«Disoccupati, quello che il governo non fa», di Tiziano Treu
Non è vero come sostiene il governo, che stiamo meglio. I dati forniti dall’Istat sull’occupazione confermano purtroppo la gravità della crisi. E forse il ministro Sacconi invece di sminuire i dati, farebbe molto meglio ad affrontare il problema. Come sempre nei cicli economici negativi gli effetti sull’occupazione seguono con qualche ritardo la caduta della produzione. I dati dell’Istat mostrano una situazione fra le peggiori d’Europa. La disoccupazione ufficiale è cresciuta all’8.1 per cento (4° trimestre del 2009); è meno grave che in altri paesi perché è contenuta dall’uso della cassa integrazione. Ma per valutare l’effettivo peso della crisi occupazionale occorre aggiungere alla disoccupazione ufficiale almeno altri due dati: i cassa integrati da lungo tempo, di fatto disoccupati (oltre 500.00), i lavoratori inattivi, che sono così scoraggiati da non cercare neppure più il lavoro. Questi stanno aumentando in modo preoccupante. Infatti il tasso di inattività è cresciuto di oltre il 3 per cento arrivando al 37.9 per cento; siamo al 25° posto in Europa dove il tasso è al 28.7 per cento. A partire dal 1995 …
