Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

"Gli esiti Invalsi e il divario nord-sud, che si divarica sempre di più", di Pasquale Almirante

Perché nella primaria non si notano grandi differenze di preparazione fra i bambini italiani ma che invece si presenta sinistra e preoccupante dalla secondaria di primo grado in poi? Il sottosegretario all’Istruzione, Elena Ugolini, ha detto che le prove Invalsi servono per conoscersi meglio e meglio capire dove intervenire e come intervenire tra i complessi meandri del nel nostro sistema di istruzione: una mappatura insomma dello stato della scuola italiana e delle sue condizioni di salute, senza la quale si rischia di navigare a vista e di scontrarsi con imprevisti non ponderati. Le prove Invalsi quindi escono dall’indeterminato della polemica e trovano applicazione, se non altro di dialogo e di analisi che però nel contesto relativo al rapporto sulla rilevazione degli apprendimenti pubblicati dal Miur il 20 luglio scorso interessa poco esaminare. Interessante invece appare il dato che esse hanno messo in evidenza, il divario cioè Nord-Sud all’interno della scuola nazionale. “In particolare”, dice il rapporto del ministero, “i risultati sottolineano come i divari geografici tendano ad aumentare nei diversi livelli d’istruzione. Divengono cioè sempre …

"Scuola, l’Italia resta divisa in due", di Raffaello Masci

La scuola italiana si è misurata la febbre per il quarto anno di fila e ha capito di stare un po’ meglio, sia pur all’interno di una diffusa patologia, particolarmente grave nelle regioni del Sud. Ieri mattina è stato presentato il Rapporto dell’Invalsi (l’istituto del ministero dell’Istruzione che si occupa della valutazione) e questo è il dato di sintesi. L’Istituto ha valutato «i livelli di apprendimento» in italiano e in matematica raggiunti nelle classi seconda e quinta elementare, in prima e terza media e nel secondo anno delle superiori. Un lavoro immane, effettuato da valutatori esterni, che ha coinvolto 31 mila istituti, per un totale di 141 mila classi e 2 milioni e 900 mila studenti: non una campionatura, dunque, ma un vero screening. Per quanto riguarda l’italiano «gli studenti sembrano trovare più facili le domande relative ai testi narrativi, rispetto a quelle dei testi espositivi e argomentativi, in cui viene richiesto anche di interpretare dati e grafici funzionali all’esposizione dei contenuti del testo». Quando però si tratta di ricostruire il significato globale di un …

Scuola: Ghizzoni e Coscia (PD), servono tempi certi per immissioni in ruolo

Question time al Ministro Profumo. “Servono tempi certi per procedere, in tempo utile per l’avvio dell’anno scolastico 2012-2013, all’immissione in ruolo sia per il personale docente che per il personale amministrativo tecnico ausiliario. Il Ministro deve dare una risposta per avviare la risoluzione della grave situazione dei precari della scuola e garantire il diritto allo studio. – lo chiedono Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura alla camera, Maria Coscia, componente Pd della stessa commissione, in nel Question Time al ministro Profumo Il Decreto Interministeriale, emanato il 3 agosto 2011, prevedeva – spiegano i deputati – per gli anni 2012-13 e 2013-14 l’immissione in ruolo di 22 mila docenti e 7.000 ATA ogni anno. La situazione del personale precario nella scuola italiana impone un impegno serio per affrontare e risolvere in modo organico il problema: non solo per dare certezza di futuro e stabilità occupazionale ai dipendenti – concludono le deputate – ma anche, e soprattutto, per assicurare la continuità didattica e un corretto svolgimento dell’attività ordinaria delle scuole, che deve essere garantita dallo Stato ai …

"Dalla spending review nuovi tagli alla scuola", di Francesca Puglisi

Nella presentazione della “spending review”, il Ministro Giarda aveva detto che la scuola è il comparto dello Stato che ha dato di più per il risanamento nell’ultimo triennio e, quindi, il Governo non vi avrebbe messo mano. Invece, nel provvedimento in discussione al Senato, troviamo una nuova sottrazione di 15.000 contratti a termine ai danni dei precari della scuola e soprattutto l’inedita affermazione di un principio assai grave che non può passare inosservato. I 10.000 insegnanti di ruolo che hanno perso il posto a causa dei tagli del duo Tremonti Gemini, potranno andare ad insegnare qualsiasi materia in qualsiasi ordine di scuola, purché abbiano un titolo di studio valido, a prescindere dalla classe di concorso per cui sono abilitati. Così accadrà che un insegnante di economia aziendale potrà insegnare geografia alle medie anche se non possiede l’abilitazione per quella materia, un professore di storia e filosofia, potrà insegnare latino e così via. Il risultato sarà che il docente precario, in possesso della corretta specializzazione, perderà il lavoro, e al suo posto ci sarà un insegnante …

"Il Miur emana la circolare relativa all’Organico di fatto", da La Tecnica della Scuola

Il MIUR ha emanato la Circolare Ministeriale n. 61 del 18 luglio 2012 riguardante le indicazioni per la costituzione dell’organico di fatto dei docente e ATA per il prossimo anno scolastico. Una circolare giudicata negativamente dal sindacato di Pantaleo perché non dà adeguate risposte per garantire le necessità delle scuole né sul versante del personale docente, né su quello del personale Ata per garantire la funzionalità del servizio. Tra le richieste significative avanzate dalla FLC CGIL che sono state accolte si segnalano: • l’attivazione delle risorse necessarie per garantire l’insegnamento dell’ora alternativa alla religione cattolica; • il rispetto delle norme sulla sicurezza; • la necessità che le dotazioni previste per la scuola dell’infanzia non siano utilizzate su altri gradi di scuola anche per far fronte alle continue dismissioni del servizio da parte dei comuni; • le risorse necessarie a garantire il mantenimento dell’orario di lezione dell’anno precedente nella scuola primaria (le 30 ore anche nelle classi quarte laddove sono state ridotte nel diritto); • prevista la garanzia che nella scelta della seconda lingua straniera nella …

"Gli insegnanti italiani all'estero scrivono a Napolitano", da La Tecnica della Scuola

Di seguito la lettera che un gruppo di insegnanti ha inviato quest’oggi al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Onorevole e Illustrissimo Presidente, siamo un gruppo di Insegnanti di Scuole Statali di vari ordini e gradi in Italia e all’Estero, che hanno espletato in Dicembre scorso la Pubblica Selezione per l’Accertamento Linguistico indetto dal Ministero Affari Esteri al fine di insegnare e divulgare la Lingua e la Cultura Italiana nelle Istituzioni pubbliche all’Estero. Pur essendo in attesa dell’Ordinanza per la dichiarazione dei titoli professionali e culturali e della relativa formulazione delle Graduatorie, valevoli dal 1 settembre 2013, Le scriviamo per esprimere preoccupazione riguardo a quanto emerso nell’ultimo periodo in relazione agli ulteriori tagli – sulla già vessata scuola pubblica – previsti dal D. L. 6 luglio 2012, n. 95, sullo Spending Review, recentemente varato dal governo, in cui il contingente statale all’estero verrebbe ridotto del 40%. Non ci sembra di ravvisare alcuna coerenza con quanto votato con larga maggioranza dal Senato della Repubblica, che, nella seduta del 3 e 4 luglio u.s. si era espresso a …

"Avari con la scuola già un secolo fa", di Gian Antonio Stella

«Non è possibile tenere la penna in mano. I ragazzi piangono dal freddo…». È difficile leggere dell’ultima manifestazione dei precari della scuola e delle loro sofferenze senza riandare al diario che teneva un secolo fa il maestro Emilio Alchini di Vallada Agordina, che girò per diversi anni nelle più remote contrade di montagna. Quel diario, gonfio di afflizione e insieme amore per gli alunni, è una delle chicche di una piccola ma deliziosa mostra aperta fino ai primi di settembre a Caprile, una frazione di Alleghe in provincia di Belluno. Si intitola «Leggere, scrivere, fare di conto», espone un’aula intatta di un’ottantina d’anni fa (i banchi, la cattedra, il calamaio, la lavagna, i ritratti di Mussolini, Pio XI e Vittorio Emanuele III…) e una ricca collezione raccolta da Egidio Guidolin di quaderni, abecedari, carte geografiche, cannucce e mille altre cose utili a ricostruire la storia della scuola dall’Unità d’Italia al secondo dopoguerra. Da non perdere i sussidiari. Savoiardi, fascisti, colonialisti. Come il rarissimoVerso la vita, un «sillabario fonico» bilingue edito a Tripoli e scritto a …