Una gran bella notizia, una scelta di civiltà, un provvedimento che ci riguarda tutti da vicino. Finalmente, dopo tanto ostruzionismo da parte delle forze più conservatrici, il Parlamento ha varato un’altra di quelle riforme che caratterizzano una intera legislatura: la legge sul testamento biologico. Viene introdotto nel nostro ordinamento il consenso informato ai trattamenti sanitari e si prevede la possibilità di dettare in anticipo le proprie convinzioni sui trattamenti a cui essere sottoposti nelle fasi finali della propria vita. Si tratta di una norma che assicura il rispetto della dignità delle persone fino all’ultimo. Per questo ho, a più riprese, ribadito che è una misura di civiltà e di grande attenzione per la persona umana. Non si è introdotta l’eutanasia, come i più critici hanno sostenuto, ma semplicemente la possibilità, per chi lo voglia, di poter lasciare questa vita senza ulteriore dolore e inutili accanimenti terapeutici.
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