Tutti gli articoli relativi a: pari opportunità | diritti

“Una battaglia di civiltà”, di Maria Cecilia Guerra

Gli articoli del decreto approvato ieri dal Consiglio dei ministri dedicati alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere rappresentano una prima, molto importante, risposta a un problema di grande rilevanza sociale. Le norme, che sicuramente potranno esse- re arricchite nel passaggio parlamentare, aggrediscono il fenomeno da più punti di vista. Particolare attenzione è posta, in accordo con quanto richiesto dalla Convenzione di Istanbul ratificata dal nostro Parlamento il 27 giugno scorso, sulla violenza domestica, definita come l’insieme di atti, non episodici, di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica, che si verificano all’interno della famiglia o comunque fra persone che sono o sono state legate da relazioni coniugali o affettive. Si prevede, ad esempio, che i responsabili di tali violenze possano essere ammoniti anche in assenza di querela, sulla base di segnalazioni di terzi a cui viene garantito l’anonimato. Si riconosce un permesso di soggiorno umanitario alle persone straniere che ne siano vittime. Si riconosce l’arresto in flagranza di reato per chi se ne rende responsabile. Si dà priorità nei processi ai reati riconducibili …

“Ora servono processi più rapidi”, di Mariella Gramaglia

«Sono orgoglioso, è un cambiamento radicale, un chiarissimo segnale» – così Enrico Letta. «Ci siamo attrezzati per prevenire, punire, proteggere» – aggiunge Angelino Alfano. È stato appena approvato il decreto legge contro il femminicidio. Ambedue hanno lo sguardo fermo e sereno, da veri uomini di Stato: niente ammicchi, niente visi dell’arme. Berlusconi concedente, dopo giorni e giorni che tutti gli occhi erano puntati esclusivamente alla Corte di Cassazione, al Palazzaccio allusivo di sventure, oggi finalmente parlano di nuovo al Paese. E alle donne in particolare, le più insofferenti dei giochi politicanti, le più trascurate nonostante le promesse elettorali. Che sollievo. Almeno per loro. E per le donne? Vediamo. Innanzitutto questo è un decreto all’insegna della «sicurezza». Nonostante il lavoro della ministra dimissionaria per le pari opportunità Josefa Idem, che Letta ha cavallerescamente ringraziato, e quello, presumibilmente sotto traccia, della sottosegretaria Cecilia Guerra, è dal Viminale che viene l’impronta. Salvo augurabili sorprese al momento della divulgazione del testo ufficiale, non è stato stanziato un solo euro per il rifinanziamento delle case a tutela delle donne maltrattate, …

“La bandiera dell’equità fiscale”, di Massimo Giannini

Sommersa dalle grida berlusconiane contro la magistratura, riaffiora dunque l’“altra emergenza”. Quella che morde la carne viva di famiglie e imprese, che incide sul futuro collettivo di un’intera nazione e conta molto di più del destino personale di un pregiudicato eccellente. Entro il 30 agosto il governo deve decidere se confermare l’eliminazione dell’Imu, o se rimodulare il prelievo sugli immobili. È una scelta fondamentale, che può decidere la vita del governo quanto una sentenza di condanna per il Cavaliere. A dispetto di un “pensiero debole” ricorrente e purtroppo dominante, incline ad annullare le distanze e ad azzerare le differenze, il Fisco è una frontiera che può dividere la sinistra dalla destra. Esattamente come la Giustizia, che esige tutti i cittadini uguali di fronte alla legge, anche il Fisco è uno strumento che aiuta a combattere le disuguaglianze. La “cifra” politica dell’Imu è dunque elevatissima. E il documento diffuso dal ministro dell’Economia lo conferma plasticamente, e quasi drammaticamente. In un testo di oltre cento pagine, Saccomanni fotografa la realtà, e poi descrive i nove possibili scenari …

Femminicidio, si comincia a fare sul serio

Arresto obbligatorio in flagranza per delitti di maltrattamento familiare e stalking, querela irrevocabile, aggravanti per coniuge e compagno anche non conviventi. Assistenza legale gratis alle vittime. Norme contro il cyberbullismo. Agostini: “Decreto è impegno serio contro violenza”. Finocchiaro: “è in atto un cambiamento anche culturale che darà sicuramente i suoi frutti”. Fedeli: “Ora introdurre rispetto della parità di genere nelle scuole”.”Le norme contro il femminicidio approvate oggi in Consiglio dei ministri sono una buona notizia. Sono il segno di un impegno serio nel contrasto alla violenza, come molte volte abbiamo discusso in queste settimane nelle aule parlamentari e come abbiamo chiesto approvando la Convenzione di Istanbul”. Così Roberta Agostini, portavoce della Conferenza nazionale delle donne Pd. “Il Paese e le donne attendono da tempo una seria strategia che tenga insieme prevenzione del reato, protezione della vittima e punizione del colpevole e che affronti con misure adeguate maltrattamenti e violenze avvenute all’interno delle mura domestiche. Sono norme che vanno nella giusta direzione, in particolare quelle che riguardano il reato commesso in presenza di minori o la …

“Una legge di civiltà per vincere l’ipocrisia e l’odio”, di Michela Marzano

Quando stavo preparando l’intervento da pronunciare in Aula avevo iniziato con un «finalmente». «Finalmente ci siamo», avevo scritto. Finalmente ci siamo dopo mesi di polemiche e ostruzionismo, finalmente questa proposta di legge contro l’omofobia e transfobia approda alla camera, finalmente anche in Italia si potrà fare un passo avanti su un tema che ovunque in Europa ha smesso di suscitare polemiche. Dopo aver ascoltato alcuni interventi, il «finalmente» mi si è strozzato in gola. Come si può pensare che in Italia la situazione non sia drammatica per le persone omosessuali, transessuali, bisessuali, come ci è stato suggerito dall’onorevole Roccella e ancora dall’onorevole Gigli? Come si può confondere orientamento sessuale e identità di genere con una «patologia qualunque come l’obesità», come ho sentito dire ancora dall’onorevole Roccella? E come si può strumentalizzare una legge necessaria e urgente per motivi strettamente politici di tatticismo, come ho sentito fare dall’onorevole Di Vita? Certo, anche negli altri paesi europei non tutti sono d’accordo sulla necessità di legiferare sulle unioni civili o sul matrimonio gay, anche in Francia e in …

“Stretta su stalking e femminicidio sarà punita anche la violenza online”, di Melania Di Giacomo

Quelle mail insistenti, violente, minacciose. O i post sui social network che oltraggiano, imbarazzano, tolgono il sonno. Sono le nuove forme di persecuzione e come tale saranno un’aggravante dell’elenco di condotte previste dall’articolo 612 bis del Codice penale, quello sullo stalking, che la legge punisce con il carcere fino a quattro anni. E poi un passo verso la procedibilità d’ufficio, andando incontro a quelle donne in stato di soggezione che non riescono a denunciare i propri aguzzini, come da anni chiede chi si occupa di violenza di genere. Nei casi di gravi indizi di violenza domestica o di minaccia grave da parte del partner o dell’ex, le forze dell’ordine potranno chiedere al giudice il divieto per l’autore dei fatti di avvicinarsi «ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima». Nella bozza di decreto oggi al vaglio del Consiglio dei ministri come «disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere» ci sono norme che prevedono nuovi fatti di reato, quelle che costituiscono una stretta, migliorando le procedure già in vigore, e altre …

“Bimbi senza mamma e papà. L’altra faccia dei femminicidi”, di Raphael Zanotti

Marina di Massa, 28 luglio 2013. Marco Loiola, accecato dalla gelosia e da una storia che non accettava fosse finita, spara al presunto rivale lasciandolo in coma. Poi si reca al ristorante dove lavorava la moglie Cristina Biagi e la uccide. Quindi rivolge l’arma contro di sé e si suicida. Una famiglia sterminata. Restano due bambini, di 3 e di 10 anni. Soli. San Tammaro di Caserta, 20 luglio 2013: il corpo di Katia Tondi, donna di 31 anni, viene trovato in casa privo di vita. Qualcuno l’ha uccisa. Indiziato del delitto il compagno, Emilio Lavoretano. In casa, al momento del delitto, c’era anche il figlioletto di Katia, 7 mesi. Solo. Ci sono altre vittime del femminicidio. Vittime di cui quasi nessuno parla mai, travolti dall’orrore di una violenza che confonde l’amore con il possesso. Vittime che non sono sotto i riflettori, perché minorenni. Ma proprio per questo più a rischio, infilati in percorsi fatti di affidamenti, adozioni, tribunali dei minori. Che fine fanno queste vittime?, che strumenti hanno e che strumenti fornisce loro la …