Tutti gli articoli relativi a: pari opportunità | diritti

"Un lavoro dignitoso alle donne per combattere la violenza", di Susanna Camusso

La violenza contro le donne e le ragazze resta una delle forme più gravi di violazione strutturale dei diritti umani a livello mondiale. Qualunque sia la forma della violenza, è sempre dovuta a un comportamento violento ed inaccettabile. Una ragazza su tre oggi nel mondo si troverà ad affrontare alcune forme di violenza nella sua vita. La violenza esiste in tutte le società, in tutti i Paesi, in tutte le aree geografiche e colpisce ovunque i gruppi di donne e ragazze in tutti gli strati della società. In molti Paesi, come l’Italia, mentre le uccisioni in generale mostrano una diminuzione, le ricerche indicano che il femminicidio rappresenta un dato costante nel tempo, da lungo tempo. A nome del movimento sindacale internazionale, rappresentato in questa sede dalla Confederazione internazionale dei sindacati , dell’Internazionale dell’educazione e dell’Internazionale dei servizi pubblici, riteniamo necessario sottolineare che le azioni di prevenzione, contrasto e punizione intraprese dai governi e da importanti attori istituzionali non sono state sufficienti a frenare la violenza fino ad ora. La violenza rimane, pertanto, il principale problema …

"La solitudine di chi subisce molestie sessuali sul lavoro", di Elena Lattuada

Nel 2012 la Cgil ha lanciato un’importante campagna nazionale focalizzata sulla violenza contro donne e ragazze. Questo triste fenomeno è molto diffuso in Italia ed è in costante crescita, nonostante una buona normativa. Sulla facciata della nostra sede centrale a Roma e delle nostre 134 sedi locali in tutto il Paese, abbiamo esposto un grande striscione che recita «La violenza sulle donne è una sconfitta per tutti ». Con la nostra campagna riteniamo necessario sottolineare che le azioni di prevenzione, contrasto e punizione, intraprese da importanti organismi istituzionali, non sono state finora sufficienti a ridurre la violenza. La violenza sulle donne e le ragazze colpisce ora tutti gli strati della società italiana e episodi di violenza fisica, psicologica ed economica vengono rilevati soprattutto nelle famiglie, ma anche nei posti di lavoro. Secondo dati rilevati dall’Istat, il femminicidio e la violenza sulle donne hanno caratteri strutturali: si riducono gli omicidi tra uomini, ma non cala il fenomeno degli omicidi verso le donne: 127 solo nel 2012, per lo più consumati nell’ambito familiare; 840mila le donne che …

"Le donne chiedono un new deal anti-crisi", di Roberta Agostini

L’8 marzo non è una festa, e mai come quest’anno questa considerazione viene ripetuta nei blog e sui social network. Non è una festa, perché come sappiamo, c`è ben poco da festeggiare in un Paese dove la crisi economica fa aumentare a livelli allarmanti l`esercito di precarie, povere e disoccupate; non è una festa perché le donne continuano ad essere uccise al ritmo di una ogni due giorni. Il voto di febbraio è uno spartiacque che sconvolge la geografia politica, che può avere effetti pericolosi sulla stabilità del Paese che affronta una crisi difficilissima. Esprime una critica radicale verso i partiti incapaci di dare le risposte che servono e verso le forme tradizionali della democrazia. Ci interroga tutti, noi per prime che abbiamo proposto il terreno della democrazia paritaria come risposta alla crisi democratica e della rappresentanza. È un voto che ci parla dell`Europa e delle politiche di austerità e rigore rispetto alle quali paghiamo il prezzo dell`assenza di veri partiti continentali, di una politica che sappia uscire dalle pura dimensione nazionale. Il voto ci …

"Delitti contro le donne le colpe dell'informazione", di Giovanni Valentini

Le donne sono il primo Altro degli uomini e nell’immaginario maschilista sono le depositarie insieme del passato e del futuro, delle tradizioni e dell’identità della nazione così come della sua continuità. (da “Contro il decoro” di Tamar Pitch – Laterza, 2013 – pag. 12) Finora, nel gergo dell’informazione quotidiana, li abbiamo chiamati sbrigativamente reati passionali, delitti d’onore, raptus di follia, drammi della gelosia. Ma in realtà sono omicidi di genere, commessi dagli uomini contro le donne, come atto estremo di una serie di abusi, sopraffazioni e brutalità, spesso all’interno della stessa famiglia. Per motivi sessuali, di prepotenza o di sfruttamento. Il femminicidio, per usare il neologismo coniato già per la strage di circa cinquemila ragazze compiuta in vent’anni nella città messicana di Ciudad Juarez, non è però soltanto un fenomeno criminale. Ha anche una dimensione mediatica, di comunicazione e di cultura. E perciò interpella direttamente tutti noi, operatori dell’informazione, in rapporto alle rispettive responsabilità. È stata dunque un’iniziativa più che apprezzabile quella promossa dalla Commissione Pari opportunità dell’Usigrai, il sindacato interno dei giornalisti Rai, sotto …

"Le donne chiedono un new deal anti-crisi", di Roberta Agostini

L’8 marzo non è una festa, e mai come quest anno questa considerazione viene ripetuta nei blog e sui social network. Non è una festa, perché come sappiamo, c’è ben poco da festeggiare in un Paese dove la crisi economica fa aumentare a livelli allarmanti l’esercito di precarie, povere e disoccupate; non è una festa perché le donne continuano ad essere uccise al ritmo di una ogni due giorni. Il voto di febbraio è uno spartiacque che sconvolge la geografia politica, che può avere effetti pericolosi sulla stabilità del Paese che affronta una crisi difficilissima. Esprime una critica radicale verso i partiti incapaci di dare le risposte che servono e verso le forme tradizionali della democrazia. Ci interroga tutti, noi per prime che abbiamo proposto il terreno della democrazia paritaria come risposta alla crisi democratica e della rappresentanza. È un voto che ci parla dell’Europae delle politiche di austerità e rigore rispetto alle quali paghiamo il prezzo dell’assenza di veri partiti continentali, di una politica che sappia uscire dalle pura dimensione nazionale. Il voto ci …

Napolitano: "Sono stato e sarò sempre dalla parte delle donne. Abbiate a cuore l'Italia, siate amiche del vostro paese che ha bisogno di voi, oggi come non mai"

Con un ringraziamento a “coloro che stanno per lasciare i loro incarichi istituzionali” e ” un sentito benvenuto alle molte giovani deputate” è iniziato il discorso del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al Quirinale nella cerimonia per la Giornata internazionale della donna. “È una novità – ha proseguito il Capo dello Stato a proposito della schiera delle parlamentari – sul cui carattere positivo possiamo tutti concordare e sono certo che questa nutrita rappresentanza non dimenticherà di promuovere i diritti delle donne, di offrire alle ragazze italiane migliori prospettive di lavoro e di vita. A tutte le neoelette in Parlamento rivolgo l’augurio di adempiere con passione e serietà al proprio incarico, avendo come punto di riferimento l’interesse generale e il benessere del nostro Paese. Lo stesso augurio rivolgo anche ai prossimi presidenti delle Camere, ai membri del futuro esecutivo, a tutti coloro che saranno chiamati ad assumere diversi incarichi istituzionali. Sarebbe auspicabile e costituirebbe un segnale positivo per chi guarda all’Italia che le scelte relative, appunto, ai vertici delle istituzioni rappresentative, avvenissero in un clima disteso …

"Otto marzo: Madri, figlie, manager ecco quali sono i Paesi per donne", da la Redazione 27esimaora

Nessun Paese (ancora) ha eliminato del tutto le discriminazioni di genere, ma le nazioni scandinave hanno colmato l’80% del gap, la «distanza» di trattamento e opportunità tra donne e uomini. E quasi ovunque le disparità nell’accesso alla salute e all’educazione si sono ridotte (tra le eccezioni Yemen, Benin e Chad). È quanto emerge dal Global Gender Gap Report 2012, l’ultimo rapporto del World Economic Forum sulla condizione delle donne in 135 Paesi del mondo. Al centro dello studio ci sono le differenze di possibilità tra uomini e donne, non il livello di sviluppo raggiunto, e non mancano le sorprese: la Mongolia, per esempio, è al primo posto nella classifica per la partecipazione all’economia, che misura occupazione, livelli salariali a seconda del genere, carriera. Le Filippine sono all’ottavo posto globale, mentre la Francia è solo 62esima, anche se fa parte dei venti Paesi che non discriminano le donne nell’accesso all’istruzione. Il luogo migliore per nascere con due cromosomi X, in ogni caso, rimane l’Europa del Nord: Islanda, Finlandia, Norvegia e Svezia occupano i primi posti in …