Tutti gli articoli relativi a: politica italiana

Damiano: “Con pacchetto PA si va nella giusta direzione”

Varato dal Consiglio dei ministri il pacchetto di misure, un dl e un ddl, per la Pubblica amministrazione. Ad annunciarlo il premier Enrico Letta, che in una conferenza stampa ha elencato i contenuti dei provvedimenti, dalle norme per i precari, con la stabilizzazione e una stretta sulle assunzione future, all’ulteriore taglio del 20% delle auto blu, “una scelta che continua una direzione di marcia sulla quale dobbiamo fare ancora di più”, ha detto il presidente del Consiglio. Nel pacchetto varato dal governo anche l’assunzione di mille vigili del fuoco, un investimento che segnala “l’attenzione profonda ai problemi del nostro territorio”, l’istituzione dell’Agenzia per la coesione e un rafforzamento della trasparenza e della lotta alla corruzione, con un “intervento importante di razionalizzazione del sistema – ha spiegato il premier – per far sì che ci sia concentrazione e rafforzamento della lotta alla corruzione, della sua prevenzione e della trasparenza attraverso una divisione di competenze” che trasforma la Civit nel “soggetto oggi esclusivamente dedicato alla lotta corruzione”. Per il presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, …

“Risorse ridotte per la Cassa in deroga”, di Claudio Tucci

Il fabbisogno stimato dalle Regioni per coprire i sussidi in deroga fino a fine 2013 è di 1,3 miliardi di euro. Ma per ora la coperta è più corta: l’intervento di rifinanziamento che farà il Governo (già forse nel prossimo consiglio dei ministri, ma potrebbe slittare ai primi di settembre) si aggira intorno ai circa 500-600 milioni; anche se la questione non è del tutto chiusa con il pressing del ministero del Lavoro sul ministero dell’Economia per avere più fondi. L’ipotesi di partenza, infatti, era quella di dedicare a cassa e mobilità in deroga circa un ulteriore miliardo di euro; ma, a quanto si apprende, la necessità di reperire risorse per gli altri dossier fiscali caldi (Imu e Iva) e la difficoltà di coprire per intero il miliardo ipotizzato hanno fatto scendere, almeno per il momento e salvo ulteriori colpi di scena, la cifra. Accanto al rifinanziamento dei sussidi in deroga il Governo, attuando quanto previsto nel decreto di maggio Imu-Cig, è pronto a emanare il provvedimento che prevede criteri più restrittivi per concedere questi …

“La flessibilità danneggia lavoratori, sindacati e Paese”, di Paolo Leon

Supponendo che anche l’Italia sia vicina alla ripresa, e vi sono ragioni per dubitarne, molti esperti ritengono che la riduzione dalla disoccupazione sarà ritardata e che, nell’attesa, aumenterà ancora. Nel passato, il ritardo era di un anno circa rispetto alla crescita, e poiché la crisi di oggi è più severa di quelle del passato, il ritardo, si pensa, sarà più lungo. Da qui nasce la preoccupazione che, nel frattempo, gli italiani non ne possano più e che si prospetti un periodo di ribellioni sociali. Il pericolo c’è, e abbiamo già sperimentato che si trova sempre qualcuno capace di provocarne l’esplosione con le opportune demagogie. L’Italia è ormai diventata un Paese nel quale è massima la precarietà della forza lavoro; perfino il provvedimento per consentire la riproduzione dei contratti a tempo determinato – per evitare altri licenziamenti – dimostra che ci si è rassegnati alla precarietà come una struttura permanente e pervasivi. Non solo le imprese ma anche parti politiche e perfino sindacali, ritengono che se l’occupazione deve aumentare, allora la precarietà – che per pudore …

Zagrebelsky: “Nessun compromesso la legge è uguale per tutti anche per Berlusconi”, di Liana Milella

I no — «chiari e tondi» — si sarebbero dovuti dire nella fin troppo lunga stagione delle leggi ad personam. Adesso, purtroppo, «rischia di essere tardi». A farne le spese saranno le istituzioni. È pessimista, il professor Gustavo Zagrebelsky, sull’affaire Berlusconi. Giudica «umiliante» che, per un leader di partito, si discuta di carcere, di domiciliari, di rieducazione sociale. E a chi sbandiera la tesi della sua agibilità politica, Zagrebelsky contrappone la necessità, da tanti avvertita, che «la politica sia protetta dall’illegalità». Per questo il Senato dovrebbe «prendere atto» della condanna del Cavaliere e rispettare la legge Severino. Il ricorso alla Consulta «è possibile» ma, ironizza il professore, cosa potrebbe negare un Parlamento che ha consentito di far passare la tesi di Ruby nipote di Mubarak? Infine la grazia: Zagrebelsky ne ragiona con la freddezza di chi ci vede «un nuovo elemento divisivo» che potrebbe solo «intaccare» la figura del capo dello Stato. Da un mese il dibattito politico è paralizzato. Berlusconi e il Pdl, perfino con il ministro dell’Interno Alfano, chiedono una cosa sola: cancellare …

“Indesit, Mirafiori e Ilva: niente soluzioni senza governo”, di Massimo Franchi

Sono i primi ad attendersi risposte. E sarebbero i primi a pagare a caro prezzo una crisi di governo. Sono le centinaia di migliaia di lavoratori coinvolti in una crisi aziendale. L’elenco è lungo una quaresima e, accanto ai nomi noti, conta di centinaia di piccole fabbriche di provincia che non fanno notizia. Al ministero dello Sviluppo economico ogni giorno ci sono tavoli (spesso più di uno al giorno) per cercare di risolvere le centinaia di crisi aperte, per evitare licenziamenti, delocalizzazioni, mobilità e assicurare continuità alle produzioni e ammortizzatori sociali ai lavoratori. Se il governo dovesse cadere, come già successo quando si dimise il governo Monti a fine 2012, il potere di pressione del ministero sulle aziende calerebbe immediatamente e a pagare sarebbero i lavoratori. Alla riapertura di settembre la prima patata bollente per il dicastero di via Molise è certamente quella dell’Indesit. La multinazionale dell’elettrodomestico di proprietà della famiglia Merloni e sede a Fabriano il 4 giugno ha presentato un piano industriale che prevedeva 1.435 esuberi (un altro migliaio colpirebbero l’indotto), la chiusura …

“Economia ed etica. La corruzione fa male due volte”, di Carlo Buttaroni

Si stima che, nel mondo, ogni anno siano pagati più di 1000 miliardi di dollari sotto forma di tangenti. Una cifra che corrisponde circa al 3% del Pil mondiale. In Italia, la Corte dei Conti ha quantificato i costi della corruzione in 60 miliardi di euro. Una stima che rappresenta solo un’approssimazione perché, come ha spiegato il presidente Luigi Giampaolino, i reati di corruzione sono caratterizzati da una rilevante difficoltà di emersione ed esiste una scarsa propensione alla denuncia. Non solo perché si tratta di comportamenti che nascono da un accordo fra corruttore e corrotto ma anche perché, nell’ambiente in cui sorgono, le persone, anche quelle estranee al fatto ma partecipi all’organizzazione, non dimostrano disponibilità a denunciare i fenomeni corruttivi. Tanto che la corruzione è considerata una tassa occulta, un elemento assodato quanto impalpabile del sistema, come fosse un’atmosfera dalla quale è impossibile tirarsi fuori. Che incide, però, negli andamenti economici generali. E non solo in termini di risorse sottratte alla comunità. Il peggioramento della percezione della corruzione ha, infatti, un impatto rilevante su misure …

“Con la crisi spread presto a quota 300 già da oggi i mercati possono punire l’Italia”, di Eugenio Occorsio

«Si sta rompendo a causa di Berlusconi il patto non ufficiale, una sorta di gentlemen agreement che doveva evitare qualsiasi sconvolgimento politico prima delle elezioni tedesche. Viviamo in una fase di “volatilità controllata”: ma se la situazione si avvita, come ormai sembra tutt’altro che impossibile, le conseguenze potrebbero essere molto pesanti per l’Italia». Questa volta Nouriel Roubini non vorrebbe abbandonarsi al pessimismo, ma poi analizzando le ipotesi possibili le speranze di una schiarita si dimostrano davvero poche. Sono ore febbrili negli uffici del centro studi Rge, che Roubini ha fondato a pochi isolati dalla New York University dove insegna. Da qui il professore segue minuto per minuto la partita- Italia con l’assistenza di Brunello Rosa, l’economista della London School of Economics che è direttore delle macro- strategie del think-tank. «La situazione — dice Roubini — potrebbe precipitare già domani alla riapertura (oggi per chi legge, ndr)». Così presto? «E’ una giornata in cui potrebbero accavallarsi diversi fenomeni negativi: le contrattazioni sono limitate perché è periodo di ferie, anche in America dove l’attività riprenderà a pieno …