Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

"DDL Stabilità: approvarlo in tempi veloci, poi subito dimissioni Berlusconi", di Dario Franceschini

“Il crollo dei dati in Borsa lo spread a 570, i titoli sospesi, questa serie di eventi pericolosi e drammatici dimostra con chiarezza che il mondo dall’Italia si aspetta certezze e scelte e questo si aspettano anche gli italiani spaventati per il futuro del paese e per il loro destino. Noi abbiamo salutato l’annuncio delle dimissioni di Berlusconi ovviamente come una vittoria politica ma non è il momento degli interessi di parte bensì di salvare l’Italia”. Franceschini ha ricordato che le opposizioni consentiranno l’approvazione oggi pomeriggio dell’Assestamento di bilancio non partecipando al voto: “In conferenza dei capigruppo abbiamo comunicato al Presidente e al governo la nostra disponibilità a consentire l’approvazione della legge di stabilità senza il nostro voto che non potrà che essere contrario se le misure restano quelle annunciate. L’approvazione dovrà essere in tempi veloci e straordinari per questo siamo pronti a consentirla nella stessa giornata di sabato o domenica se il Senato manderà la legge di stabilità venerdì o sabato mattina. Di fronte all’emergenza non ci sono weekend, né alibi, né sospensioni. Poi …

"Per le opposizioni la partita non finisce", di Rudy Francesco Calvo

E ora? La tempistica scelta da Berlusconi complica l’ipotesi di un governo di larghe intese. Ora le opposizioni garantiranno una rapida approvazione della legge di stabilità, per accelerare il più possibile le dimissioni del governo. «Certo, non sarà la nostra manovra, ma non possiamo fare altro», spiegano fonti parlamentari democrat. Poi si apre una pagina bianca, tutta da scrivere, checché ne pensi Berlusconi. Pd, Idv e Terzo polo hanno proceduto finora di pari passo e così faranno anche in quelli che si preannunciano come gli ultimi giorni del ventennio berlusconiano. A imporlo sono, da una parte, i mercati e, dall’altra, il capo dello stato: il maxiemendamento (ancora inesistente) contenente le misure anti-crisi imposte dall’Ue arriverà in aula al senato martedì prossimo, senza lo scudo della fiducia e senza le barricate delle opposizioni. Tempo pochi giorni e il testo passerà alla camera, dove sarà approvato in via definitiva con pari trattamento. I più ottimisti fissano così già alla fine della prossima settimana le dimissioni di Berlusconi, più realisticamente si dovrà attendere quella successiva, attorno al 23 …

"Prevenzione sul lavoro, per non piangere dopo", di Claudio Stanzani

Oggi a Roma la Conferenza nazionale del Pd su salute e sicurezza. Sempre, dopo un grave incidente sul lavoro, come di recente a Barletta, quando ancora è forte il dolore per le vittime e la rabbia dei tanti che invocano sanzioni esemplari per i colpevoli, un poco alla volta il silenzio e la rassegnazione riprendono il loro posto nei media, nelle parti sociali e nella politica. Fino alla volta successiva. E ancora una volta le domande restano senza risposte se non, forse, nei dibattiti delle aule giudiziarie. Perché quei lavoratori erano entrati senza protezione in quel cassone? Perché altri senza formazione erano addetti a lavorazioni ad alto rischio? Perché in quel territorio nessuna sapeva di quelle aziende illegali e di quei lavoratori immigrati in nero? Perché non si aiutano le piccole aziende a stare sul mercato in modo da garantire lavoro e sicurezza? Perché qualcuno continua a considerare la tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori solo un costo? Perché? Il compito della politica è quello di non far cadere queste domande e ricordare …

Camera, maggioranza ferma a 308 voti

Bersani: “Berlusconi sia responsabile si dimetta”. Opposizioni In Aula, ma non votano il Rendiconto dello Stato, che passa con solo 308 sì e 321 non votanti. Finocchiaro: “Se nella maggioranza c’è ancora qualcuno che ha a cuore l’Italia convinca Berlusconi a dimettersi subito” “Questo voto ha certificato su un atto dirimente per la governabilità del Paese che il governo non ha la maggioranza in quest’Aula”, ha dichiarato nell’Aula della Camera il leader del PD Pier Luigi Bersani, dopo il voto sul rendiconto economico. “Se ancora si annida in lei un briciolo di responsabilità di fronte all’Italia, rassegni le dimissioni.Si dimetta. Se lei non lo facesse, e io non oso credere che non lo faccia, le opposizioni valuterebbero iniziative ulteriori perchè così non possiamo andare avanti. Io richiamo per quel che posso esprimere del sentimento del Paese, diamoci un colpo di reni, facciamo un gesto, non possiamo andare sull’orlo del precipizio per dei puntigli”. “Alla Camera è andata in onda davvero la resa dei conti – ha detto Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del PD al …

Opposizioni: "Saremo in Aula, ma non voteremo il Rendiconto dello Stato"

Vertice delle Opposizioni alla Camera per decidere strategia comune. Presenti i capigruppo di PD, Idv, Udc, Fli oltre ad una delegazione dei Radicali. Intanto, come dice Finocchiaro: “Balletto del pallottoliere e del toto-fiducia sulla pelle dei cittadini e delle imprese italiani”. I Gruppi delle Opposizioni non parteciperanno al voto sul Rendiconto generale dello Stato, che si terrà oggi pomeriggio alla Camera, ma saranno in Aula per garantire il numero legale. “Il messaggio che arriva dalle Opposizioni è: ‘contatevi”. Così il Segretario del PD, Pier Luigi Bersani, ha spiegato la decisione delle opposizioni, presa durante la riunione dei capigruppo di PD, Idv e Terzo polo, oltre ad una delegazione dei Radicali. Vertice che si è tenuto alla Camera per decidere la strategia e una linea comune da tenere in Aula. “Abbiamo deciso che staremo in Aula ma non parteciperemo al voto – ha spiegato Dario Franceschini capogruppo del PD – perché il Paese e chi ci guarda deve verificare in modo incontestabile se Berlusconi ha ancora la maggioranza per governare”. In merito ai possibili scenari che …

"Opposizioni al premier: dimissioni o sfiducia. Pronta la mozione"

Le opposizioni al premier: o ti dimetti o sfiducia. Nel Pd si valuta se presentare già stasera la mozione. Bersani chiude a un governo Schifani o Letta. «Renzi? Discutiamo pure, ma dell’Italia, non di destini personali». Il Pd ha pronta la mozione di sfiducia al premier, ma calerà la carta solo al momento opportuno. Domani la Camera dovrà infatti votare il rendiconto dello Stato, dopo la bocciatura di tre settimane fa. E per l’opposizione sarà questo il primo passaggio in cui dimostrare che il governo non ha più la maggioranza. I deputati di Pd, Udc e Idv stanno infatti ragionando sull’ipotesi di astenersi, per consentire l’approvazione di questo fondamentale provvedimento ma al tempo stesso far vedere che i loro voti, insieme a quelli dei malpancisti del Pdl, costituiscono una maggioranza alternativa. Potrebbe bastare perché il Quirinale si impegni in un ulteriore accertamento sulla capacità di tenuta dell’asse Pdl-Lega-Responsabili, ma potrebbe non essere ancora sufficiente a far compiere a Berlusconi il necessario passo indietro per lavorare poi al governo di transizione auspicato da Pd e Udc …

Tutte le opposizioni
si si compattano: «Pronti a nuovo esecutivo», di S.C.

La battaglia parlamentare è il principale argomento discusso nel retropalco. Da Casini parole di stima per il Pd. D’Alema: «Disponibili a un governo di responsabilità, se ci sono le condizioni, altrimenti si andrà a votare». «Da lunedì si vedrà…». Pier Luigi Bersani lascia piazza San Giovanni soddisfatto per la «giornata meravigliosa». Ma il leader del Pd sa bene non solo che «la pratica» di mandare a casa il governo si giocherà in Parlamento nei prossimi giorni, ma anche che a seconda di come si aprirà la crisi si capirà che direzione prenderà il dopo Berlusconi. COL PALLOTTOLIERE IN MANO L’argomento principale dei capannelli di dirigenti del Pd che si formano dietro il palco per tutta la giornata è uno solo: cosa succederà tra lunedì e mercoledì alla Camera e su quanti voti possa contare ciascuno dei due schieramenti. Con Dario Franceschini che mostra ai colleghi parlamentari un fogliettino pieno di numeri che a giudicare dalle cancellature e dalle freccette deve essere aggiornato di continuo. Il voto sul rendiconto dello Stato è a rischio, per la …