Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

Pd: da pensioni a casa quattro proposte per l'Italia

La manovra «poteva essere più equa». Perciò va modificata su quattro temi: pensioni, casa, lotta all’evasione, investimenti. Lo chiede il Pd, in un documento che sintetizza le richieste del partito di Pier Luigi Bersani in vista di un «iter parlamentare che si presenta come un sentiero molto stretto». Ecco nel dettaglio le richieste dei Democratici al governo di Monti. 1 Pensioni Innalzare l’ammontare della pensione che sarà rivalutata in base al costo della vita; rallentare l’applicazione della riforma sulle pensioni di anzianità e tenere in debito conto la situazione dei lavoratori che hanno cominciato l’attività da giovanissimi e dei lavoratori anziani che hanno perso il lavoro. 2 Casa Innalzare la soglia di esenzione per l’Ici sulla prima casa, in modo da favorire i meno abbienti. 3 Evasione Misure più concrete di lotta all’evasione fiscale. 4 Investimenti Uno spazio nel patto di stabilità interno per permettere ai comuni di fare alcuni lavori, per esempio la messa in sicurezza e l’adeguamento ambientale ed energetico delle scuole. PD: LE FONTI PER LE RISORSE Il Pd indica la fonte …

«Pensioni, Iva, evasione si deve cambiare Pd unito e responsabile», intervista a Rosi Bindi di Maria Zegarelli

Noi abbiamo scelto la linea della responsabilità e saremo coerenti, anche se sappiamo che dovremo pagare un prezzo». Un prezzo anche in termini di consenso, perché se il premier Mario Monti non dovesse recepire le proposte di modifica alla manovra avanzate dal Pd, sarà difficile spiegare al proprio elettorato il voto favorevole in Aula a interventi che entrano nella carne viva del ceto medio-basso del Paese. Rosy Bindi lo sa bene, ha letto tutti i messaggi arrivati al suo indirizzo di posta elettronica, su Facebook e al Nazareno. La base è in sofferenza e il partito non ha l’umore alto. Bindi, voi chiedete a Monti di modificare la manovra, la base chiede a voi di essere più incisivi. Si troverà la quadra? «Spero che il nostro elettorato capisca che la nostra sofferenza dipende dalla consapevolezza della loro sofferenza e di quella di tutto il popolo italiano. Ma anche in queste ore stiamo lavorando affinché questa manovra diventi più equa». Non teme che nonc apiscano un voto favorevole se non dovessero arrivare quei miglioramenti che chiedete? …

L’Italia prima di tutto

Uscire dall’emergenza, preparare la ricostruzione. Berlusconi ci ha portato a un centimetro dal fallimento, con il rischio di restare senza stipendi, senza pensioni e con le imprese e le famiglie al collasso. La manovra d’emergenza per evitare questo esito è inevitabilmente dura. Ma poteva essere più equa. Berlusconi ci ha portato a un centimetro dal fallimento, con il rischio di restare senza stipendi, senza pensioni e con le imprese e le famiglie al collasso. La manovra d’emergenza per evitare questo esito è inevitabilmente dura. Ma poteva essere più equa. Il Partito Democratico ha già imposto alcuni temi, come la tassazione dei capitali scudati, la tracciabilità nei pagamenti, l’abbassamento di un anno dei contributi previsti per le pensioni di anzianità (prima la manovra prevedeva 43 e 42) , la copertura fino alla pensione dei lavoratori in mobilità. Ma non basta. Il Pd garantirà responsabilmente il proprio sostegno per evitare il fallimento, ma lavora per mettere, per quanto possibile, più equità nell’intervento deciso dal governo di emergenza presieduto da Mario Monti. Quattro sono i temi sui quali …

L’offensiva del Pd: in Parlamento bisogna cambiare", di Maria Zegarelli

Il Pd lavorerà affinché la manovra venga modificata per allegerire le misure su pensioni e Ici. «Ci aspettavamo misure più eque». Bersani: «Proporremo agenda di riforme in Parlamento». Una manovra dura, «di cui si percepisce la dolorosa necessità», come dice Pier Luigi Bersani, ma «ce l’aspettavamo più equa». Per questo ora ci si aspetta «correzioni, anche se ci sono tracce delle nostre proposte». Il segretario Pd commenta così gli interventi da 30 miliardi di euro lordi tesi a «salvare l’Italia» dal rischio fallimento. Si può e si deve migliorare, lo dice il numero uno del Nazareno nel corso del coordinamento del partito, lo dicono i due capigruppo di Camera e Senato Dario Franceschini e Anna Finocchiaro, e lo dice la quasi totalità dei democratici, compresi i Modem, con sfumature più morbide i lettiani. Ed è per questo che da ieri pomeriggio, subito dopo il discorso del premier alla Camera, è entrata in azione l’alta diplomazia dei partiti con il governo alla ricerca di una «sintesi» che lo stesso esecutivo dovrebbe trovare sulla base delle indicazioni …

"Mettere fine al bicameralismo e cambiare la legge elettorale in 18 mesi si può fare tutto", intervista a Dario Franceschini di Goffredo De Marchis

C´è un clima nuovo, diverso, tra avversari che lo sono ancora e lo saranno alle prossime elezioni. Il Parlamento può cambiare le regole del gioco. Ci vuole una Camera non elettiva, il Senato delle regioni. Avremo così un´automatica riduzione del numero dei parlamentari. Sono tutti d´accordo. Dario Franceschini propone un patto alle forze politiche che sostengono il governo Monti. «Possiamo fare in 18 mesi quello che non siamo riusciti a fare in 20 anni». Non solo con la cura da cavallo sui conti pubblici. Ma una riforma delle regole fondamentali dello Stato. Questa è la proposta del capogruppo democratico alla Camera. Prima di tutto: c´è ancora spazio per modificare la manovra in Parlamento secondo le vostre indicazioni? «L´esecutivo, muovendosi tra vincoli europei e opinioni lontane, ha dovuto costruire una sintesi. Non è espressione del centrosinistra come non lo è del centrodestra. Ma senza snaturare la manovra si può arrivare ad altre correzioni». Questo è quello che chiede il suo partito a Monti. Cosa si chiede invece ai partiti mentre il governo salva l´Italia? «C´è un …

Il governo presenta la manovra in Parlamento: intervento dell'On Dario Franceschini

Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio, lei ha premesso all’elenco delle misure contenute nel decreto un quadro sulla gravità della situazione nel nostro Paese, sull’emergenza, quell’emergenza e quella gravità di cui noi parliamo da due anni in quest’Aula. Non dimentichiamo e la sua missione – la nostra missione – è esattamente quella di salvare l’Italia (Commenti dei deputati del gruppo Lega Nord Padania). La ragione sociale attorno alla quale è nato questo Governo – è un Governo sostenuto da una strana maggioranza parlamentare di avversari politici, che sanno di esserlo e sanno che torneranno ad esserlo alle prossime elezioni – è esattamente questa, e i dati di oggi, i dati dello spread, sono un segnale che, quando arrivano le misure, si può tornare a credere nelle capacità dell’Italia di uscire dalla crisi. Tutti sappiamo che è stato difficile mettere insieme un decreto perché normalmente, nella normalità dei Paesi, dei sistemi costituzionali, c’è una maggioranza politica che si presenta agli elettori con un programma e poi gli atti sono dettati dalla coerenza con quel programma e …

"Bersani: anch’io ho la mia parte di delusione «Ma bene le aperture»", di Maria Zegarelli

«Una manovra molto dura, che non risponde del tutto ai nostri criteri di equità»: così il segretario Pd commenta le misure presentate da Monti. Ma aggiunge: «Lavoreremo per migliorarla». Deluso? «In parte». Deluso? «Anch’io ho la mia parte di delusione». Risponde così Pier Luigi Bersani, ospite di Fabio Fazio a «Che Tempo che fa», proprio mentre il presidente del consiglio insieme ai suoi ministri presenta in conferenza stampa la manovra economica di 23 miliardi di euro. Una «manovra molto dura che non risponde del tutto ai nostri criteri di equità», ma che ha colto alcuni «suggerimenti» avanzati dal Pd, a partire dalla tassazione dell’1,5% dei capitali scudati che «insieme al fatto che per la prima volta si dice chiaramente che non ci saranno condoni è un segnale importante». Però, aggiunge il segretario, visto che «si è infranto un tabù, forse allargando un po’ quell’1,5% potremmo risolvere qualche altro problema». I MIGLIORAMENTI DA FARE Apprezzamento anche per l’innalzamento del tetto per il blocco delle indicizzazioni delle pensioni dai 440 euro al doppio del minimo, «ma con …