso per i contratti a termine. Sono le premesse per garantire un`Europa diversa». Il confronto elettorale si sta riducendo ad un duello Renzi-Grillo: vi galvanizza o vi toglie qualcosa? «Guardi, noi pensiamo soltanto a portare avanti la nostra proposta. Per il resto io non credo ci sia …

Renzi twitta e rilancia: «Settimana chiave per la scuola, l’Italia riparte», di Valentina Longo

A sei giorni dal voto per le europee il presidente del consiglio torna sul patto di stabilità sbloccato e annuncia per venerdì le risposte ai sindaci e poi i cantieri. Renzi twitta e rilancia: «Settimana chiave per la scuola, l’Italia riparte». Con un tweet mattutino lanciato poco dopo le otto, il presidente del consiglio ha annunciato l’agenda della settimana, l’ultima di campagna elettorale, che riporta in primo piano un tema chiave per Matteo Renzi: la scuola, punto di partenza per il rilancio del paese, come aveva spiegato nel suo discorso di insediamento e poi ribadito tra l’atro nella lettera ai sindaci. Approvato il patto di stabilità, scrive, si può partire. A meno sei dal voto per le europee di domenica 25, l’impegno del governo è quello di passare in pochi giorni dalla risposta ai sindaci all’atteso avvio dei cantieri per l’edilizia, che dovranno rimettere in sicurezza le scuole. Prosegue così il rush finale verso le europee, che stasera porterà Renzi in piazza a Napoli. Parla il giorno dopo l’esortazione ad un voto che non sia …

"Perchè difendo l'Europa", di Enrico Palandri

La rete stradale romana, che si può ammirare anche su internet nella riproduzione della tabula Penteugeriana, si è sviluppata per ragioni militari. Poi l’abbiamo usata tutti. L’Europa, come l’Euro, è un progetto che ha oggi come propulsore l’attività delle banche e ci viene spesso spiegato attraverso molti dettagli economici poco illuminanti per la maggior parte della popolazione. Gli effetti collaterali del progetto europeo sono però così immensi e positivi, che sembra difficile immaginare possa davvero regredire se non con una guerra, un crollo, come purtroppo è spesso avvenuto tra i popoli del vecchio continente. Per farsene un’idea basta pensare alle guerre jugoslave del 1991-95 che sono costate oltre 100.000 morti. Al contrario, l’Europa è la vera ragione per cui tanti conflitti si sono dissolti, dall’Irlanda del Nord agli anni 70 italiani e tedeschi. La libera circolazione di persone e idee, il perdere senso dei nazionalismi a favore di una sempre più chiara identità europea, che si accompagna a identità locali che riprendono la loro antica fisionomia, ci hanno reso profondamente diversi. All’inizio del novecento, a …

"La ricetta di Stiglitz agli italiani incerti", di Mario Pirani

Pochi giorni fa il premio Nobel americano Joseph Stiglitz — noto per le sue posizioni anti austerità — ha svolto, nell’Aula Magna dell’Università Luiss di Roma, una Lezione — dedicata ad uno dei più importanti Presidenti di Confindustria del dopoguerra, Angelo Costa — dal titolo: “L’euro può essere ancora salvato?”. La sua risposta ha quanto mai colpito un pubblico, quello italiano, non abituato a un linguaggio così tagliente quando si tratta di parlare dell’economia europea. Per anticipare la risposta, se è vero che i Paesi non lasceranno l’euro, vi è un altro pericolo all’orizzonte: quello di una “sindrome giapponese” in cui si fa il minimo necessario per preservare la valuta comune, ma ci si condanna a sopportare costi enormi, danneggiando le capacità di lungo periodo dell’economia europea di crescere e generare occupazione. La sindrome giapponese, è il caso di notare, fu fatta di deflazione e crescita pressoché nulla per quasi un ventennio: due fenomeni che si rafforzano a vicenda tenendo conto che la riduzione dei prezzi è figlia della crisi da domanda e che quest’ultima …

"Per sconfiggere il grillismo", di Michele Prospero

Prima di affondare il giudizio di censura sul pericolo mortale rappresentato dal grillismo, è bene chiedersi cosa ancora induca migliaia di persone a gremire le piazze per ascoltare le intemperanze espressive di un comico che manda tutti a quel paese. Quello che sembrava avere i tipici connotati di una episodica esplosione di rivolta, catastrofica nell’impatto immediato ma destinata a un rapido spegnimento dopo il crollo sistemico del 2013, ha invece assunto tratti più complessi e meno effimeri nelle sue prospettive di durata. Comprendere la genesi nascosta del fenomeno, prima di aggredirne con efficacia la patologia visibile, diventa perciò una cautela analitica necessaria. Sul piano simbolico sono stati adottati o annunciati in questi mesi dei provvedimenti legislativi che avrebbero dovuto prosciugare in gran fretta il terreno di coltura del movimento e ridurlo entro di-ensioni quantitative prossime alla irrilevanza. Abolito il finanziamento pubblico dei partiti, alzata la bandiera del Senato a costo zero, soppresso il ruolo amministrativo delle province, inasprito il conflitto con il sindacato, la volontà di sangue contro il ceto politico avrebbe dovuto incassare la …

"Balcani sotto il diluvio che unisce i popoli nemici", di Paolo Rumiz

Il preludio è già sopra Fiume. Ammassi di betulle storte, schiantate dalla tempesta di febbraio — gelo e bora — come asticelle del gioco chiamato “Sciangai”. Montagne russe per piccoli canyon, fra montagne storte, sotto un cielo inchiostro con accenni di nevischio. Gli evacuati di Obrenovac (Serbia) ospitati in un palazzetto dello sport A Delnice , ancora boschi stremati, persino tralicci piegati dal gelicidio. È lo stesso posto dove vent’anni fa vedevi i primi segni di guerra, le case dinamitate o sforacchiate dai kalashnikov. E poi via, oltre una cordigliera desertica, dove penetrarono le avanguardie del Turco, e dove la Bosnia col suo labirinto di acque spinge come un cuneo verso la valle della Kupa, ultimo fiume delle Alpi. Lassù sembra che Mediterraneo e Centro Europa si diano battaglia a colpi di vento. Oltre, pensi, andrà meglio. E invece no. Dopo Gradiska, quando la Sava sembra raddoppiare di portata per l’immissione dei primi affluenti di destra — l’Una e il Vrbas — proprio lì le prime colline di Bosnia sono inghiottite da uno strato di …

"Contro di lui niente timidezze", da L'Unità

Con Hitler non si può scherzare. Milioni di morti è costato all’umanità. Beppe Grillo invece ci gioca volentieri. Vuole mettere paura, dissacrando valori e principi comuni. Per essere altro da tutti. E, in effetti, fa paura la sua violenza verbale che scatena ovazioni nelle piazze. Non fidandoci dei sondaggi preferiamo attendere la sera del 25 maggio per discutere il peso dei consensi a Grillo. In ogni caso, tanti nostri concittadini voteranno ancora Cinque stelle. Alle europee più che alle amministrative. Il tripolarismo italiano, insomma, si consoliderà proprio nel voto più politico. E non è prevedibile che uno dei tre poli scompaia nel breve periodo: piuttosto la stabilizzazione di una forza di protesta antisistema, refrattaria a qualunque coinvolgimento per migliorare le cose che non vanno, tenderà a modificare il confronto pubblico. Non sta cambiando solo la scena, la novità incide anche sulle offerte politiche alternative. Del resto, il consenso di Grillo è apparentato con quello dei partiti populisti e antieuropei nel resto d’Europa. Questo impone alla sinistra una riflessione più impegnativa di quanto non sia finora …