Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

"Il Pd finanzia Camposanto e San Possidonio", di Serena Fregni

Oltre duemila donazioni al partito che dirotta 149mila euro su biblioteca, palestra e aiuto ai disabili. Anche il Partito Democratico regionale, attraverso il proprio conto corrente cui hanno contribuito 2.149 donatori, è riuscito a raccogliere 649mila euro. Di questi fondi, 500mila sono confluiti nei fondi alla regione, e 149mila destinati a due progetti a Camposanto e San Possidonio. A Camposanto è previsto il recupero della palestra comunale, fortemente usurata durante il post-sisma, poi verrà installato un ascensore nel vano scala del municipio rendendolo idoneo anche ai portatori di handicap. A San Possidonio verrà realizzata una biblioteca comunale nel nuovo polo scolastico – culturale. Lo ha spiegato ieri Stefano Bonaccini, segretario regionale del Pd, nella sede del partito a Camposanto: «Siamo lieti di poter consegnare questi fondi per cause così importanti. Tutte le donazioni provengono dai tanti circoli presenti sul territorio, dalle feste del partito e anche da tanti privati che hanno deciso di dare il loro contributo», dice il segretario. Bonaccini prosegue ricordando il lavoro svolto dai tanti volontari in Emilia e ribadisce un secco …

"Comuni, ecco come deve cambiare il patto di stabilità", di Pier Paolo Baretta

Il Partito democratico ha posto tra gli otto punti prioritari per il governo del paese lo sblocco dei pagamenti della pubblica amministrazione, soprattutto per gli enti locali. Finalmente il problema dei ritardati pagamenti delle pubbliche amministrazioni è all’ordine del giorno della discussione politica. Dopo lunghe battaglie parlamentari – non c’è provvedimento economico nel quale non abbiamo provato ad inserire il tema dell’allentamento del patto di stabilità – oggi, a causa della gravitá drammatica della crisi, ci si rende conto di quanto pesi nella recessione economica questa anomalia economica e, senza esagerare, democratica. Se vogliamo incidere sulla ripresa bisogna smontare al più presto il patto di stabilità. Le scelte di bilancio effettuate da regioni, province e comuni, anche a seguito del taglio dei trasferimenti, hanno fortemente ridotto la spesa in conto capitale. I vincoli del patto, poi, provocano il blocco dei pagamenti arretrati per lavori regolarmente eseguiti, anche in presenza di risorse disponibili in cassa. Bisogna svincolare gli enti locali, a cominciare dai comuni, e consentire loro di poter agire, a partire dalle risorse disponibili, almeno …

«Partiamo dall’economia reale. La mia proposta aperta a tutti», di Simone Collini

A insistere sul punto, mentre nella Sala del Cavaliere c’è Giorgio Squinzi, è Enrico Letta: «Un governo Pd-Pdl sarebbe paralizzante». Il presidente di Confindustria ha appena consegnato a Pier Luigi Bersani il grido d’allarme delle imprese, spiegato a segretario e vice del Pd che serve in tempi rapidi «un governo stabile» e in grado di affrontare «in via prioritaria i temi dell’economia reale». Né l’una né l’altra cosa, è la risposta, sarebbero possibili attraverso le larghe intese. Anche nella versione per così dire minima rappresentata dal governo tecnico, insiste Letta, diversi provvedimenti sono stati accantonati, abbassati di livello, disconosciuti. Bersani non ha bisogno di ribadirlo. Da questi due giorni di consultazioni con le parti sociali ha avuto la conferma che serve un governo che abbia «come cifra l’economia reale», dopo i disastri provocati dalle politiche neoliberiste e questo anno e mezzo in cui hanno pesato le posizioni del centrodestra. «La strada è stretta ma è la più sensata, ancorché stretta», ribadisce Bersani chiudendo a ogni ipotesi di governo Pd-Pdl. «Tutte le altre strade mi sembrano …

"L’occasione del doppio binario", di Michele Prospero

Con l’incarico conferito a Bersani le istituzioni imboccano la strada meno precaria per tentare di rispondere a una crisi di sistema che, dopo il voto, minaccia una lunga paralisi e ingovernabilità. L’assenza di maggioranze certe in un ramo del Parlamento può essere l’occasione per innescare tensioni catastrofiche. La cura della tempesta perfetta scatenata dalle urne potrebbe però anche rivelarsi una crisi di crescita, capace di favorire la maturazione di nuovi equilibri. Gestire la crisi odierna con intelligenza politica significa anzitutto scongiurare le tendenze alla dissoluzione traumatica della legislatura e privilegiare le residuali forze esistenti per avviare un arduo percorso che assicuri la tenuta del quadro politico in una giuntura critica assai allarmante. Consentire il decollo di un governo inedito per la Seconda Repubblica, come quello affidato a Bersani, e che forse solo in aula potrà mostrare la consistenza dei suoi numeri, sarebbe una prova di raggiunta responsabilità istituzionale e di consapevolezza storica da parte dei nuovi attori del sistema politico. Quello che tra le difficoltà sta cercando di costruire Bersani è il solo governo politico …

"Non deragli il treno Italia", di Claudio Sardo

Se qualcuno aveva dubbi residui, la manifestazione del Pdl a piazza del Popolo li ha dissolti. Non c’è alleanza politica possibile tra il Pd e il Pdl e, se si vuol bene all’Italia, non è immaginabile neppure una prosecuzione in altre forme della «strana maggioranza» che ha sostenuto il governo Monti. L’attacco ai magistrati, il disprezzo verso la sinistra, la difesa di se stesso anteposta ad ogni altro interesse delineano un quadro di alternatività radicale, che speriamo almeno le istituzioni siano capaci di contenere. L’apello finale di Berlusconi a unire in un governo le forze «responsabili», oltre ad essere in palese contraddizione con quanto detto e ripetuto nel comizio, suona falso e vano, utile semmai per la campagna elettorale che il Pdl non ha mai chiuso. Sempre ieri i grillini hanno manifestato ai cantieri No Tav della val di Susa, chiedendo il blocco dell’opera e una commissione parlamentare d’inchiesta. Nessuno pensava che il Movimento Cinque stelle, una volta entrato in Parlamento, avrebbe rinunciato alle proprie battaglie. La marcia di ieri, insomma, è nell’ordine delle cose, …

La sfida. Incarico a Bersani. Cambiare l'Italia si può

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha affidato a Pier Luigi Bersani l’incarico di “verificare l’esistenza di una maggioranza parlamentare” per la formazione del governo. “Dalle consultazioni ho tratto il senso di una larga condivisione – ha detto Napolitano, parlando nella sala stampa del Quirinale -. Diverse sono state le indicazioni per risolvere la crisi di governo e di aprire la discussione in Parlamento”. Preso atto che è“impossibile una grande coalizione”, il capo dello Stato ha riferito che “altre importanti forze politiche hanno espresso volontà di cambiamento attraverso riforme, avviate o attese. Ma non tocca a me vagliare piattaforme programmatiche. A tutti credo di poter dire che è apparsa chiara la portata delle sfide”. “L’Italia deve darsi un governo e assicurare la vitalità della nuova legislatura e del nuovo Parlamento”, ha aggiunto il presidente. Per Napolitano “l’incarico di oggi è il primo passo di un cammino. Oggi si apre una fase decisiva per l’Italia”. “Ringrazio Napolitano per l’incarico che mi ha conferito, che svolgerò con la massima determinazione e ricercando ponderazione ed equilibrio”. Queste le …

I diritti per un'Italia più civile

Oltre 500mila i minori nati in Italia da genitori stranieri. In Italia vivono circa 100mila bambini di genitori omosessuali. Secondo l’Istat il 61,3% dei cittadini ritiene che in Italia gli omosessuali siano discriminati. Nel 2011 sono state uccise 137 donne, 124 nel 2012, spesso per mano di mariti, compagni o ex partner. – Chi nasce in Italia da genitori stranieri residenti da almeno 5 anni nel nostro Paese è italiano – L’acquisto della cittadinanza non è automatico ma è necessaria una esplicita dichiarazione di volontà – Può richiedere la cittadinanza italiana anche chi non è nato in Italia ma è cresciuto nel nostro Paese e ha compiuto un ciclo di studi o di formazione professionale – Approvare in tempi rapidi una legge contro l’omofobia – Riconoscimento delle unioni civili delle coppie omosessuali secondo il modello tedesco – Subito una legge organica contro il femminicidio – Istituire un Osservatorio sulla violenza nei confronti delle donne – Approvare subito la ratifica della convenzione di Istanbul – Riconoscimento del ruolo delle case e dei centri antiviolenza e rafforzamento …