"Dall´operaio alla commessa i due milioni di lavoratori con le dimissioni in bianco", di Maria Novella De Luca
Colpite soprattutto le donne-mamme. “Ricatto intollerabile”. Le regole distorte Accade nei cantieri, nei negozi, nei centri commerciali, nelle botteghe artigiane, nelle imprese. Tra le ricamatrici di abiti da sposa di Barletta come tra gli operai metalmeccanici di Terni. Nelle aziende in crisi ma anche in quelle sane. Dove ci sono 10 dipendenti, ma anche 50. Al Sud e al Nord. Si chiamano “dimissioni in bianco”. Che cosa si può fare oggi concretamente per difendersi da questo sopruso? Cos´è questa prassi illegale e come si fa ad attuare una distorsione delle regole tanto evidente? Sono una delle piaghe più sommerse e invisibili del mercato del lavoro in Italia, la clausola nascosta del 15% dei contratti a tempo indeterminato, un ricatto che colpisce due milioni di dipendenti, in gran parte donne. Ricorda Fabrizio B., meccanico specializzato di 34 anni, oggi a contratto in una grande acciaieria umbra: «Con un´unica penna ho firmato la mia assunzione e le mie dimissioni, la speranza e la condanna, sapevo che era un ricatto, sapevo che era illegale, ma avevo due figlie …
