Tutti gli articoli relativi a: politica italiana

“Perchè l’austerità è stata un suicidio”, di Carlo Buttaroni

Uno studio dal titolo emblematico “Moltiplicatori fiscali ed errori nelle previsioni di crescita”, firmato da due economisti del Fondo Monetario internazionale, Daniel Leigh e Olivier Blancherd, ha messo nero su bianco quello che da tempo sosteniamo: la politica del rigore è stata un suicidio. Analizzando i casi di Spagna, Portogallo e Grecia, i due studiosi hanno dimostrato, dati alla mano, che la premessa alla base delle politiche “lacrime e sangue” è completamente sbagliata. E dalle conseguenze devastanti. Il principio attivo della cura- austerity messo a punto nei laboratori di Bruxelles, infatti, si basava sulla convinzione che per ogni euro tagliato ci sarebbe stata una contrazione dell’economia pari a 0,50 euro. I dati hanno dimostrato, invece, che la contrazione reale è stata di 1 euro e mezzo. Quindi, tre volte tanto. In un altro rapporto interno del Fondo monetario internazionale, pubblicato il 17 settembre, si legge che l’austerity deve avere un “limite di velocità” e che alcune delle politiche imposte hanno presentato rischi di “autodistruzione” per l’economia locale. Il mea culpa del FMI arriva ben dopo …

“Storia di un compromesso”, di Filippo Ceccarelli

A quarant’anni di distanza i nodi della storia si sciolgono senza smettere di aggrovigliarsi. Per cui dinanzi all’anniversario del compromesso storico, la formula coniata da Enrico Berlinguer al termine di tre successivi articoli pubblicati su Rinascita tra il 23 settembre e il 12 ottobre con il titolo “Riflessioni sull’Italia dopo i fatti del Cile”, l’irresistibile tentazione è di far partire il ricordo da come era ridotta l’automobile, enorme e sgraziatissima berlina della nomenklatura, dopo lo spaventoso incidente mentre portava il segretario del Pci all’aeroporto di Sofia. Le foto si vedono in Sofia 1973: Berlinguer deve morire, di Giovanni Fasanella e Corrado Incerti (Fazi, 2005). Era il 3 ottobre, a missione conclusa, e in quel groviglio di vetri e lamiere rese informi da un camion militare, Berlinguer riportò diverse contusioni, ma volle ripartire lo stesso. Allora in diversi, anche molto vicini a lui, maturò il sospetto, reso noto da Emanuele Macaluso nel 1991, che i bulgari avessero tentato di fargli la pelle. Perché troppo “indipendente” dalla casa madre del comunismo. Ma quel 3 ottobre né l’intransigente …

“50 misure per risolvere i problemi di chi vuole investire”, da www.partitodemocratico.it

Il Piano Destinazione Italia è un “modo per agevolare e semplificare” gli investimenti stranieri nel nostro Paese e prevede “50 misure” molto “secche e semplici” per “risolvere i problemi più grossi che le imprese” incontrano venendo in Italia. Così il premier Enrico Letta, durante la conferenza stampa a palazzo Chigi di illustrazione del piano. Gran parte degli interventi, ha aggiunto, riguardano la “burocrazia, i problemi del fisco e le questioni infrastrutturali”, come “il piano per gli aeroporti e le questioni delle bonifiche”, ha aggiunto. “Il nostro Paese ha un drammatico bisogno di investimenti esteri” che al momento hanno “cifre troppo basse”. ”Cominceremo immediatamente una consultazione pubblica con i soggetti istituzionali e pubblici”. La consultazione durerà 2-3 settimane, ”il tempo necessario perché tutti i soggetti, pubblici e privati, che vogliono dare un contributo possano farlo”. L’adozione definitiva arriverà quindi i primi di ottobre. Il testo esaminato oggi in Cdm è dunque ”una versione 0.5”, ha proseguito, cui si potranno aggiungere contributi. ”E’ un testo carico di cose già fatte, penso alla riforma della giustizia civile, con …

“Lanciare la sfida al Cav”, di Claudio Sardo

La partita della data e delle regole è assai più logorante di quanto non sia importante per il Pd. E rischia di seminare sconforto, incomprensione, persino ribellione tra gli iscritti, i militanti, i tanti cittadini interessati. L’Italia è mal messa, la crisi morde la carne viva, il Pd è tuttora la spina dorsale e la cerniera del Paese, oltre che la speranza più concreta di una ricostruzione: perché avvitarsi in una discussione oscura ai più e comunque distante dai problemi veri? Speriamo che quello di oggi sia l’ultimo passaggio sulle «procedure». Che il congresso inizi, che le primarie vengano fissate in modo conclusivo, che i candidati comincino a misurarsi su progetti che guardano il cambiamento futuro. Ma, ben al di là delle regole interne, le ultime vicende hanno collocato sulla strada dei democratici una nuova questione politica. Che può condizionare il percorso assai più della scelta sulla domenica di dicembre nella quale allestire i gazebo. La questione è il destino del governo Letta e della legislatura. Dopo la condanna definitiva di Berlusconi, dopo che la …

“Domande e risposte sulla legge contro l’omofobia e la transfobia”, di Ivan Scalfarotto

Ieri la Camera ha approvato l’estensione integrale della legge Mancino all’omofobia e alla transfobia. Come previsto, una cosa così nuova per il nostro paese non poteva che suscitare molte domande, polemiche e dubbi. Ho pensato che la cosa migliore fosse fare una lista di domande e risposte, in modo da chiarire a tutti cosa si è approvato ieri sera. ***** Domande e risposte sulla legge contro l’omofobia e la transfobia Perché l’approvazione della legge da parte della Camera rappresenta un passo storico per l’Italia? Perché per la prima volta un ramo del Parlamento approva una norma ad hoc che riconosce in Italia l’esistenza, la dignità e il diritto di vivere pacificamente di una comunità di persone (le persone LGBT) che fino a oggi non sono state riconosciute in quanto tali, al contrario di altre minoranze. Le uniche norme antidiscriminatorie finora in vigore sono di origine europea e afferiscono a diritti individuali, come quelli del lavoro. Inoltre, per la prima volta il Parlamento italiano ha mandato solennemente al paese il messaggio per cui l’odio contro queste …

“Il copione sgualcito”, di Piero Ignazi

L’ennesima replica di un copione ormai sgualcito lascia indifferente la grande platea dei moderati. Tra i tanti che per atteggiamento mentale o scelta politica respingono tutto quanto sappia di sinistra circola delusione e smarrimento. Il loro campione è all’angolo. Lancia invettive stridule e ripete slogan dal sapore amaro. Ma non basta il velo consolatorio della nostalgia a riscaldare gli animi. Il messaggio televisivo di Berlusconi è algido, livido, lontano. Riflette plasticamente la fine di una epoca. La cacciata da Palazzo Chigi con tanto di lancio di monetine due anni fa non aveva travolto il Cavaliere perché, nonostante tutte le sue responsabilità, non ci “aveva messo la faccia”. Questa volta l’epilogo si consuma sulla sua figura e sulla sua storia. La cacciata dal Senato poteva essere minimizzata adottando un profilo alto, e cioè accettando le sentenze pur proclamando, e argomentando, la propria innocenza. Invece nulla di tutto questo. Come nell’autunno del 1994, grida ancora al complotto, ai nemici potenti e oscuri che ce l’hanno con lui e lo vogliono far fuori in tutte le maniere. E …

“La badante di Bruxelles”, di Alberto Bisin

Il tema dei conti pubblici italiani e di conseguenza il nostro rapporto con l’Unione Europea si sta facendo sempre più delicato. L’Europa sembra sempre meno disposta ad accettare uno sforamento del nostro deficit pubblico e minaccia l’introduzione della procedura di deficit eccessivo. Il governo in realtà è sostanzialmente immobile, sia per ovvie ragioni politiche (l’affaire Berlusconi), ma anche perché non sembra sapere come trovare risorse per finanziare la cancellazione dell’Imu e la rinuncia all’aumento dell’Iva. Dovrebbe essere chiaro a tutti ormai che risorse, nel contenitore in cui il governo le sta cercando, non ve ne sono. A meno di un altro di quei giochi di prestigio in cui la politica italiana eccelle e di cui è meglio fare a meno: un aumento di una qualche altra tasse più o meno nascosta, un trasferimento fuori bilancio di una qualche spesa o una vendita fasulla di proprietà statali (alla Cassa Depositi e Prestiti di solito). È il contenitore ad essere sbagliato: risorse disponibili attraverso inasprimenti fiscali o tagli lineari alla spesa pubblica non ve ne sono più. …