"Gli esiti Invalsi e il divario nord-sud, che si divarica sempre di più", di Pasquale Almirante
Perché nella primaria non si notano grandi differenze di preparazione fra i bambini italiani ma che invece si presenta sinistra e preoccupante dalla secondaria di primo grado in poi? Il sottosegretario all’Istruzione, Elena Ugolini, ha detto che le prove Invalsi servono per conoscersi meglio e meglio capire dove intervenire e come intervenire tra i complessi meandri del nel nostro sistema di istruzione: una mappatura insomma dello stato della scuola italiana e delle sue condizioni di salute, senza la quale si rischia di navigare a vista e di scontrarsi con imprevisti non ponderati. Le prove Invalsi quindi escono dall’indeterminato della polemica e trovano applicazione, se non altro di dialogo e di analisi che però nel contesto relativo al rapporto sulla rilevazione degli apprendimenti pubblicati dal Miur il 20 luglio scorso interessa poco esaminare. Interessante invece appare il dato che esse hanno messo in evidenza, il divario cioè Nord-Sud all’interno della scuola nazionale. “In particolare”, dice il rapporto del ministero, “i risultati sottolineano come i divari geografici tendano ad aumentare nei diversi livelli d’istruzione. Divengono cioè sempre …