Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

“L’Emilia Romagna e il futuro del Pd”, di Gian Carlo Sacchi

Competizione e coesione sono le caratteristiche della società emiliano – romagnola. Le due grandi ideologie della sua storia, rivali tra di loro, ma che esprimevano entrambe il valore della solidarietà. L’ironia guareschiana le traduce nella corsa in bicicletta di Peppone e don Camillo, ma “se uno si attarda l’altro lo aspetta”. Questo ha consentito a questa regione un solido e qualificato welfare, uno sviluppo attento non solo alla dimensione economica e del profitto, ma anche dell’equa distribuzione delle risorse e delle opportunità. Un tale impianto ha costituito un modello di qualità della vita delle persone e di “capitale sociale”. Nell’epoca della ricostruzione post – bellica c’era sia chi pensava che dentro al collettivo potesse migliorare la vita dei singoli, sia, viceversa, chi partiva dalle persone per arrivare all’emancipazione della società, ma tutti si sono impegnati per gli altri ed hanno contribuito ad affermare e ad allargare la coesione, che oggi può comprendere anche gli stranieri. Terminata la guerra fredda, conseguito un maggior benessere, sembra che detti valori stiano regredendo ed emerga un nuovo tipo di …

«L’Emilia non è bulgara per Pierluigi finora con Dario finisce 60 a 40 circoli», di Antonella Cardone

Consultazioni in 50 su 650. Alcune enclave di Pierluigi hanno tradito: a Trebbo (dove ci sono ancora i busti di Lenin) ha vinto di un punto, a Imola risultati sotto le aspettative. L’Emilia-Romagna toglie il turbo a Pierluigi Bersani nella corsa alla segreteria nazionale del Pd: nella terra dove le previsioni immaginavano risultati bulgari per l’ex ministro, visto che qui le dirigenze regionali sono per lui, i primi circoli che hanno effettuato i loro congressi hanno negato l’unanimità. Persino lungo la via Emilia la partita con Dario Franceschini è ferma 60 a 40. E’ presto, però, per avere un quadro oggettivo di quelli che saranno i risultati complessivi: i congressi si sono svolti in appena una cinquantina dei 650 circoli della regione, e quelli numericamente più significativi si terranno al termine delle Feste, a fine mese. Nessuno, neanche i franceschiniani più convinti, osa adesso sognare che non sia effettivamente Bersani il candidato incoronato, male dita rimangono incrociate. Perché è un fatto alcune enclave considerate bersaniane hanno tradito. E’ accaduto, ad esempio, giovedì notte nel primo …

«Il reportage: in cerca di un partito senza paura», di Pietro Spataro

Tante storie, una sola anima». Dice così il manifesto, appeso alla porta, che ti accoglie con gli sguardi di Dylan e Pasolini, di Moro e Berlinguer. Romanina, periferia di Roma: venti chilometri dal centro, solo la metà dai Castelli Romani. Siamo all’estremo: nuovo quartiere cresciuto a ridosso di uno dei più antichi centri commerciali di cui è diventato un appendice. Le case sono strette tra il Grande Raccordo Anulare, l’Ikea e Decathlon, il regno dello sport. Una zona di piccoli proprietari, impiegati, artigiani. Ceto medio, insomma. Al centro di questo dedalo di supermercati e grandi strade c’è la sezione (anzi, il circolo) del Pd. Un piccolo locale sistemato tra un’agenzia di viaggi e un parrucchiere con un nome altisonante: «Fashion makers». Fabbricanti di moda. Dentro il circolo «Anagnina», circa 70 persone discutono per ore girando attorno a una domanda: riusciremo a fabbricare il Pd? È il congresso, uno dei tanti in giro per l’Italia. Questa è una sezione abbastanza forte: 217 iscritti, una trentina di giovanissimi e una segretaria tosta. Si chiama Arianna, ha 28 …

Congresso, i primi dati. I risultati dei primi congressi di circolo

Facendo seguito alla decisione, già annunciata, di comunicare i primi risultati dei congressi di circolo quando risultano pervenuti i dati di almeno il 10% degli stessi, la Commissione nazionale per le elezioni del 25 ottobre rende noti i risultati relativi a 587 congressi che si sono svolti fino a venerdì 18 settembre, come trasmessi dalle organizzazioni locali del PD. Votanti 19.459 pari al 38,5% degli iscritti aventi diritto. Voti validi 19.332 Pier Luigi Bersani 10.774 voti pari al 55,7% Dario Franceschini 6.883 voti pari al 35,6% Ignazio Marino 1.675 voti pari al 8,7% Maurizio Migliavacca, coordinatore della Commissione nazionale, sottolinea che si tratta di risultati riferiti a un numero ancora limitato di congressi di circolo (il 13% circa del totale) che hanno interessato 50.485 iscritti rispetto al totale nazionale di 824.125 iscritti al PD (6,13% ). Congressi che, per la loro suddivisione territoriale, non costituiscono un campione statistico, rappresentativo della distribuzione degli iscritti su scala nazionale. La prossima comunicazione dei risultati, ancora parziali, dei congressi di circolo sarà data mercoledì 23 settembre. L’elezione del segretario …

«”Il lavoro prima di tutto”, la ricetta Pd. Convegno alla Gam con Franceschini, Fassino, Cofferati e Treu», di M. Trab.

Damiano: presentiamo un documento che vuole rappresentare sia il lavoro precario sia quello della partita Iva CASSA integrazione ordinaria che passi da 12 a 24 mesi, indennità di disoccupazione universale, alleggerimento della pressione fiscale per i redditi fino a 30.000 euro l’anno, quattordicesima ai pensionati più deboli, stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione: sono le proposte del Pd per il lavoro e lo stato sociale che, oggi alle 16 saranno presentate alla Gam, in via Magenta 31 nell’incontro dal titolo «Liberiamo ilfuturo: il lavoro prima di tutto». A farlo sarà il segretario nazionale Dario Franceschini e insieme con lui sul palco a discutere di lavoro e Stato sociale ci saranno altri autorevoli esponenti della sua mozione come Cesare Damiano (candidato alla segreteria regionale del Pd) e Tiziano Treu, che sono anche gli autori del documento, Piero Fassino e Sergio Cofferati. «In questo documento spiega Damiano- abbiamo voluto rappresentare il lavoro nella sua complessità: quello protetto e quello precario, l’autonomo, quello della Partita Iva. Siamo consapevoli del fatto che a pagare maggiormente questa crisi sono i …

“Il mio regno per un lodo”, di Iv.Gia.

L’avvocatura di Stato presenta la sua memoria difensiva alla Consulta: “Senza lodo Alfano possibili dimissioni di Berlusconi”. Ceccanti: “Pongono la questione di fiducia anche alla Corte”. Questa volta Silvio Berlusconi è in guai seri. No, non per le escort. No, neanche per il flop di ascolti al one-man show di Bruno Vespa. A togliere il sonno al premier è il famigerato Lodo Alfano, al vaglio della Corte Costituzionale da quasi un anno e ormai prossimo alla sentenza, prevista per il 6 ottobre. Per non correre rischi l’Avvocatura dello Stato ha presentato alla cancelleria della Consulta una memoria difensiva di 21 pagine sulle quali spicca una frase: “Senza il lodo il premier è a rischio dimissioni”. Anche senza indagare se il Cavaliere sia a conoscenza o meno della brillante tesi difensiva dei suoi e senza cadere nella tentazione di facili ironie, si strabuzzano gli occhi davanti allo scenario apocalittico delineato dai togati. Si parla di “danni a funzioni elettive, che non potrebbero essere esercitate con l’impegno dovuto, quando non si arrivi addirittura alle dimissioni. In ogni …

Afghanistan, il PD vicino alle famiglie delle vittime

A seguito dell’attentato kamikaze che ha interrotto le vite di sei militari italiani in missione di pace a Kabul e ne ha ferito altri quattro, il PD si stringe attorno alle famiglie delle vittime ed invita alla solidarietà tutto il Paese. Due veicoli militari italiani sono stati colpiti da un attentato kamikaze. Secondo l’inviato della Tv araba ‘al-Jazeera’, il giornalista Waliullah Shahin, presente, il kamikaze è entrato in azione nel quartiere diplomatico di Kabul, lungo la strada che porta verso l’aeroporto. L’attentato è stato rivendicato dalle forze talebane. È il secondo peggiore attacchi dopo i militari italiani in Afghanistan dopo la strage di Nassiriya che il 12 novembre 2003 provoco 28 morti di cui 19 italiani. La seduta in corso al senato è stata immediatamente interrotta. Il ministro della Difesa La Russa ha confermato nall’aula la perdita di sei vite umane, sei soldati del 186/esima Reggimento Fanteria della Folgore che erano di stanza a Kabul. I dieci soldati italiani hanno tutti subito conseguenze dallo scoppio: sei hanno perso la vita, quattro sono rimasti feriti gravemente. …