Giorno: 27 Luglio 2017

Università: oltre la retorica dell’eccellenza

Il Sole 24 Ore ha avviato un dibattito sul sistema universitario a partire da una riflessione di Dario Braga, a cui hanno fatto seguito altri interventi, che potete leggere qui. Per chi, come me, ha dedicato gran parte della propria attività parlamentare alle politiche universitarie, si tratta di una iniziativa certamente apprezzabile perché – al di là delle considerazioni espresse e della loro eventuale distanza dalle mie valutazioni – rappresenta il tentativo di portare il dibattito sull’università, al netto dei luoghi comuni e degli stereotipi, in seno alla società, che è (ma sarebbe meglio dire, dovrebbe essere) il principale interlocutore del mondo accademico. Il contributo di Daniele Terlizzese dal titolo “Cooptazione e persone di qualità”, a corredo dei precedenti citati è quello che più mi sprona a prendere la parola, per dissentirne. L’autore si fa portavoce di alcune idee che hanno trovato – negli ultimi anni – sostegno pubblico e attuazione normativa, a partire dalla considerazione che il buon reclutamento vada premiato, affinché “chi sceglie abbia incentivi chiari e potenti a prendere i migliori”. Io …

Il balsamico trentino è prodotto diverso da quello tradizionale di Modena

Amo le montagne e le valli del Trentino. Ne apprezzo la cucina e i prodotti tipici. Ed è proprio il rispetto che porto a questa cultura materiale e l’orgoglio per quella della mia terra, che mi portano a difendere la differenza di prodotto che c’è tra il nostro aceto balsamico tradizionale e il balsamico trentino. Sull’argomento, con altri colleghi emiliani (primo firmatario, Giuseppe Romanini), abbiamo interpellato il Ministro delle politiche agricole e la risposta fa piazza pulita degli equivoci dei mesi scorsi: l’aceto balsamico trentino non sarà nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali di prossima emanazione. La risposta è quella che ci aspettavamo e riconosce la specificità dell’aceto balsamico Dop e Igp della tradizione acetaia modenese ed emiliana. L’interrogazione non è stata presentata per una una mera difesa di campanile, bensì per evitare di compiere un errore, derogando al rigore con cui devono essere riconosciuti gli elementi di tradizionalità di produzione delle nostre specialità territoriali, certificati dai marchi di qualità. Altrimenti con quale credibilità e forza potremmo tutelarli e valorizzarli in sede comunitaria e internazionale? …