Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

«Vogliono rompere? Il Pd è pronto a tutto», di Simone Collini

Un’eventuale richiesta di grazia? «Il Presidente della Repubblica sia tenuto fuori da queste vicende e si evitino pressioni inaccettabili e istituzionalmente scorrette». Il Pdl che ragiona sulla strada migliore per andare a nuove elezioni? «Si sta assumendo una responsabilità pesante verso i cittadini». E la richiesta del centrodestra per una riforma della giustizia? «Il programma è quello esposto da Letta in Parlamento. Quello per noi è l’ambito delle scelte possibili. Il resto non esiste». È sera e Guglielmo Epifani si sposta da una Festa del Pd all’altra, tra Modena e Reggio Emilia. Da Roma arrivano indiscrezioni sull’incontro tra Berlusconi e i parlamentari del Pdl. Tutte di segno negativo. E il segretario del Pd non esita un attimo a dire: «Noi siamo pronti a tutto». Ma prima un passo indietro. A Bologna, di mattina. Altro clima, altri discorsi. «Qui si tocca con mano che c’è un’altra Italia, seria, laboriosa, determinata, attaccata alle istituzioni anche, e che chiede giustizia e verità». Epifani è alla commemorazione della strage di 33 anni fa alla stazione centra- le. Gli viene …

“Costituzione non dividiamoci”, di Rosy Bindi

Quando si interviene sulla sentinella della Costituzione, l’art. 138, c’è sempre il rischio che si voglia aggredire il tesoro che custodisce. Era questa la preoccupazione che con altri colleghi avevo manifestato quando è iniziato l’iter di modifica costituzionale. Non abbiamo nascosto le nostre perplessità sia sul ruolo del Parlamento che sull’ampiez- za del mandato a intervenire. Ma grazie al la- voro compiuto insieme ai gruppi del Senato e con la disponibilità del governo, l’esame di questo disegno di legge costituzionale, che vo- teremo a settembre, può iniziare con grande serenità. Possiamo essere sereni perché il ddl costitu- zionale, pur derogando ad alcuni aspetti del 138, non ne intacca i principi e, anzi, ne raffor- za le garanzie prevedendo, comunque, il ricor- so al referendum anche nel caso in cui le rifor- me possano essere approvate con la maggio- ranza dei due terzi. E soprattutto perché è sta- ta assicurata e rispettata la centralità del Par- lamento. Si è tornati al metodo costituziona- le: quello di interventi puntuali, sui singoli og- getti delle riforme da fare …

“Sentenza da rispettare e da applicare”, di Ettore Rosato

La conferma della condanna a 4 anni di Silvio Berlusconi da parte della corte di Cassazione per il processo Mediaset non ci meraviglia. Non abbiamo mai pensato che ci fosse in atto una persecuzione su un imputato, ma che i magistrati facevano soltanto il loro lavoro, basando le loro indagini e poi i loro giudizi su fatti e prove. I problemi giudiziari di Berlusconi erano noti anche quando abbiamo dato vita al governo Letta, nato sotto la spinta del presidente Napolitano per affrontare la più drammatica crisi economica dal secondo dopoguerra, in una situazione in cui i risultati delle elezioni avevano provocato una situazione di stallo. Oggi quelle motivazioni non sono venute meno ed è iniziato il cammino delle riforme istituzionali che ci porterà a rendere le nostre istituzioni più efficienti, cancellando il bicameralismo, riducendo i deputati, rivedendo il rapporto tra autonomie e stato centrale. La decisione di affrontare alla ripresa – in ogni caso – la riforma della legge elettorale rafforza e completa l’impegno imprescindibile a restituire la parola agli elettori con un sistema …

“Tante procedure poca sinistra”, di Michele Prospero

Per capire come debole e smarrita sia diventata la politica occorre riflettere sulla fuga dal principio di realtà che coinvolge un po’ tutte le culture esistenti. Un intreccio di emergenze impone come centrali nella sfera pubblica questioni procedurali che, enfatizzate da schieramenti agguerriti e pompati dai media, determinano un completo appannamento della società e delle sue contraddizioni. Di legittimità processuale si dibatte al Palazzaccio, con telecamere di mezzo mondo fuori dall’aula pronte a captare qualche indiscrezione sulle sorti penali del principale capo politico della seconda Repubblica. Attorno a regole congressuali si lacera da tempo il Pd, ancora alla ricerca di una identità e per questo aggrappato ai gazebo come alla sua unica ragione vitale. E ad una battaglia all’ultimo sangue contro le modiche alterazioni dell’articolo 138 si dedica un radicalismo giustizialista che minaccia fuoco e fiamme contro i costituzionalisti traditori. E la società? E le classi e il loro rapporto sempre più segnato dalle incolmabili diseguaglianze di status e di potere che fine fanno in questa totale epifania delle regole, delle procedure, delle tecniche? La …

Il PD chiederà la procedura d’urgenza per la riforma elettorale

Il Pd chiederà, nella capigruppo della Camera di oggi, la procedura d’urgenza per la riforma elettorale. E’ il risultato della riunione stamattina dell’ufficio di presidenza del gruppo Pd. “Il paese – dice il capogruppo Roberto Speranza – ha la necessità di avere in tempi certi una nuova legge elettorale che assicuri governabilità e restituisca ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti e quindi occorre dare subito il via libera alla procedura d’urgenza per il provvedimento”. “Molto positiva la decisione del capogruppo del Partito democratico alla Camera, Roberto Speranza, di chiedere la procedura d’urgenza per la legge elettorale”. E’ il commento di Alfredo D’Attorre, della segreteria nazionale del Pd e responsabile Riforme Istituzionali. “Con quest’atto – ha aggiunto – si conferma che l’approvazione in tempi rapidi di una nuova legge elettorale non è affatto preclusa dall’istituzione del Comitato parlamentare per le riforme costituzionali e che il Pd non intende accettare ulteriori rinvii per il superamento del Porcellum”. “Fermo restando il rispetto per le opinioni in materia dei singoli parlamentari, il Pd avvierà su questo …

Stalking, impensabile non prevedere la custodia cautelare

“Durante l’esame alla Camera del Dl carceri correggeremo le modifiche fatte al Senato, perché giudichiamo impensabile che non sia prevista la custodia cautelare per il reato di stalking”. E’ quanto affermato dalla presidente della Commissione Giustizia di Montecitorio, Donatella Ferranti, a proposito dell’emendamento al decreto ‘svuota carceri’ approvato al Senato, secondo il quale i reati per i quali può scattare la custodia cautelare in carcere sono quelli punibili con un minimo di cinque anni, lasciando dunque fuori il reato di stalking, è la denuncia, per il quale la pena massima è di quattro. Secondo Ferranti “l’obiettivo di far scattare la custodia cautelare per i reati punibili con un minimo di 5 anni di reclusione ha aspetti lodevoli, ma non può essere realizzato senza valutarne le conseguenze nei vari casi. O si torna ai 4 anni o si prevedono specifici reati per i quali sia comunque prevista la custodia cautelare, e tra essi deve rientrare anche quello di stalking”. “Per il reato di stalking deve essere prevista la custodia cautelare in carcere e noi lavoreremo perché …

“La questione democratica”, di Alfredo Reichlin

Assisto a questo inizio di discussione congressuale del Pd con molte perplessità. Dove si vuole andare? Come si vuole dirigere questo Paese? Non ho mai sentito così acutamente il bisogno di una forza organizzata capace di esprimere un punto di vista autonomo, realistico ma non subalterno, sulla realtà: sul dove va l’Italia. Ripeto autonomo, e quindi anche diverso da quello – come dire? – dei «padroni». Questa parola dimenticata, quasi impronunciabile. I padroni. La impressionante plutocrazia che ci governa (non si erano mai visti dirigenti come Marchionne o Montezemolo, per non fare tanti altri nomi, riscuotere stipendi superiori di tre o quattrocento volte il salario medio) ma soprattutto i padroni dell’altro potere, anch’esso senza precedenti, che consiste nel produrre ed imporre le idee dominanti. Banalità? Mi scuso, ma io le dico perché sento che è giunto il momento di difendere, come leva di tutto, quella cosa che io chiamo la «sinistra», cioè quella cosa che non è una campagna di stampa e nemmeno un semplice movimento di opinione ma un impasto di idee, di passione …