Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

Bersani: “Un nuovo patto civile per la ricostruzione”

“E’molto più difficile superare il berlusconismo che far uscire dal governo Berlusconi e Bossi. Il PD non fa il verso al berlusconismo. Noi facciamo l’inverso perché siamo alternativi a quel sistema di valori senza se e senza ma”. Pier Luigi Bersani chiude gli Stati generali della Cultura. “Sono ore pesanti, ore drammatiche perché entriamo in un mare in tempesta fatto da scelte molto difficili. Terremo il timone perché il paese ha bisogno di un forza come la nostra che sappia collegare ciò che è stato a ciò che sarà. Ne ha bisogno l’Italia e noi terremo i nervi saldi e trasmetteremo trasparenza, chiarezza”. Così il segretario Pier Luigi Bersani ha introdotto l’intervento di chiusura degli Stati generali della Cultura del Partito Democratico. “Arriviamo ad un punto drammatico consapevoli che potevamo evitarlo. Per molto tempo abbiamo detto che la crisi c’era e che in questa crisi c’era un problema tutto italiano. Ci hanno risposto dicendo che la crisi era solo psicologica e che i conti pubblici erano a posto. Così Il Paese si è addormentato”. “Certo …

Bersani chiede equità «Adesso paghi di più chi ha avuto privilegi», di Maria Zegarelli

Bersani nell’incontro di ieri sera con il premier ha presentato le proposte del Pd: equità, liberalizzazioni, patrimoniale, per far dare di più a chi finora non ha dato. Nel partito l’obiettivo è: manterere l’unità. Militanti preoccupati. «Andiamo a Palazzo Chigi chiedendo che questa manovra sia equa, che imponga di dare di più a chi finora ha dato di meno e che non sia recessiva, che preveda misure per la crescita e la revisione per le procedure beauty contest, ossia la gara per le frequenze digitali, oltre alla riduzione dei costi della politica». Pier Luigi Bersani con questo spirito ieri sera alle nove e mezza ha incontrato il presidente del Consiglio, insieme ai capigruppo Finocchiaro e Franceschini, sapendo quanto la partita sia difficile e fondamentale. Il Pd appoggia questo governo, con responsabilità, senza porre veti, ma con le «proprie idee», consapevole della grande preoccupazione nell’opinione pubblica e dei rischi, anche in termini di consensi, che corrono al Nazareno. Le «proprie idee» ieri sera erano contenute in una cartella che il segretario ha portato con sé, molti …

"Previdenza: cosa non va", di Cesare Damiano e Pier Paolo Baretta

Tempo fa dalle colonne di questo giornale abbiamo avanzato una proposta di riforma pensionistica successivamente tradotta in un disegno di legge di cui siamo i primi firmatari. Torniamo sul tema perché nella stessa direzione si è mosso Tiziano Treu con una analoga proposta di legge al Senato. Inoltre, in un seminario organizzato dalle nostre associazioni, Lavoro&Welfare e Ares, la presentazione di questo progetto di legge ha riscosso importanti apprezzamenti dai rappresentanti del sindacato e dallo stesso Giuliano Cazzola, esponente del Pdl. Si è così aperto un dibattito che travalica la stessa emergenza che porterà il governo a prendere decisioni che, ci auguriamo, siano più orientate alla prospettiva che alla sola cassa. Abbiamo già avuto modo disottolineare il fatto che la Nota di aggiornamento del 2011, redatta dal Ministero dell`Economia e delle Finanze, presentata dall`ex presidente del Consiglio e dall`ex ministro dell`Economia e approvata dal Consiglio dei ministri il 22 settembre scorso, recita a pag.23: «Considerando complessivamente gli ultimi interventi di riforma in materia di requisiti di accesso al pensionamento che iniziano a manifestare i relativi …

L'Italia torni ad essere fabbrica di cultura. Relazione introduttiva di Matteo Orfini

Grazie a tutti voi per aver scelto di dedicare questo fine settimana alla nostra riflessione. Comincia oggi l’ultima tappa di un percorso lungo e impegnativo, che ha attraversato più di settanta città, mettendo la cultura al centro dell’agenda politica del Partito democratico. Due mesi di lavoro, cominciati il 1 ottobre a Catanzaro e terminati ieri sera, ad Ancona. Quando decidemmo di convocare gli stati generali della cultura non speravamo in una risposta così importante. Migliaia di persone hanno contribuito con passione, con voglia di confrontarsi, di spendersi con rinnovato impegno civile in un momento difficile per l’Italia. Questi due mesi di lavoro hanno fatto prima di tutto bene a noi, al Partito democratico, convincendoci ancora di più che qui c’è un patrimonio intellettuale di cui davvero non è possibile fare a meno e di cui non faremo a meno. Un’energia vitale e creativa che vuole fare la sua parte e che si sente ingabbiata, incatenata da un coacervo di problemi e difficoltà che non le consentono di sprigionarsi. Quando abbiamo cominciato questo percorso la crisi …

"Bersani a Monti: serve equità, ascolti le nostre proposte" di Maria Zegarelli

Forse l’incontro avverrà durante il fine settimana, prima della presentazione ufficiale lunedì mattina della cura di ferro che il presidente del Consiglio Mario Monti sta mettendo a punto per l’Italia. O forse saranno soltanto colloqui telefonici con i ministri, ma nel frattempo il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ribadisce la linea dei democratici. Non si discute l’appoggio al governo e «non si tratta di porre condizioni», come invece ha fatto «la destra»: si mandano segnali all’esecutivo perché è evidente «che non tutte le misure ci andranno bene al 100%», come è evidente che qualche boccone amaro bisognerà pur mandarlo giù, ma «il complesso degli interventi deve andare nella direzione di equità e crescita». L’APPELLO ALL’EQUITÀ Parlando dai microfoni di Youdem, ieri Bersani si è augurato che a Palazzo Chigi «non si rimanga sordi e disattenti» alle proposte del Nazareno, dalla lotta all’evasione, alle liberalizzazioni, alla patrimoniale. Insomma, pronti a discutere di pensioni, flessibilità in uscita da 63 a 68 di contributivo pro-rata (la proposta rilanciata ieri dal ministro Elsa Fornero), ma a un patto: …

"Per un cambio di mentalità", di Arnaldo Sciarelli

L’altra sera ascoltando l’orazione di uno straordinario Albertazzi, agile in scena come un ventenne, ho identificato Cesare con l’Italia e, perché no, con l’Europa. Tradite da gran parte dei loro politici, spesso inefficaci ed inefficienti, per averle consegnate nelle mani della speculazione finanziaria che agisce con criteri criminali. Alla quale si sono aggregati, purtroppo, anche loro figli, in maniera evidente o sotterranea, ovviamente possessori di informazioni asimmetriche che producono mercati incontrollabili. Plusvalenze quotidiane in danno delle comunità socio-economiche e svilimento dei mercati industriali ed immobiliari per poi fare shopping sono l’obiettivo di questi egregi signori. Unitamente all’indebolimento dell’Europa ed alla cancellazione dell’euro. La situazione è certamente complessa e, per essere risolta va, come prassi, suddivisa in problemi singoli senza dimenticare la complessità dell’insieme. Senza eurobbligazioni ed una confederazione di stati europea sarà difficile salvare l’euro. È impensabile sostenere l’unità – eliminando comunque chi realisticamente non può e senza pensare ad altri ingressi assurdi – e non prevedere un regime fiscale identico, una banca europea di riferimento a protezione della moneta, stipendi e salari simili. In …

"«Operai iperprotetti», leggenda metropolitana", di Bruno Ugolini

C’è un luogo comune che affibbia agli operai l’etichetta di iperprotetti e li colloca così opposti agli atipici e precari privi di diritti e tutele. Una “leggenda metropolitana” se si pensa alle giornate che stanno vivendo migliaia di operai in Italia, come alla Fiat, come nelle decine di aziende che vanno chiudendo. Ma quella degli “iperprotetti” nonè un’opinione riservata agli studiosi e ai politici intenti a trovare soluzioni in un mercato del lavoro dissestato. La leggenda è penetrata, a furia di ripeterla, anche nell’opinione pubblica e, soprattutto, tra coloro chenon hanno diritti e tutele. Così si scatena la guerra tra padri e figli. Leggiamo tra le testimonianze raccolte nel sito www.giovandispostiatutto. com opinioni come questa: «Ci sarebbe bisogno di ridimensionare i sindacati e le abnormità di certi contratti che danneggiano produzione, reddito nazionale, e onore, ponendodiseguaglianze enormi di potere d’acquisto tra categorie debolissime e quelle iperprotette intoccabili». Troviamo anche un “padre” che risponde: «Quando siamo entrati noi, nel mondo del lavoro, non è che si stesse meglio di come state voi adesso. Esistevano ancora i …