Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

Modena, parte la Festa democratica più lunga d’Italia

E’ dedicata quest’anno al tema del lavoro. Domani pomeriggio l’inaugurazione con Cesare Damiano e Stefano Bonaccini. Ospiti i ministri Sacconi e Brunetta. Ventisei giorni di spettacoli, dibattiti, mostre, incontri e buona tavola: sarà la Festa democratica più lunga d’Italia quella che prende il via domani a Modena nell’area di Ponte Alto, dedicata quest’anno al tema del lavoro. E sarà Cesare Damiano, responsabile nazionale lavoro del Pd, ad inaugurarla alle 18.30, nell’area di Ponte Alto, assieme al segretario provinciale Stefano Bonaccini, al sindaco Giorgio Pighi e al segretario dei Giovani Pd ,Tommaso Fregni. Oltre 50 le iniziative politiche, tra dibattiti e interviste, e 12 presentazioni di libri dedicati al tema del lavoro. Grande spazio, naturalmente, al dibattito congressuale, con la presenza dei candidati alla guida del partito nazionale e di quello regionale. Il 30 agosto arriva il segretario Dario Franceschini, il giorno dopo Ignazio Marino, quindi, il 5 settembre, sarà la volta di Pierluigi Bersani. Il 9 settembre incontro con Giuseppe Fioroni e Mariangela Bastico; il 12 iniziativa con Anna Finocchiaro e Stefano Bonaccini; Rosa Villeco …

“Il Pd e la sfida dei voti a Nord Est”, di Roberto D’Alimonte

Durante tutta la storia della Seconda Repubblica una sola volta la sinistra italiana ha avuto più voti della destra: nelle elezioni politiche del 2006 alla Camera (al Senato anche in quella occasione la destra prese di più), ma la coalizione dell’Unione con cui Prodi vinse per 24mila voti quelle elezioni non era solo sinistra. Era sinistra più pezzi di destra traghettati a sinistra nel 1995 (Dini) e nel 1998 (Mastella). Quando questi pezzi di destra sono tornati a destra (autunno del 2008) il governo Prodi è caduto e la sinistra è tornata a essere quello che è sempre stata nella storia del paese: una minoranza e per di più divisa. Con problemi di identità profonda, come ha riconosciuto ieri alla festa di Genova lo stesso segretario del Pd, Dario Franceschini. La sinistra italiana ha meno consensi della destra. Questa è la prima ragione della sua debolezza. Il suo maggior partito, il Pds poi Ds, non è mai andato oltre il 21,1% dei voti (1996). Le formazioni politiche confluite nell’attuale Pd, e cioè Pds, Ds, Popolari, …

“Liberiamo il futuro. Franceschini alla festa PD”, di Marco Laudonio

Dario Franceschini debutta da segretario alla festa del partito Democratico nazionale, a Genova. Ma non è il comizio finale, a ottobre ci saranno le primarie e Franceschini si fa intervistare da Gianni Riotta, mentre in settimana sarà il turno di Bersani e Marino. Ingresso in sala sulle note di “Pane e coraggio” di Ivano Fossati, canzone dell’artista genovese centrata sui migranti, e l’intervista parte proprio dal racconto della giornata in Liguria. Un incontro con i suoi comitati, ad Omegna, e poi una giornata scandita da simboli e memorie da non dimenticare: “Dobbiamo guardare la futuro e deciso dove vogliamo andare non possiamo perdere le nostre radici”. Per questo ha fatto tappa d Albenga, dove i nazisti hanno ammazzato 59 persone, poi a Villa Migone con il presidente dell’ANPI, dove i nazisti firmarono la resa nella mani di un comandante partigiano, e infine nel convento dove è stato composto e suonato per la prima volta l’inno di Mameli. E lancia il monito: “Non c’è nulla di più pericoloso per una democrazia che vedere messi in discussione …

“Intervista a Piero Fassino e a Rosy Bindi”, di Maria Zegarelli

Vorrei che il dibattito politico di queste settimane fugasse l’equivoco secondo cui l’unico modo per fare un partito forte e radicato è che il segretario sia Bersani. Ho diretto per 7 anni un partito che era al collasso, l’ho ricostruito, con me alla guida ha vinto tutte le elezioni, l’ho traghettato nel Pd. Se oggi sostengo Franceschini è chiaro che è proprio perché ho a cuore un partito vero». Piero Fassino, festa pre-congressuale, lei come se l’aspetta il dibattito? «Genova è la più importante di 3500 feste in tutto il Paese, che è il più grande momento di contatto dell’opinione pubblica italiana con la politica. E quest’anno assumono un significato particolare perché interagiscono con il congresso. I grandi temi sia delle feste che del congresso sono due: la crisi del paese e le proposte del Pd per affrontarla, partendo dalla consapevolezza che il governo è inadeguato a mettere in campo le strategie necessarie. Il nostro compito è anche di indicare una strada. Il congresso serve a questo». Non c’è il rischio che invece il Pd …

“Così il PD ha perso la voce”, di Luigi La Spina

Un assordante silenzio. L’esempio più scolastico di un ossimoro potrebbe davvero definire l’afasia politica che ha caratterizzato l’agosto del principale partito d’opposizione. Sia sulle grandi questioni internazionali, come la difficile situazione in Afghanistan e in Iraq, sia sul dibattito in vista delle prospettive autunnali della nostra economia, fino ad arrivare alle baruffe estive sull’Inno di Mameli o sui dialetti, il Pd si è distinto per una assoluta mancanza di reazioni. Un riserbo insolito per le abitudini della politica italiana, dove l’esternazione prevale sempre sulla meditazione. Le uniche voci che si sono udite da quelle parti, ascoltate peraltro senza suscitare particolari emozioni, sono state raccolte in alcune interviste ai due contendenti favoriti per la futura segreteria del Pd, Bersani e Franceschini, impegnati in qualche stanca polemica interna. Poiché l’auto-oscuramente dialettico agostano sarà forzatamente interrotto dall’avvenuta apertura della festa nazionale di quel partito, a Genova, c’è da sperare che la lunga pausa, dedita evidentemente a una profonda riflessione, sia servita affinché i leader Pd ci rivelino finalmente una organica, concreta e innovativa proposta di governo del nostro …

Simone Tosi: “Franceschini e Bastico, ecco il Pd in cui credo”

L’assessore all’urbanistica di Carpi: “Ho scelto di schierarmi convinto dal lavoro del segretario nazionale” Trasmettiamo una dichiarazione di Simone Tosi, assessore all’urbanistica di Carpi, a sostegno della Mozione Franeschini-Bastico in vista delle primarie del 25 ottobre del Partito democratico. “Il Partito Democratico per tanti ha significato un sogno, un approdo, credo tutt’ora che il Pd sia l’unico strumento per riscattare il nostro paese dalle sabbie mobili in cui ci sta infilando questa destra, che tra inni e bandiere regionali, tra feste e festini, tra scudi fiscali, promesse non mantenute, fa perdere all’orizzonte i problemi veri di un paese che si è fermato e che ha paura. Un paese che guarda con orgoglio al suo passato ma non riesce immaginare il suo futuro. Credo che il Pd sia l’antidoto, che il Pd sia la speranza di un paese di poter riprendere un cammino, insieme verso il futuro. Questo è il Pd a cui credo. Abbiamo bisogno come del pane di Futuro, di liberare le nostre migliori energie, di coinvolgere in questo forzo il grande popolo delle …

“Il tema del congresso? L’autocritica di Prodi”, di Michele Ciliberto

Romano Prodi ha pubblicato sul Messaggero del 15 agosto un articolo che vale la pena di discutere. Riguarda tre ordini di temi: la sconfitta dello schieramento di centrosinistra nelle ultime elezioni europee; la crisi e la caduta del suo governo; il prossimo congresso del Partito Democratico. Il ragionamento di Prodi è questo: i governi – e lo schieramento – di centrosinistra sono stati battuti perché si sono limitati a gestire l’esistente: hanno pensato di poter battere lo schieramento di destra attraverso l’arma del “buon governo”, mentre occorreva misurarsi con nodi strutturali che, ieri come oggi, devono essere al centro dell’agenda politica riformista: rapporto tra stato e mercato; distribuzione delle ricchezze; problemi della pace e della guerra; politiche fiscali; questione dei diritti… Punti tutti cruciali, insiste Prodi, sui quali i governi di centrosinistra hanno fatto politiche che «non si discostavano spesso da quelle precedenti», e sui quali oggi occorre sviluppare un massimo di innovazione, anche a rischio di andare controcorrente, e avendo «il coraggio di scontentare molti» e «la forza di scomporre e ricomporre il proprio …