Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

Roma, Zingaretti è in campo «Pronto a sfidare Alemanno», di Mariagrazia Gerina

Nel cuore di Trastevere ieri sera l’evento per festeggiare i quattro anni alla guida della Provincia. «Concluso questo mandato sono a disposizione per aiutare la città a voltare pagina». In un angolo Alfredo Reichlin ed Ettore Scola discutono del futuro della città eterna. «Speriamo che questa stagione sia finita», si augura il regista, intonando il de profundis sulla Roma di Alemanno.«Non sono mai stato pessimista», si schermisce Riechlin, «le energie per cambiare ci sono, manca la testa». Ecco, Zingaretti, per esempio, andrebbe benissimo, assicurano i due anziani testimonial. Mentre attorno è tutto un via vai, di donne con i passeggini, giovani, anziani. La «festa popolare» di Nicola Zingaretti, futuro candidato sindaco della capitale, può cominciare. A dire il vero, nel cuore di Trastevere, a piazza San Cosimato, restituita ai bambini e alle mamme, con parco giochi e il mercato sullo sfondo, si festeggiano i quattro anni di governo della Provincia di Roma, prossima a cedere il passo alla nuova area metropolitana. «Ne abbiamo combinate di tutti i colori», recita la brochure (stampata con i soldi …

"Il leader Pd accelera sulla «carta d’intenti» e chiama Vendola", di Simone Collini

Bersani accelera sulla definizione della «carta d’intenti». Il testo definitivo, quello che dovrà essere sottoscritto da chi intende far parte della coalizione progressista e partecipare alle primarie per la premiership, sarà pronto in autunno. Ma la prossima settimana il leader Pd presenterà la sua proposta, che nell’impianto rispecchierà i punti programmatici e valoriali anticipati all’Assemblea nazionale di sabato: «lavoro al centro», equità, redistribuzione, conflitto di interessi, riequilibrio del carico fiscale, beni comuni, sviluppo sostenibile, orizzonte europeo, parità di genere, diritti civili e di cittadinanza. L’intenzione di Bersani è di discutere poi questa proposta nel corso dell’estate, al fine di arrivare ad ottobre con un testo condiviso, non solo con le altre forze politiche e con rappresentanti di liste civiche sparse su tutto il territorio nazionale, ma anche con associazioni, movimenti, parti sociali. Il primo incontro in agenda è per i prossimi giorni, con Vendola. Il leader di Sel sta seguendo con attenzione non solo il confronto interno al Pd ma anche il tentativo di allacciare con l’Udc. «Non ho diffidenza quando persone che hanno storie …

Bersani: il mio piano per l’Italia «Berlusconi? Ritorno agghiacciante Ma ora tocca a noi», di Simone Collini

«Roba da matti». Pier Luigi Bersani scuote la testa mentre torna al suo posto e cerca un mezzo Toscano tra il disordine di fogli e cartelline che c’è sul tavolo della presidenza. L’Assemblea nazionale del Pd si è svolta fino a quel momento come aveva auspicato lui, che aveva aperto i lavori dicendo «siamo davanti a un Paese molto turbato, oggi parleremo dunque di Italia, di politica e di Pd in quanto utile a una buona politica per l’Italia» e poi discusso per sei ore, lui e tutti gli altri intervenuti, su come sostenere Monti lavorando in Parlamento per correggere le misure non condivise, di quale legge elettorale sostituire al Porcellum, del progetto con cui presentarsi alle prossime elezioni e del tipo di governo a cui bisognerà dar vita nella prossima legislatura. Ma poi, negli ultimi minuti, dopo l’approvazione praticamente all’unanimità della relazione del segretario (un contrario e cinque astenuti), mentre molti delegati sono già pronti coi trolley in mano a scappare verso treni e aerei, scoppia il caos sugli ordini del giorno riguardanti matrimoni …

Bersani: "dalla parte dell'Italia con responsabilità e fiducia"

Siamo davanti al Paese e ad un Paese molto, molto turbato. Oggi parleremo dunque di Italia, parleremo di politica e parleremo di Partito Democratico in quanto utile ad una buona politica per l’Italia. Stiamo vivendo il tempo della grande crisi, la più grande dal dopoguerra, che ci accompagnerà per un tempo non breve e secondo un percorso che nessuno oggi, in verità, è in grado di descrivere o prevedere. Un tempo non ordinario, un tempo di grande responsabilità. Abbiamo recentemente tenuto una Direzione nazionale molto importante. L’abbiamo tenuta dopo il risultato non scontato e davvero straordinario delle elezioni amministrative. Unanimemente, abbiamo detto in quella Direzione: tocca a noi. “Tocca a noi” non è una pretesa. E’ una assunzione di responsabilità. E’ un impegno a portare la nostra forza, a investire la nostra forza sul punto principale della questione italiana: il governo della lunga crisi e quindi il rapporto fra politica e società, essendo evidente che non può esserci governo della crisi in presenza di un generale discredito della politica. Qui siamo già di fronte a …

Bersani a Monti: «Noi preferiamo la concertazione», di Maria Zegarelli

Al leader Pd non sono piaciute le esternazioni del premier «Le riforme migliori le ho fatte sempre col dialogo». Intervista al Financial Times che lo definisce un leader responsabile «in grado di vincere le elezioni». All’Assemblea nazionale di domani i punti cardine della Carta di intenti da sottoporre ai futuri alleati. Quelle parole pronunciate l’altro ieri dal presidente del Consiglio Mario Monti «esercizi profondi di concertazione in passato con le parti sociali hanno generato i mali contro cui noi combattiamo e a causa dei quali i nostri figli e nipoti non trovano facilmente lavoro» non sono piaciute affatto in Largo del Nazareno. E ieri il segretario Pd lo ha esplicitato calibrando le parole ma con determinazione. Il dialogo e la concertazione «fanno bene a tutti», dice Pier Luigi Bersani arrivando nella sede Pd dopo l’incontro al Quirinale con Giorgio Napolitano con il quale ha discusso di legge elettorale. LA CONCERTAZIONE «Ognuno ha la sua esperienza, e io rispetto le esperienze di tutti. La mia commenta , di esperienza, mi dice che a me è capitato …

“Cancellare la spesa per gli F35”, di Gabriele Isman

Il Pd presenta un emendamento contro gli aerei militari. No anche di Vendola e Verdi. Guerra agli F-35. Contro la spesa da 12 miliardi per i 131 velivoli si sono mossi sei senatori pd, preannunciando emendamenti a Palazzo Madama, i Verdi e Nichi Vendola, oltre alle 75 mila firme consegnate in Senato per la campagna “Taglia le ali alle armi”, promossa da Rete Italiana per il Disarmo, Sbilanciamoci! e Tavola della Pace. Un accerchiamento contro l’acquisto dei Joint Strike fighter già bocciati dai commentatori Usa di Foreign Politics e che, anche secondo il Pentagono, potrebbero essere senza difese in una guerra digitale. Per l’Italia quegli F-35 nella versione a decollo corto sono ideali per la portaerei Cavour, e così si sono salvati dalla scure della spending review. «Condividiamo la necessità di rivedere questa spesa» hanno spiegato i senatori democratici Francesco Ferrante, Roberto Della Seta, Roberto Di Giovan Paolo, Manuela Granaiola, Vincenzo Vita e Silvana Amati. La richiesta dei parlamentari è spostare i fondi su iniziative di carattere sociale. Duro anche Felice Belisario, capogruppo dell’Idv: «Soprattutto …

Franceschini «Dopo Monti, equità e coesione. Prepariamo il governo Bersani», di Simone Colllini

«Come abbiamo sperimentato in questi anni, ritenere irreversibili gli annunci di Berlusconi è un azzardo». Però ci sta che si candidi a premier, non crede onorevole Franceschini? «Dal suo punto di vista certamente, ha ancora molti interessi in campo e pur sapendo che non ha alcuna possibilità di vincere le elezioni sa anche che perderle al meglio, con liste decise da lui, è preferibile all’ipotesi di passare il testimone e scomparire». La candidatura di Berlusconi implica un confronto destra-sinistra e cancella l’ipotesi di un Monti-bis sostenuto da Pd, Pdl e Terzo polo? «L’ipotesi non c’è, comunque. Non può esserci un nuovo governo sostenuto da avversari. L’esecutivo Monti ha una missione straordinaria, dovuta alla situazione d’emergenza e alla necessità di salvare il Paese dopo il disastro provocato da Berlusconi. Alla scadenza naturale della legislatura, si torna al fisiologico confronto: progressisti contro conservatori». E il centro? «Da due anni diciamo che per avere la certezza di vincere, per ragioni di stabilità in entrambe le Camere e soprattutto per riuscire a governare il Paese nel corso di una …