Tutti gli articoli relativi a: pari opportunità | diritti

"Il mestiere della verità", di Giovanni Tizian

«GLI spariamo in bocca ». E io ignaro corro ogni giorno a caccia di una notizia, piccola o grande che sia. tra precarietà e pericolo. È incredibile come un pezzo di novanta righe scritto su un quotidiano locale possa mettere in crisi un sistema dai contorni mafiosi ben radicato. In questo Paese raccontare la verità può costare molto caro. Possono fartela pagare con la violenza. Sguainando le pistole. Oppure attraverso metodi più raffinati. Esercitando pressioni sulle persone giuste, sugli insospettabili, per esempio. Pur se meno grave per l’incolumità personale, è drammatico dal punto di vista etico. È sintomatico di un’Emilia, e del Nord ingenerale, dove è diventato fin troppo facile per i mafiosi agganciare professionisti disposti a muovere le pedine giuste per agevolare gli scopi dell’organizzazione criminale. In cambio di un’entrata extra a fine mese e di una protezione armata ai loro affari. Nella mia situazione ci sono altri bravissimi colleghi. Penso a Lirio Abbate, Rosaria Capacchione, Roberto Saviano. E ai tanti cronisti di provinciain terre di frontiera costretti a subire minacce quotidiane. Esempi di …

"Malati di Cie", di Flore Murard-Yovanovitch

Al di là di quelle sbarre, le cure sono minime. Nei Centri di Identificazione e Espulsione (CIE), come da Capitolato d’appalto del Ministero dell’Interno, l’assistenza sanitaria è di primo soccorso. Un approccio emergenziale che risale all’istituzione dei primi Cpt nel 1998, che non è però più adeguato all’allungamento del trattenimento a 18 mesi negli odierni Cie, perché interrompe de facto i percorsi terapeutici e i trattamenti di medio-lungo periodo. Nel 2011, secondo i dati del Ministero dell’Interno, sono stati 7.735 (6.832 uomini e 903 donne) i migranti, privati dalla loro libertà personale, perché senza permessi di soggiorno – per la violazione, cioè, di una disposizione amministrativa e non per aver commesso un reato -, e trattenuti nei 13 CIE operativi in Italia. 7.735 persone, per cui un diritto fondamentale come quello della salute, come emerge dal monitoraggio sistematico effettuato dall’ong Medici per i Diritti Umani (Medu), non è stato sempre garantito. All’ingresso in quella istituzione chiusa, il check-up iniziale è relativamente superficiale. Il personale sanitario delle ASL non ci ha accesso. I medici che ci …

"Sprechi e truffe: nel Lazio la sanità è un buco nero", di Roberto Rossi

Il settore rischia di saltare per una crisi finanziaria. Dalla voragine di Storace ai rimborsi falsim storia di un crac annunciato. L’8 gennaio scorso, fuori dai cancelli dell’Idi, un volantino recitava: «….Dopo ben 4 mesi senza stipendio molti nostri colleghi si sono ritrovati senza risorse economiche. C’è chi ha avuto sfratti, blocco utenze e anche chi oramai non riesce più a portare a tavola qualcosa da mangiare. Pertanto abbiamo allestito una dispensa per i nostri colleghi dove sono presenti beni di prima necessità: pane, riso, pannolini, olio… e tutto ciò che potrebbe essere utile alle mamme ed ai loro bambini… Aiutiamo i nostri colleghi a vivere». Siamo a Roma e il San Carlo-Idi non è una fabbrica ma uno dei più importanti centri dermatologici in Italia, un’ospedale di proprietà della Congregazione dei figli dell’Immacolata Concezione convenzionato con il servizio sanitario nazionale. Si trova in via Aurelia 275 e per anni è stato considerato una delle eccellenze italiane. Oggi, invece, rappresenta il simbolo di una crisi che investe l’intera sanità della regione Lazio, malata quasi terminale. …

"Sgravi e congedi, è l'agenda delle donne per le donne", di Maria Silvia Sacchi

«L’Italia non sta utilizzando al meglio una parte importante del suo capitale umano, le donne. È una perdita colossale per la nostra economia», hanno scritto sul «Corriere» Alberto Alesina e Francesco Giavazzi. La partecipazione alla forza lavoro delle donne in Italia è tra le più basse dei Paesi Ocse e la più bassa in Europa. Nel 2011 solo 52 donne italiane su 100, fra i 15 e i 64 anni, lavoravano o cercavano attivamente un lavoro. In Spagna erano 69, in Francia 66, in Germania 72, in Svezia 77. Solo in Messico e Turchia erano meno che in Italia. MILANO -Detassazioni per le attività di cura. Incentivi fiscali. Congedi di paternità obbligatori «significativi» (tre mesi?). Servizi per l’infanzia, le disabilità e la vecchiaia. Quote di genere a tutti i livelli della società. Un’organizzazione del lavoro meno rigida. Interventi sulla scuola e sui media per abbattere gli stereotipi. Tempo pieno nelle scuole, e non solo fino alle elementari. Modalità di selezione «neutre» per assunzioni e percorsi di carriera. Il tribunale delle donne. Pur con qualche distinguo …

«Un bambino può crescere bene con una coppia gay», di Vincenzo Ricciarelli

Svolta nel diritto di famiglia e sul tema dei diritti civili. Per l’affidamento, secondo la Cassazione, una coppia omosessuale ha gli stessi requisiti delle altre e i figli, quindi, possono crescere in modo altrettanto equilibrato. La prima sezione civile della Suprema Corte ha per questo rigettato il ricorso presentato da un padre, di religione musulmana, contro la sentenza con cui la Corte d’appello di Brescia aveva stabilito l’affidamento esclusivo del figlio minore alla madre, ex tossicodipendente, la quale aveva deciso di andare a convivere con una delle educatrici che aveva conosciuto in una comunità di recupero. La decisione dei giudici di Brescia era conseguenza di un episodio violento messo in atto dal papà, alla presenza del bambino, ai danni della convivente della mamma. L’uomo era ricorso in Cassazione lamentando la carenza motivazionale della decisione di merito sull’«idoneità sotto il profilo educativo» della famiglia in cui il minore era stato inserito, «composta da due donne legate da una relazione omosessuale». PRINCIPI DA VALUTARE I giudici, secondo il ricorrente, non avevano approfondito se tale tipo di famiglia …

"La nuova strada per le donne in politica", di Mariella Gramaglia

Partito democratico e Sinistra ecologia e libertà, le prime due formazioni politiche che hanno presentato le liste elettorali, hanno fatto una scelta piuttosto netta a favore della democrazia paritaria, di una strategia, cioè, che renda il Parlamento specchio fedele di un Paese popolato da due sessi. Sedici donne su 38 capilista e 40 per cento di presenze femminili nelle liste per il Pd. Qualche decimale in più per Sel: 50 per cento di capilista e 46 per cento nelle liste. Naturalmente, dato che il sistema a «chiusura lampo» (un uomo che si alterna a una donna, giù giù fino alla fine dell’elenco) non è stato rispettato in maniera notarile, non è detto che la quota delle elette corrisponderà esattamente a quella delle chiamate, soprattutto per la formazione più piccola e più soggetta agli umori imprevisti dell’elettorato. Ma tant’è: siamo di fronte a un’ottima volontà, mentre in queste ore le altre formazioni stanno per chiudere le loro partite. C’è da augurarsi che lo spirito di emulazione abbia la meglio ovunque e la scelta di un nuovo …

"Detrazioni deboli? Colpa della destra", di Marco Causi

La riforma del catasto e la definizione della nuova Isee nella prossima legislatura potranno soddisfare le richieste dell’Unione europea. Sono due gli elementi di equità sull’Imu: il sistema di detrazioni, ancorato al numero di figli piuttosto che a indicatori di reddito, e l’inappropriatezza delle stime catastali, per le quali un appartamento nel centro storico di una città italiana vale in molti casi meno degli appartamenti di nuova edificazione nelle periferie metropolitane. Su tutti e due questi elementi, segnalati da emendamenti non accolti del PD al decreto “Salva Italia”, interveniva positivamente la delega fiscale Ceriani, approvata dalla Camera ma poi sciaguratamente affossata al Senato dal Pdl: è stato il primo provvedimento a subire le conseguenze della decisione di Berlusconi di staccare la spina al governo Monti. Nella delega fiscale si avviava finalmente la riforma del catasto – attesa da oltre vent’anni – e si riconducevano le detrazioni all’indicatore di condizione socio economica delle famiglie (Isee). Il quale Isee, intanto, veniva rinnovato da Cecilia Guerra – arricchito nelle componenti patrimoniali e messo in sicurezza con un completo …