Tutti gli articoli relativi a: pari opportunità | diritti

“I timori dei vescovi per i corsi sul genere”, di Orsola Riva

Il diavolo si nasconde nei dettagli. Più precisamente, stando a un articolo pubblicato ieri in prima pagina dall’Avvenire , starebbe nella lettera «d» del comma 1 dell’articolo 16 del decreto sulla scuola approvato la settimana scorsa alla Camera. Cosa dice l’articolo incriminato? Autorizza la spesa di 10 milioni di euro per attività di formazione obbligatoria dei professori. Le finalità sono diverse e articolate: tra esse anche aumentare «le competenze relative all’educazione all’affettività, al rispetto delle diversità e delle pari opportunità di genere e al superamento degli stereotipi di genere». Il sospetto del quotidiano dei vescovi è che dietro questa formulazione ci sia (o ci sia stato) il tentativo di far entrare in aula la cosiddetta teoria del «gender»: ovvero, secondo la definizione di Avvenire , la teoria per cui non c’è un legame biunivoco tra sessualità biologica e identità sessuale. Nelle pieghe del decreto scuola si nasconderebbe insomma un attacco alla famiglia «intesa come società naturale composta da un uomo, da una donna e dai loro figli». È così? L’onorevole Manuela Ghizzoni (Pd), relatrice del …

“La gravidanza in azienda? Non frena la produttività, ma la carriera”, di Flavia Amabile

La gravidanza? Uno dei regali più belli che la vita può riservare. Però può essere anche un problema, e le donne lo sanno, come emerge anche da un’indagine su 4mila dipendenti di grandi aziende private condotta dall’ Università La Sapienza di Roma. I dati si riferiscono alle prime 700 risposte a queste domande. Il 90% degli intervistati (il totale è costituito per il 46% da donne, di cui il 78% con figli, e per il 54% da uomini, di cui l’81% con figli e per il 94,4% di età compresa tra i 35 e 55 anni) ritiene che la produttività della donna al lavoro non sia messa in alcun pericolo a causa della gravidanza e solo un 16% degli intervistati concorda invece con l’affermazione che la gravidanza renda la donna fisicamente limitata al lavoro, lasciando spazio ad un altro confortante 87% di intervistati che ha confermato di non aver percepito alcun tipo di calo nell’efficienza sul lavoro da parte della propria collega incinta. Parlando di sé stesse le donne accolgono e vivono con grande serenità …

“L’Europa dei migranti”, di John Lloyd

L’immigrazione incombe come un nuvolone nero sull’Europa, soprattutto sull’Italia. Lampedusa era famosa tra i turisti per le sue belle spiagge e tra i lettori per il fatto di chiamarsi come l’autore de “Il Gattopardo”. Oggi il nome dell’isola evoca in milioni di persone immagini di bare, dolore, morte. La sua vicinanza all’Africa del nord la destina a ciò, in quanto la sua posizione geografica implica anche il fatto che è vicina alla guerra, alla povertà, alla disperazione. Che cosa può alleviare questa sofferenza? Nell’immediato niente: disperazione significa che i rischi di un viaggio pieno di pericoli sono considerati inferiori a una misera vita se si resta in Somalia, o in Eritrea, o in Libia. Ma sul lungo periodo, con una mentalità diversa, con modi di intervento diversi, i migranti potrebbero esserci di aiuto in Europa, e potrebbero giovarsi loro stessi del fatto di entrarvi. Dobbiamo iniziare a pensare in modo diverso, perché l’immigrazione sta diventando il nocciolo del dibattito europeo, e continuerà a crescere di importanza nei prossimi mesi. L’estrema destra sta guadagnando terreno: la …

“Mare solo Nostrum. C’è l’Italia ma non l’Europa” di Massimo Solani

Scriveva Aldo Moro che «nessuno è chiamato a scegliere tra l’essere in Europa e essere nel Mediterraneo, poiché l’Europa intera è nel Mediterraneo». Ma mentre a Bruxelles i Paesi dell’Unione discutono di una linea comune per far fronte all’emergenza immigrazione, nel canale di Sicilia l’Italia è praticamente da sola e ad una settimana dal via dell’operazione «Mare Nostrum» l’impegno delle nostre forze armate inizia a dare i suoi frutti visibili. Che si pesano coi numeri ma si misurano soltanto negli occhi di chi è scampato alle onde nere dopo ore di traversata su un legno malfermo e adesso sorride agli uomini della nave San Marco che li aiutano a salire a bordo. Di chi, nel buio della notte del Mediterraneo, ha visto avvicinarsi le luci dei mezzi di soccorso, si è aggrappato ai salvagente lanciati dagli elicotteri e su questa nave ha trovato salvezza e conforto. La conta della notte fra giovedì e venerdì è impressionante: 800 circa i migranti salvati in mare, fra loro oltre 100 bambini. Eritrei e siriani, per lo più, molte …

“Sorpresa, il gap di genere si riduce. Anche in Italia”, di Sonia Renzini

La buona notizia è che il divario tra uomini e donne nel mondo va lentamente diminuendo, ma chi è portato a vedere il bicchiere mezzo vuoto sa che l’uguaglianza tra i sessi è ancora una chimera. Ma è vero che nell’ultimo anno la distanza si è un po’ ridotta: lo rivela il rapporto annuale del World Economic Forum che stila una classifica sulle di- sparità di genere e che elegge l’Islanda l’Eldorado delle pari opportunità con il primo posto per il quinto anno consecutivo. A sorpresa, il rapporto vede l’Italia scalare nove posizioni rispetto al 2012. L’avanzamento del nostro paese mette quasi euforia, visto che interrom- pe un trend negativo che risaliva al 2009, ma l’entusiasmo finisce qui perché l’Italia non va più in là del 71° posto su un totale di 136. Già, la ricerca prende in esame 136 paesi nei quali si concentra il 93% della popolazione mondiale per studiarne la questione delle pari opportunità in ambiti strategici: dal mondo economico a quello politico, dall’istruzione alla salute, fino alla stessa sopravvivenza. Ebbene, in …

“Morire davanti al ministero per una malattia dimenticata”, di Adriano Sofri

Proviamo a fare a meno della retorica, e a dire la verità. Per esempio, che le persone che non sono malate, o non gravemente, pensano che i malati di malattie gravi e progressive siano un po’ meno vivi. Più vicini a morire, dunque sempre meno vivi e poi quasi morti… La morte di Raffaele Pennacchio costringe a ripensarci. O piuttosto la vita. La forza può consumarsi, le abilità venir meno, ma la soglia fra la vita e la morte resta netta, e prima che sia varcata la vita è intera, anche in una carrozzella e col respiratore. Il dottor Pennacchio è morto come si muore dalla parte giusta in una guerra giusta, in un’epoca in cui guerre giuste non ce ne sono più. È morto battendosi, con il coraggio e la tenacia che vengono dalla buona ragione. La sua vita di ieri non era dunque minore, anzi specialmente preziosa ed efficace. La grandissima maggioranza degli italiani avrà saputo solo così che tra i malati di Sla, che sono migliaia, molti si battono da anni facendo …

“Il femminicidio non è solo un fenomeno da punire”, di Emma Fattorini

Tante le polemiche che hanno accompagnato il decreto governativo sulla violenza alle donne. Molte giuste, molte ingenerose. Quella più ripetuta è di essere stato affastellato insieme ad altri provvedimenti del tutto difformi. Ciò ha ferito tante donne e le tante legislatrici che si sono impegnate anima e corpo affinché la discussione sulla Convenzione di Istanbul avesse nelle commissioni e in aula un livello culturale, morale e politico, molto alto. Che non credo sia andato perso. Un lavoro che non si è tradotto pienamente nel decreto che però contiene cose buone nel metodo e nel merito: la rapidità e l’efficacia, la non verbosità massimalista, la genericità dei buoni sentimenti sempre corretti e benaltristi. Sì perchè tutte noi sappiamo che i problemi sono ben altri, che gli stereotipi, che la cultura e via elencando, ma intanto con questo decreto le donne portano a casa un pacchetto concreto: le corsie preferenziali nei processi, le modalità protette da garantire ai minori, la possibilità di rintracciare le entrate e le uscite dello stalker dal carcere, il permesso di soggiorno alle …