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Pd: priorità a scuola, Cig, esodati e crescita

Il segretario nazionale del Partito Democratico, Guglielmo Epifani, ed il responsabile economico del partito, Matteo Colaninno, hanno incontrato questa mattina presso la direzione del Pd i ministri democratici che partecipano al governo Letta, Dario Franceschini, Graziano Del Rio, Flavio Zanonato, Andrea Orlando, Maria Chiara Carrozza, Cécile Kienge, Massimo Bray, il vice ministro Stefano Fassina, il sottosegretario Pier Paolo Baretta e il capogruppo al Senato Luigi Zanda. Nel corso della riunione, in cui sono stati esaminati i problemi aperti, la situazione economica e sociale del Paese, è emersa con nettezza la necessità di fare ogni sforzo per sostenere la ripresa, per affrontare i problemi sociali più acuti e per mettere particolare attenzione sui temi della scuola, dei costi dell’energia, del turismo, di un allentamento del patto di stabilità dei comuni con l’obiettivo di liberare le risorse per investimenti destinati a rinforzare i segnali di ripresa in questa fase di emergenza. Per il Partito Democratico le priorità da sostenere, tutte contenute nel programma di governo, riguardano la scuola, il rifinanziamento della Cassa integrazione guadagni, il tema degli …

Damiano: “Con pacchetto PA si va nella giusta direzione”

Varato dal Consiglio dei ministri il pacchetto di misure, un dl e un ddl, per la Pubblica amministrazione. Ad annunciarlo il premier Enrico Letta, che in una conferenza stampa ha elencato i contenuti dei provvedimenti, dalle norme per i precari, con la stabilizzazione e una stretta sulle assunzione future, all’ulteriore taglio del 20% delle auto blu, “una scelta che continua una direzione di marcia sulla quale dobbiamo fare ancora di più”, ha detto il presidente del Consiglio. Nel pacchetto varato dal governo anche l’assunzione di mille vigili del fuoco, un investimento che segnala “l’attenzione profonda ai problemi del nostro territorio”, l’istituzione dell’Agenzia per la coesione e un rafforzamento della trasparenza e della lotta alla corruzione, con un “intervento importante di razionalizzazione del sistema – ha spiegato il premier – per far sì che ci sia concentrazione e rafforzamento della lotta alla corruzione, della sua prevenzione e della trasparenza attraverso una divisione di competenze” che trasforma la Civit nel “soggetto oggi esclusivamente dedicato alla lotta corruzione”. Per il presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, …

Il muro del Pd: “Nessun baratto sulla giustizia”, di Rodolfo Sala

Nessuno spiraglio, il Pd fa muro. E respinge quello che Dario Franceschini definisce senza giri di parole il «baratto» proposto dal Pdl. Baratto un po’ indecente, Letta può andare avanti solo se i Democratici salveranno il Cavaliere dalla decadenza in Senato. «Alle minacce e agli ultimatum — avverte il ministro per i Rapporti con il Parlamento — basta rispondere con un principio molto semplice: non si barattano legalità e rispetto delle regole con la durata di un governo. Mai». La linea è tracciata, tutte le anime del partito si compattano e le conseguenze non possono che essere quelle annunciate ieri a Rimini da un altro ministro, il renziano Graziano Delrio: niente salvacondotti per l’uomo di Arcore condannato in via definitiva per frode fiscale, quando la vicenda arriverà alla Giunta del Senato, «il Pd voterà per la decadenza, non ci sono altre soluzioni; non si può trovare dentro la politica la soluzione a un problema giudiziario». Lo impone la legge Severino, che il Pdl vorrebbe mettere in discussione magari con l’aiuto dei partner di governo. «Non …

“Dal Pd nessuna concessione a Silvio “Non siamo noi a doverlo salvare”, di Concetto Vecchio

«Se le richieste berlusconiane sono quelle di cui parlano, noi teniamo duro». Guglielmo Epifani usa queste parole, dopo il pranzo a palazzo Chigi con Enrico Letta. «La sintonia con il segretario è totale», confida il premier ai suoi. La profezia di Ugo Sposetti, secondo cui il Pd si sarebbe spaccato sulla condanna di Berlusconi, al momento non si è avverata. Il partito appare unito come mai era accaduto nel suo recente passato. Nessuna concessione è tollerata: né l’avallo al ricorso alla Consulta, né un lasciapassare sulla decadenza da senatore. Zero aperture sul voto al Senato, insomma. La sentenza Mediaset per una volta ha messo d’accordo il complicato arcipelago delle correnti, appianando faide e veleni. Per tutti valgono le parole di Paola De Micheli, la fedelissima di Letta: «Non possiamo risolvere noi i problemi del Cavaliere ». Il sì nella giunta per le elezioni è quindi la linea Maginot. L’unica disponibilità che viene ventilata è quella di concedere un po’ di tempo in più per la presentazione della memoria difensiva, se mai i berlusconiani lo chiederanno. …

“L’ultima occasione”, di Carlo Galli

Non vi è dubbio che questo non sia il governo auspicato da chi ha votato Pd alle ultime elezioni; e che non possa essere vissuto con entusiasmo da nessun democratico. Il conflitto, non la rissa ma la divergenza, la contrapposizione è il sale della democrazia; e questo governo deve necessariamente neutralizzarla, temporaneamente. Resta drammaticamente vero che questo è un governo d’emergenza, di necessità, e quindi di servizio e di scopo. Si legittima per quello che fa, ovvero per quello che deve fare: e la prima cosa è mettere in sicurezza i conti pubblici, e invertire il trend economico e occupazionale. Obiettivi centrati, finora, solo parzialmente; che richiedono, piaccia o no, continuità d’azione e ininterrotta legittimazione sulla scena internazionale, soprattutto europea. Ora, le sorti del governo sono in forse per le vicende giudiziarie di Berlusconi, personali come tutte le vicende giudiziarie, ma dagli evidenti possibili risvolti politici. E che, davanti al non possumus nec debemus di Napolitano (per quanto riguarda provvedimenti straordinari o trattamenti di favore), a fasi alterne si agitano nella mente del Cavaliere fantasmi …

“Ma il Pd non baratta legalità e stabilità tocca a loro liberarsi del tabù Berlusconi”, di Umberto Rosso

Onorevole Speranza, nelle parole di Letta c’è il no al ricatto fra salvezza di Berlusconi e crisi di governo? «Discorso di alto profilo, quello del presidente del Consiglio, sul cammino già compiuto e i tanti problemi che restano da affrontare. Ma da una parte ci sono appunto le questioni reali che riguardano il nostro paese e dall’altra gli interessi personali di Berlusconi, le sue grane giudiziarie. Due piani da tenere accuratamente separati. Senza corto circuiti». Invece è proprio quel che continua a minacciare il centrodestra: se non arriva il “salvacondotto” l’esecutivo rischia di brutto. «È da irresponsabili aprire una crisi di governo con tutti i problemi che stanno ancora qui, che abbiamo ancora sul tavolo. Ma se il Pdl davvero sceglie di anteporre i destini privati di Berlusconi agli interessi generali degli italiani, se ne assumerà le responsabilità. Molto pesanti». Secondo Capezzone però il premier dovrebbe rivolgersi piuttosto ai “provocatori” del Pd, che negano l’agibilità al capo di un partito con molti milioni di voti. Si sente un provocatore? «E perché mai? Perché diciamo che …

“Non sprecare l’occasione del governo”, di Bruno Gravagnuolo

L’Italia, il governo, il partito. E sullo sfondo l’Europa. È da queste coordinate che deve muovere ogni analisi sul «che fare» per la sinistra. Perché queste sono le circostanze selettive che ne plasmano le scelte e il cammino. E queste le grandi questioni su cui è necessario misurarsi. Senza trincerarsi dietro comodi stati di necessità, che fungano da alibi per non scegliere o navigare a vista. E allora l’Italia e il governo del Paese. Nasce quest’ultimo da un’impasse, alla quale è tempo di dedicare un’analisi circostanziata. Dai limiti di programma – nazionale e continentale – alle debolezze di comunicazione, all’idea di aver avuto la vittoria in tasca. Ma nella stretta in cui siamo e confortati dalle amministrative, questo governo, oltre che l’unico consentito, resta un’occasione importante per conseguire alcuni obiettivi di fondo. Innanzitutto portare il Paese fuori dalle secche della crisi economica e metterlo al riparo dai ricatti dei mercati finanziari. Dunque, risanamento e redistribuzione. Semplificazione burocratica e taglio degli sprechi, moltiplicati dalla proliferazione dei centri di spesa. Una grande operazione di riallocazione delle risorse. …