Tutti gli articoli relativi a: lavoro

"I sindacati: meno tasse su lavoratori e imprese che assumono", di Giorgio Pogliotti

Ridurre le tasse ai lavoratori dipendenti, ai pensionati e alle imprese che intendono assumere nel biennio, destinando a tale scopo le risorse derivanti da «un’efficace lotta all’evasione fiscale », da punire come «un reato con rilevanza penale». Al Governo che si è appena insediato Cgil, Cisl e Uil presentano un documento unitario che individua nel fisco la priorità di intervento. A distanza di cinque anni dall’ultima volta, gli esecutivi unitari si sono riuniti ieri per chiedere che «il tema del lavoro torni al centro delle scelte politiche ed economiche», indicando tra i provvedimenti urgenti il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga e il completamento della salvaguardia dei cosidetti “esodati”. A queste misure ha fatto riferimento anche il neo premier nel discorso programmatico, come riconoscono gli stessi sindacati. «Da Letta abbiamo ascoltato titoli interessanti – commenta la leader della Cgil, Susanna Camusso -, ma la domanda è sempre la stessa: le risorse dove si trovano e come si redistribuisce il reddito? ». Il numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni, si sente «rassicurato » dal Governo «composto …

"Settantamila donne hanno perso il lavoro in marzo", di Marco Ventimiglia

Da molti mesi, ormai, è diventato un appuntamento da far tremare i polsi. Stiamo parlando dei dati sull’andamento del mercato del lavoro che l’Istat diffonde periodicamente. Cifre fuori controllo, frutto dell’intersecarsi e della sommatoria fra diverse emergenze, quella dell’occupazione giovanile, del Mezzogiorno, delle donne. Ed è proprio quest’ultima ad emergere in modo ancor più netto dai numeri relativi al mese di marzo, con ben 70.000 donne in meno sui luoghi di lavoro. La gravità della situazione questa volta non emerge completamente dal classico dato sulla disoccupazione, il cui tasso si è attestato all’11,5%, invariato rispetto a febbraio e comunque in aumento di ben 1,1 punti percentuali rispetto al marzo del 2012. Ancor più drammatica, infatti, è la rilevazione sull’andamento dell’occupazione, poiché il mese scorso i lavoratori sono diminuiti di 248mila unità rispetto ad un anno fa. In particolare, secondo le stime provvisorie dell’Istat, gli occupati erano 22 milioni 674mila, in diminuzione dello 0,2% rispetto a febbraio (-51mila). Un calo che in pratica riguarda la sola componente femminile: in un mese le donne occupate sono diminuite, …

"Primo maggio la battaglia per cambiare", di Massimo Franchi

Il record senza fine della disoccupazione giovanile, il dramma giornaliero delle aziende che chiudono. Ci sarebbe ben poco da festeggiare per questo Primo maggio. Eppure proprio da Cgil, Cisl e Uil ieri è partito un messaggio di unità e speranza con la prima riunione unitaria degli Esecutivi delle tre Confederazioni dal lontano 12 maggio 2008 e il via libera all’accordo sulla rappresentanza. Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti questa mattina si ritroveranno per festeggiare la festa del lavoro a Perugia, città scelta per ricordare Daniela e Margherita, le due impiegate della Regione barbaramente uccise lo scorso 6 marzo nel palazzo del Broletto, per mano di un imprenditore che si tolse la vita subito dopo. «Priorità Lavoro» è lo slogan scelto e a tenere il cartello ci saranno i lavoratori alle prese con le innumerevoli crisi dell’Umbria: dalle acciaierie Ast di Terni alla Nestlè Perugina, dal Polo Chimico temano alla ex Merloni di Nocera Umbra. Ma ci saranno anche le lavoratrici e i lavoratori del commercio e del terziario (in sciopero contro le aperture dei …

"Disoccupazione giovanile al 38,4%", da repubblica.it

A marzo hanno perso il lavoro 70mila donne: la permanenza al lavoro delle donne over-50 non basta più a garantire la stabilità e, tanto meno, la crescita dell’occupazione. Senza impiego quasi 3 milioni di persone: il tasso di occupazione cala al 56,3%. La disoccupazione a marzo resta all’11,5%, lo stesso livello già registrato a febbraio. Lo rileva l’Istat (dati destagionalizzati e provvisori) sottolineando che su base annua il tasso è in crescita di 1,1 punti percentuali con una perdita, rispetto a marzo dello scorso anno, di 248mila posti di lavoro. A marzo gli occupati sono 22 milioni 674 mila (il 56,3% della popolazione), in diminuzione dello 0,2% rispetto a febbraio (-51 mila): un calo che riguarda solo la componente femminile. Mentre gli uomini occupati cresconto di 19mila unità, le donne al lavoro si riducono di 70mila unità: la permanenza al lavoro delle donne over-50, che aveva finora permesso di arginare il calo, non basta più a garantire la stabilità e, tanto meno, la crescita dell’occupazione. Ancora una volta il conto più salato cade sulle spalle …

"Il gap delle donne vale una busta paga", di Francesca Barbieri

Trentasei giorni di lavoro extra. Tanti ne servirebbero alle donne per riempire il gap in busta paga che le divide dai colleghi maschi nel settore dei servizi, quello più “rosa”, dove si concentra un terzo delle occupate. Segretarie, impiegate, assistenti, che nella realtà guadagnano l’11% meno degli uomini, secondo l’elaborazione del centro studi Red-Sintesi per Il Sole 24 Ore, che ha messo sotto la lente la retribuzione oraria netta. E ci sono rami di attività dove il vuoto da colmare è ancora più ampio: in agricoltura servono due mesi per arrivare alla parità, in banca e nelle compagnie assicurative 59 giorni, nella pubblica amministrazione 39. Più basso il gap nell’industria, anche se di poco, 33 giorni, molto di più rispetto ai 10 giorni del commercio e ai dodici delle attività immobiliari, o degli 8 di alberghi e ristoranti. L’unico settore dove il match ha un punteggio invertito è l’edilizia: qui sono gli uomini che dovrebbero lavorare 23 giorni in più per raggiungere le “rivali”. La ragione? «Solo l’un per cento delle donne – risponde Catia …

"Il ritorno unitario dopo 8 anni di divorzio", di Bruno Ugolini

Tanti fatti significativi fanno sperare che possa riprendere il difficile cammino unitario tra i tre principali sindacati italiani. Sembra che si possa porre fine a un’epoca fatta di accordi separati, non solo tra i metalmeccanici o nel commercio, ma anche tra le Confederazioni. Ha inciso con tutta probabilità in questa ripresa non solo basata su un dialogo costruttivo, ma anche su scelte concrete, la constatazione che le esperienze degli ultimi anni non hanno certo consegnato a Cgil, Cisl e Uil un ricco bottino fatto di risultati e successi. Un milione di licenziati, un esercito di precari, tanto per segnalare due dati, danno l’idea dell’indebolimento dell’azione sindacale. Non è riuscita a incidere né l’iniziativa di chi, come Cisl e Uil, pensava perlomeno di limitare i danni, aderendo all’invito alla complicità proposto dal ministro del lavoro del centrodestra Maurizio Sacconi, né l’iniziativa di chi come la Cgil ha cercato di promuovere una svolta mobilitando la propria gente e avanzando proposte complesse come un nuovo «Piano del lavoro ». È vero che la tumultuosa crisi economica, l’assenza di …

"Accordo unitario sul salario di produttività", di Massimo Franchi

Il secondo accordo unitario nel giro di una settimana. Dopo il patto sulla rappresentanza, Cgil, Cisl e Uil superano le divisioni di novembre e sottoscrivono con Confindustria un’intesa per dare attuazione al decreto sulla detassazione del salario di produttività. In sostanza la detassazione del salario di produttività (l’aliquota al 10 per cento sui dipendenti con reddito annuo sotto i 40 mila euro, con tetto di 2.500 euro annui) si estende a moltissime piccole aziende, quelle senza Rsu o Rsa, ma riguarderà solo accordi sull’orario di lavoro (la sua distribuzione, la gestione dei turni) e non il demansionamento e il controllo a distanza, argomenti che avevano portato la Cgil a non firmare a novembre. Tanto che da Corso Italia si sottolinea come «questa intesa superi l’accordo separato ». INNOVAZIONE L’accordo «è in linea con le previsioni dei contratti nazionali e dell’accordo del 28 giugno 2011 – spiega in una nota la Cgil – L’intesa costituisce un passo in avanti importante nell’ambito delle relazioni industriali e, a nostro giudizio andrà estesa a tutte le altre associazioni d’impresa …