Tutti gli articoli relativi a: pari opportunità | diritti

L’appello: democrazia paritaria i partiti decidano

E’ molto viva nel paese l’esigenza di un forte rinnovamento della “ politica”, unita purtroppo a una disaffezione al voto e a una critica generalizzata agli esponenti politici. Non v’è dubbio che le donne hanno un diritto imprescindibile a una rappresentanza che rifletta il loro ruolo nella società attuale, alla quale partecipano a tutti i livelli e in tutti gli aspetti, anche se la politica le tiene troppo spesso fuori dai luoghi decisionali. Inoltre, le donne si sono rivelate meno coinvolte nelle pratiche di scambio e di corruzione sempre più diffuse. Per il duplice lavoro sia nel mondo professionale sia nella cura e educazione dei figli, sono portatrici di un diverso punto di vista sul mondo del lavoro, sui bisogni delle famiglie, sulla emarginazione dei giovani, più in generale sui problemi che oggi angustiano la comunità sociale, essenziali per salvare la convivenza civile e ridisegnare una società a misura di donne e di uomini, che promuova salute, cultura, relazioni pacifiche, qualità della vita, godimento dei diritti. Più donne nella politica e nelle istituzioni significa dunque …

Bersani e l’impegno del Pd: “Quote rose in Parlamento”

Il paese delle donne – spazio alle donne, a partire dal Parlamento. Lo promette il leader del Pd, Pier Luigi Bersani, in un messaggio inviato oggi alla terza conferenza regionale delle donne democratiche dell’Emilia-Romagna in corso a Bologna. “Ci stiamo cimentando nell’affermazione di una democrazia paritaria come principio ineludibile per rinnovare le istituzioni rappresentative”, scrive Bersani. “Lo stiamo facendo con gesti concreti come dimostra il nostro contributo all’approvazione definitiva alla camera della legge che introduce la doppia preferenza di genere per le elezioni nei comuni o l’impegno che metteremo nel garantire la rappresentanza femminile sia nelle imminenti primarie per la scelta dei prossimi parlamentari del pd, sia nella composizione dei gruppi della camera e del senato nella prossima legislatura”, assicura il candidato premier del centrosinistra. “Sono convinto- aggiunge Bersani- che l’Italia possa riuscire a uscire sia dalla crisi economica più difficile del dopoguerra sia dagli affanni che riguardano la credibilità della politica e della rappresentanza democratica se punterà sulle sue migliori energie anzitutto su quello delle donne”. Non è “possibile che l’Italia sia ancora oggi …

“Allarme al Sud: 417mila minori in povertà e dispersione scolastica al 20 per cento”, di Valeria Chianese

Nelle regioni del Sud Italia è emergenza infanzia: 417mila minori in povertà assoluta su 720mila, spesa sociale e asili nido ai minimi nazionali, dispersione scolastica oltre i120%. Sono i dati sconcertanti che emergono dal rapporto “Fare comunità educante: la sfida di vincere” di Crescere al Sud, la rete di associazioni e organizzazioni attive nel Mezzogiorno promossa un anno fa da Save the Children e Fondazione con il Sud per avviare un approccio diverso in materia di welfare. Presentato ieri a Napoli, il dossier fotografa un’Italia che ha dimenticato bambini e adolescenti, non li tutela, non investe su di loro e sul loro futuro, che è poi il futuro del Paese. «Di fronte al fatto che i bambini nati al Sud sono sempre più ai margini ed esposti da subito al disagio è indispensabile un’inversione di rotta ha speigato Claudio Tesauro, presidente di Save the Children Italia -. I servizi per l’infanzia e l’adolescenza sono uno strumento imprescindibile anche in tempo di crisi e a maggior ragione dove questa colpisce di più. La spesa pubblica, soprattutto …

“Uscire dalla crisi con più lavoro alle donne”, di Titti Di Salvo*

C’è un filo doppio che tiene insieme l’assemblea di giugno, i semintari di questi tre giorni, le assemblee territoriali che faremo e la prossima Assemblea nazionale:la convinzione che il lavoro produttivo e riproduttivo delle donne crei valore per tutti e che dunque per uscire dalla crisi l’Italia e l’Europa debbano investire sul lavoro delle donne. Per farlo non serve un capitolo di una relazione, il comma di un decreto, la citazione in un discorso politico. Serve un approccio differenti alla crisi e l’analisi delle cause strutturali che l’hanno determinata senza la quale è impossibile definire le scelte giuste per superarla. E una delle cause principali è l’emarginazione delle donne dal lavoro, dal discorso pubblico, dalle classi dirigenti. Lo dice la Banca d’Italia, l’Ocse, le statistiche. L’Italia dell’86° posto nel Gender Gap, della disoccupazione giovanile e femminile che sfiora il 50 per cento al Sud, delle 800.000 donne che lasciano il lavoro per le dimissioni in bianco, del Parlamento maschile con meno del 20 per cento di parlamentari, della maternità che può diventare un evento da …

Violenza donne: Ghizzoni, Parlamento ratifichi convenzione di Istanbul

Violenza contro le donne è urgente al pari dei provvedimenti economici. “Il Parlamento mostri la volontà di non tollerare più le discriminazioni e le violenze contro le donne e ratifichi rapidamente la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. – lo dichiara Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura della Camera dei deputati, all’indomani della ratifica della Convenzione di Istanbul da parte del Consiglio dei Ministri – Dall’inizio dell’anno in Italia sono state uccise 118 donne, in un vero e proprio bollettino di guerra dalle proporzioni allarmanti e verso il quale le istituzioni, come denunciato dall’ONU, hanno dimostrato finora colpevole disattenzione. Donne uccise non per “passione” o “gelosia”, ma vittime del femminicidio, divenuto, di fatto, un crimine di Stato. La politica ha il dovere di annoverare la violenza sulle donne tra le emergenze. È necessario che entro la fine della legislatura venga ratificata dal Parlamento la Convenzione di Istanbul, con la stessa urgenza con cui si procede all’approvazione delle norme economiche. L’atto di …

“Tre giorni, tre omicidi l’infinita strage delle donne”, di Michela Marzano

Aancora tre vittime. Che si aggiungono, nel giro di pochi giorni, alle tantissime donne che continuano a morire nonostante non si smetta più di denunciare in tutti i modi questa violenza inaudita e senza senso. Che cosa sta succedendo? Perché non si riesce a fermare il femminicidio? Che cosa non riusciamo ancora a capire?Il problema, di fronte a questo tipo di tragedie, è che le ragioni e le spiegazioni non bastano mai. Perché non ha senso accoltellare una donna solo perché ci sta lasciando. Non ha senso ucciderla solo perché non la si sopporta più o perché non si riesce a controllarsi. Non ha senso. Almeno se si parte dal presupposto che anche le donne, come gli uomini, sono degli esseri umani. E che, in quanto tali, non possono e non devono essere trattate come dei semplici oggetti. Solo un oggetto può essere distrutto per un capriccio o per rabbia. Solo di fronte ad un oggetto ci si può lasciare andare alle pulsioni distruttive senza remore e senza rimorsi. Ma forse il dramma è proprio …

“Serve un Pool di Giudici anti Stalking per evitare altre vittime tra le donne”, di Fiorenza Sarzanini

Lisa Puzzoli poteva essere salvata. Bastava che un magistrato esaminasse la sua richiesta di tenere lontano da lei e dalla sua bambina Vincenzo Manduca, l’ex fidanzato che l’aveva molestata e picchiata più volte soltanto perché non le perdonava di averlo lasciato. E che tre giorni fa, al culmine dell’ennesima discussione, l’ha uccisa a coltellate. Era il padre della piccola, ma questo non è bastato a placare la sua ira nei confronti della giovane donna. Anzi, negli ultimi tempi era diventato ancor più aggressivo e violento. Per questo Lisa non voleva più avere alcun contatto con lui. Aveva paura e lo aveva raccontato ai familiari e agli amici. Poi lo aveva detto al suo avvocato e la scelta era stata fatta: chiedere un provvedimento previsto dalla nuova legge sullo stalking che gli impedisse di avvicinarsi. Fa impressione sentire adesso le parole del procuratore di Udine Antonio Biancardi che quasi se la prende con le vittime «che devono stare attente e tutelarsi» mentre dice che i magistrati possono fare poco o nulla perché «in questi casi serve …