Giorno: 12 Ottobre 2015

Una cellula ci salverà, di Elena Dusi – La Repubblica 12.10.15

Non c’è solo Stamina. Con lentezza, lontano dal clamore, la ricerca sulle cellule staminali sta portando le sue promesse di cura un po’ più vicino ai pazienti. Alcune malattie del sangue e degli occhi già contano i primi successi. A febbraio per la prima volta al mondo la Commissione Europea ha autorizzato un farmaco a base di cellule staminali: un trattamento per le ustioni della cornea messo a punto da uno spin off dell’università di Modena e Reggio Emilia. Le sperimentazioni sull’uomo per le lesioni del midollo spinale e per la sclerosi laterale amiotrofica sono in corso – anche se nelle fasi iniziali – e quelle per il Parkinson stanno per partire. La rigenerazione del cuore dopo un infarto, dopo anni di tentativi che hanno dato pochi frutti, comincia a vedere risultati. E le cellule capaci di rigenerarsi all’infinito sempre più spesso vengono usate per costruire in laboratorio organi in miniatura. Usarli per trapianti è prematuro, ma i “modellini” di polmone, intestino, fegato, cuore, rene e perfino cervello sono usati per studiare in vitro le …

Università, Ghizzoni “Bene i 500 che tornano, ma non sufficiente” – comunicato stampa 12.10.15

Il sistema universitario italiano sta invecchiando. I 500 ricercatori che potranno tornare grazie alle misure annunciate dal premier Renzi nella Legge di stabilità sono un toccasana, ma non saranno risolutivi dei complessi problemi accumulati: lo afferma la deputata modenese del Pd Manuela Ghizzoni, componente della Commissione Cultura e Istruzione della Camera. Ecco la sua dichiarazione: “Una misura positiva ma, purtroppo, non risolutiva dei complessi problemi che il sistema universitario italiano ha accumulato in anni di depauperamento di risorse umane oltre che finanziarie. Il premier Renzi ha annunciato che nella legge di stabilità saranno inserite norme che favoriranno il rientro in Italia dall’estero di 500 ricercatori: era una misura già inserita nel Piano Nazionale delle Riforme contenuto nel Def. Nella maggioranza dei casi il loro espatrio non fu una scelta ma una costrizione: trasferirsi all’estero per poter lavorare nel campo della ricerca. Il loro ritorno sarà senz’altro un valore, anche perché porteranno l’esperienza organizzativa e di contenuti maturata altrove e con la quale il nostro sistema potrà confrontarsi positivamente. Purtroppo però i numeri dell’università e degli …