Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

"Classi dirigenti e modernità", di Alfredo Reichlin

La sinistra non è contenta di se stessa. Si lamenta, si divide. Per tante ragioni comprensibilissime ma (a mio parere) per una sopra tutte: perché troppi leggono il mondo con gli occhi del passato. Perché il consenso per Renzi ci sorprende? Su questo tema veramente cruciale del rinnovamento, che se non ha una guida può portare l’Italia a una crisi di regime, vorrei dire qualcosa. Parto dalle cose di oggi. Dalla drammatica situazione in cui l’Italia continua a essere immersa. Un Paese che da un lato è sotto il peso di una crisi economica epocale, che non è congiunturale ma che lo rimette in discussione come grande Paese industriale e società del benessere. Dall’altro che non riesce a fare il salto nella modernità. Perché di questo si tratta. La modernità. Cioè non il «nuovo» (il banale cambiamento delle cose) ma quella rara vicenda in cui si apre una nuova storia e la politica – se non lo capisce – diventa vana chiacchiera condita con ostriche e champagne per le mezze calze. Io credo che di …

Ci costa 60 miliardi l'anno. Basta corruzione: approviamo subito la legge

Dieci miliardi di Pil in meno all’anno, meno 6% di produttività. Questo significa che ogni anno la corruzione sottrae alle tasche di ogni italiano 170 euro annui di reddito non prodotto, secondo una proiezione sulla stime della Banca Mondiale. Anche se la corruzione è un fenomeno sfuggente, ci sono molte stime e dati di fatto che rendono conto di un fenomeno che crea danni pesantissimi. Libera, Avviso Pubblico e Legambiente hanno raccolto nel dossier ‘Corruzione, le cifre della tassa occulta che impoverisce e inquina il Paese’ numeri inquietanti. Sono diverse le variabili economiche su cui si può calcolare l’incidenza del fenomeno. La Corte dei Conti stima l’onere sui bilanci pubblici: 50-60 miliardi l’anno, come dire mille euro a testa per ogni italiano. Tra il 2007 e il 2010 il costo sostenuto per 33 grandi opere è passato da 574 a 834 milioni di euro, con un ricarico del 45% sul prezzo di aggiudicazione. Ci sono poi le inchieste delle Procure: dal primo gennaio 2010 al oggi sono state 78 quelle relative alla ‘corruzione ambientale’ che …

"Il problema grave delle primarie è che le fa solo il Pd", di Carolo Buttaroni

Voterò alle primarie della sinistra dando la mia preferenza a Matteo Renzi (…). Se alla fine Renzi risulterà vincitore, alle prossime elezioni voterò per il Pd; se i vincitori saranno Bersani o Vendola me ne guarderò bene.(…)? È scandaloso tutto ciò? In molti ritengono di sì.(…). Eppure, quel diritto io ritengo di possederlo». Sofia Ventura, giornalista ed editorialista, è l’autrice dell’articolo uscito sul Foglio da cui è tratto il virgolettato. Un articolo che ha fatto discutere, perché la Ventura è un’intellettuale di destra e interpreta un sentimento diffuso tra gli elettori della sua area politica. Un elettorato, per molti versi, orfano di leader e partiti capaci di perimetrare un campo politico, che intende partecipare alle primarie del centrosinistra anche per sopperire alla sensazione d’impotenza che nasce dal non poter compiere una scelta analoga all’interno della loro area. Non sono pochi, infatti, gli elettori di destra che la pensano come la Ventura, delusi della degenerazione che ha segnato il crepuscolo berlusconiano, e da cui lo stesso Berlusconi sembra prendere ora le distanze. Alcuni di questi si …

"Il problema grave delle primarie è che le fa solo il Pd", di Carolo Buttaroni

Voterò alle primarie della sinistra dando la mia preferenza a Matteo Renzi (…). Se alla fine Renzi risulterà vincitore, alle prossime elezioni voterò per il Pd; se i vincitori saranno Bersani o Vendola me ne guarderò bene.(…)? È scandaloso tutto ciò? In molti ritengono di sì.(…). Eppure, quel diritto io ritengo di possederlo». Sofia Ventura, giornalista ed editorialista, è l’autrice dell’articolo uscito sul Foglio da cui è tratto il virgolettato. Un articolo che ha fatto discutere, perché la Ventura è un’intellettuale di destra e interpreta un sentimento diffuso tra gli elettori della sua area politica. Un elettorato, per molti versi, orfano di leader e partiti capaci di perimetrare un campo politico, che intende partecipare alle primarie del centrosinistra anche per sopperire alla sensazione d’impotenza che nasce dal non poter compiere una scelta analoga all’interno della loro area. Non sono pochi, infatti, gli elettori di destra che la pensano come la Ventura, delusi della degenerazione che ha segnato il crepuscolo berlusconiano, e da cui lo stesso Berlusconi sembra prendere ora le distanze. Alcuni di questi si …

"Bersani: no scorciatoie, sfida sulla Tobin Tax",di Simone Collini

Parla esplicitamente di «dopo Monti» e della necessità di «uscire dall’eccezionalità», di smetterla con le «scorciatoie» e le «ricette tipicamente italiche». Lancia una frecciata a Montezemolo («Luca, non vorrai mica guidare la macchina stando ai box?») e una a Renzi: «I messaggi comunicativi non trasformano l’acqua in vino, bisogna guardare alla sostanza e io non chiederò agli italiani di piacere ma di essere considerato credibile perché dico la verità». E poi ironizza sulla trasferta fiorentina di Clinton e sugli appuntamenti annunciati e mai realizzati: «Per essere qui a Lamezia Terme ho rinunciato alla foto con lui a Cesena dov’ero stato invitato, ma era giusto ripartire da qui, dal Sud, dalla Calabria». Pier Luigi Bersani chiude la conferenza nazionale del Pd sul Mezzogiorno parlando della crisi economica che attraversa l’Europa, di quanto sia illusorio pensare che qualcuno a livello nazionale o comunitario possa «salvarsi da solo» («Si parte dal Sud e si fanno cose per l’Italia») e di come le «cure della troika» stiano fallendo miseramente generando un «avvitamento tra austerity e recessione», mentre servirebbe introdurre …

"Bersani: no scorciatoie, sfida sulla Tobin Tax",di Simone Collini

Parla esplicitamente di «dopo Monti» e della necessità di «uscire dall’eccezionalità», di smetterla con le «scorciatoie» e le «ricette tipicamente italiche». Lancia una frecciata a Montezemolo («Luca, non vorrai mica guidare la macchina stando ai box?») e una a Renzi: «I messaggi comunicativi non trasformano l’acqua in vino, bisogna guardare alla sostanza e io non chiederò agli italiani di piacere ma di essere considerato credibile perché dico la verità». E poi ironizza sulla trasferta fiorentina di Clinton e sugli appuntamenti annunciati e mai realizzati: «Per essere qui a Lamezia Terme ho rinunciato alla foto con lui a Cesena dov’ero stato invitato, ma era giusto ripartire da qui, dal Sud, dalla Calabria». Pier Luigi Bersani chiude la conferenza nazionale del Pd sul Mezzogiorno parlando della crisi economica che attraversa l’Europa, di quanto sia illusorio pensare che qualcuno a livello nazionale o comunitario possa «salvarsi da solo» («Si parte dal Sud e si fanno cose per l’Italia») e di come le «cure della troika» stiano fallendo miseramente generando un «avvitamento tra austerity e recessione», mentre servirebbe introdurre …

Schierati o non allineati sindaci scettici sulle primarie “Il Paese vero è altrove”, di Concita De Gregorio

Viaggio tra gli amministratori del Pd LA ROGNA di questa baldoria finirà per ricadere su tutti, dice Salvatore Adduce sindaco di Matera, 57 anni, politico di professione e dalemiano di lungo corso in una regione, la Basilicata, dove tutti nel Pd a domanda oggi rispondono: Bersani. «IO SONO pronto a ritirarmi, se serve: non c’è nulla di male nell’andare in pensione. A un certo punto, anzi, si deve». È un giro d’orizzonte fra sindaci e amministratori locali del centrosinistra, questo, che riserva qualche sorpresa. Tra chi fa politica misurandosi coi fatti trovi sindaci dell’ortodossia Pci pronti a farsi da parte, sindaci usciti dalle primarie che chiedono un Monti bis, amministratori del sud desolati dallo scontro di potere interno al partito. Nello scontro vacilla l’Emilia, roccaforte del segretario: è sempre più lunga la lista di quelli che guardano a Renzi. Nella città di Bersani il sindaco è Paolo Dosi, che ha sconfitto alle primarie il candidato proposto da Migliavacca, l’ex Ds Francesco Cacciatore. Dosi, area cattolica, è delfino di Roberto Reggi, ex sindaco di Piacenza e …