Tutti gli articoli relativi a: pari opportunità | diritti

"L’ultima spiaggia del Celeste" , di Piero Colaprico

Dove c’era la “capitale morale”, c’è adesso Mimmo Zambetti, il primo assessore regionale beccato a comprare il portafoglio dei voti della ‘ndrangheta. Ci sono le intercettazioni, una microspia nell’auto, e i carabinieri che lo fotografano dopo l’incontro con le persone che vanno a ritirare in un’associazione politica l’ultima rata, 30 mila euro. «Bisogna fare attenzione, quando si mangia», gli dicono, e lui, l’assessore pdl, è così stressato, spaventato, che a sessant’anni scoppia a piangere, e i boss si divertono. In Lombardia, a Milano, oggi. Non nel Sud di vent’anni fa. Roberto Formigoni, presidente della Regione, sotto inchiesta per corruzione, all’inizio sorvola la questione: «Riguarda lui, Zambetti, e non ha più le deleghe», dice. Come se bastasse. Come se non ascoltasse. E ci vuole la Lega, in tarda serata, per fargli capire che ormai il banco della Regione può saltare: «Ho in mano le dimissioni di tutti i consiglieri e assessori della Lega e lasciamo a Formigoni la scelta se fare un passo indietro o di lato», dice Matteo Salvini. E il suo ultimatum a Formigoni …

"Diminuiscono gli aborti. Ma è record di obiettori", di Riccardo Valdes

Dall’entrata in vigore della legge sull’ aborto, la 194 del 1978, in Italia si è registrata una costante diminuzione degli aborti, fino ad arrivare nel 2011 a registrare un decremento del 5,6 rispetto all’anno precedente. È il quadro tracciato dal ministro della Salute Renato Balduzzi nella presentazione alla Relazione 2012 sulla legge 194, che il ministro ha firmato e inviato ieri mattina al Parlamento. Nella relazione vengono illustrati i dati preliminari per l’anno 2011 e i dati definitivi relativi all’anno 2010 sull’attuazione della legge n. 194 del 1978. «L’esperienza applicativa della legge n. 194 pone in evidenza come, dopo un iniziale aumento per la completa emersione dell’aborto dalla clandestinità, la cui entita prima della legalizzazione era stimata tra i 220 e i 500mila aborti l’anno, si sia potuta osservare una costante diminuzione dell’Ivg nel nostro Paese», sottolinea Balduzzi. In particolare nel 2011 sono state effettuate 109.538 Ivg (dato provvisorio), con un decremento del 5,6% rispetto al dato definitivo del 2010 (115.981 casi) e un decremento del 53,3% rispetto al 1982, anno in cui si e …

"Diminuiscono gli aborti. Ma è record di obiettori", di Riccardo Valdes

Dall’entrata in vigore della legge sull’ aborto, la 194 del 1978, in Italia si è registrata una costante diminuzione degli aborti, fino ad arrivare nel 2011 a registrare un decremento del 5,6 rispetto all’anno precedente. È il quadro tracciato dal ministro della Salute Renato Balduzzi nella presentazione alla Relazione 2012 sulla legge 194, che il ministro ha firmato e inviato ieri mattina al Parlamento. Nella relazione vengono illustrati i dati preliminari per l’anno 2011 e i dati definitivi relativi all’anno 2010 sull’attuazione della legge n. 194 del 1978. «L’esperienza applicativa della legge n. 194 pone in evidenza come, dopo un iniziale aumento per la completa emersione dell’aborto dalla clandestinità, la cui entita prima della legalizzazione era stimata tra i 220 e i 500mila aborti l’anno, si sia potuta osservare una costante diminuzione dell’Ivg nel nostro Paese», sottolinea Balduzzi. In particolare nel 2011 sono state effettuate 109.538 Ivg (dato provvisorio), con un decremento del 5,6% rispetto al dato definitivo del 2010 (115.981 casi) e un decremento del 53,3% rispetto al 1982, anno in cui si e …

"La verità e la vergogna", di Adriano Prosperi

Sulla notte genovese della Scuola Diaz la sentenza numero 3885 fa finalmente chiarezza. La condotta della polizia nell’irruzione, dice la sentenza, «fu un puro esercizio di violenza». E questo lo sapevamo. Lo disse subito questo giornale che non ha più cessato di ricordarlo. Da allora la vigilanza dell’informazione democratica ha permesso che la coscienza dell’enormità dell’accaduto si facesse strada a forza nello spazio della vita civile vincendo l’incredulità più o meno faziosa e i maldestri tentativi di minimizzare. Quel giorno ci svegliammo all’improvviso, straniati, in un Paese irriconoscibile. La scuola Diaz è diventata il luogo simbolo di una alterazione intollerabile delle regole di convivenza tale da farci vergognare di essere italiani. Dura da quella notte il senso di una mutazione del sistema Italia. “Scuola Diaz” è diventato un promemoria capace di segnare meglio di ogni altro il punto di passaggio a un diverso ciclo storico della nostra repubblica. Certo, anche nei decenni precedenti c’erano state manganellate e spari. Ma non quella macelleria senza limiti, non quei corpi e quelle teste sanguinanti, non quelle ossa rotte, …

"La verità e la vergogna", di Adriano Prosperi

Sulla notte genovese della Scuola Diaz la sentenza numero 3885 fa finalmente chiarezza. La condotta della polizia nell’irruzione, dice la sentenza, «fu un puro esercizio di violenza». E questo lo sapevamo. Lo disse subito questo giornale che non ha più cessato di ricordarlo. Da allora la vigilanza dell’informazione democratica ha permesso che la coscienza dell’enormità dell’accaduto si facesse strada a forza nello spazio della vita civile vincendo l’incredulità più o meno faziosa e i maldestri tentativi di minimizzare. Quel giorno ci svegliammo all’improvviso, straniati, in un Paese irriconoscibile. La scuola Diaz è diventata il luogo simbolo di una alterazione intollerabile delle regole di convivenza tale da farci vergognare di essere italiani. Dura da quella notte il senso di una mutazione del sistema Italia. “Scuola Diaz” è diventato un promemoria capace di segnare meglio di ogni altro il punto di passaggio a un diverso ciclo storico della nostra repubblica. Certo, anche nei decenni precedenti c’erano state manganellate e spari. Ma non quella macelleria senza limiti, non quei corpi e quelle teste sanguinanti, non quelle ossa rotte, …

"Corruzione, il Pdl ci riprova con il salva-Ruby", di Liana Milella

Due emendamenti per far assolvere Berlusconi. Il Pd: basta ricatti, ora voto di fiducia. Una salva-Ruby non si nega a nessuno. Tantomeno a Berlusconi. Una alla Camera l’aveva proposta Sisto, un Pdl. Ma cadde a giugno nel nulla. Due senatori sempre Pdl, Compagna e Galloni, si precipitano a riproporla al Senato. Non s’accontentano. Mettono su carta pure la salva-Ruby/2. L’Ansa la scopre nel librone degli emendamenti. Non ha chance d’essere approvata perché salterebbe la maggioranza. Ma tant’è. Conta il gesto. E le benemerenze. Il trucco è ormai sperimentato. Aggettivi, avverbi, che fanno smottare la norma precedente. Qui è in ballo il reato di concussione. Articolo 317 del codice penale. Testo chiarissimo. Il pubblico ufficiale che costringe uno indebitamente a dare o promettere denaro o altra utilità è punito col carcere. Il Guardasigilli Severino crea un secondo reato, ma mantiene sia l’avverbio “indebitamente” che la ricompensa. Che fa il Pdl? Propone di cambiare «indebitamente » con «illecitamente» e pretende che la concussione scatti solo se c’è un’utilità «patrimoniale». È ovvio che se passassero malauguratamente queste due …

"Corruzione, il Pdl ci riprova con il salva-Ruby", di Liana Milella

Due emendamenti per far assolvere Berlusconi. Il Pd: basta ricatti, ora voto di fiducia. Una salva-Ruby non si nega a nessuno. Tantomeno a Berlusconi. Una alla Camera l’aveva proposta Sisto, un Pdl. Ma cadde a giugno nel nulla. Due senatori sempre Pdl, Compagna e Galloni, si precipitano a riproporla al Senato. Non s’accontentano. Mettono su carta pure la salva-Ruby/2. L’Ansa la scopre nel librone degli emendamenti. Non ha chance d’essere approvata perché salterebbe la maggioranza. Ma tant’è. Conta il gesto. E le benemerenze. Il trucco è ormai sperimentato. Aggettivi, avverbi, che fanno smottare la norma precedente. Qui è in ballo il reato di concussione. Articolo 317 del codice penale. Testo chiarissimo. Il pubblico ufficiale che costringe uno indebitamente a dare o promettere denaro o altra utilità è punito col carcere. Il Guardasigilli Severino crea un secondo reato, ma mantiene sia l’avverbio “indebitamente” che la ricompensa. Che fa il Pdl? Propone di cambiare «indebitamente » con «illecitamente» e pretende che la concussione scatti solo se c’è un’utilità «patrimoniale». È ovvio che se passassero malauguratamente queste due …