Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

"Che condanna essere stato il primo della classe", di Alberto Asor Rosa

Proprio perché ho pubblicato recentissimamente su queste colonne una specie di elogio della scuola pubblica italiana (“Tra quei banchi si vede l´Italia, la Repubblica, 2 giugno 2012), sono rimasto di stucco leggendo il giorno dopo sul medesimo giornale che l´attuale ministro della Pubblica istruzione, Profumo, ha inserito tra le misure più appariscenti della sua riforma l´incoronazione, istituto per istituto, dello “studente migliore dell´anno”. Ho passato la mia infanzia e la mia adolescenza a tentare di conseguire, dalla prima elementare alla terzo liceo classica (ahimè, riuscendovi) il riconoscimento, implicito, certo, ma anch´esso prestigioso, di “primo della classe”. So bene, dunque, di che si tratta. Solo quando sono arrivato all´Università ho capito che avere compagni migliori, e ne ho avuti, era molto meglio che dannarsi ad essere il migliore. Vorrei dire ora che tra le visioni della scuola (visioni del mondo?), che il ministro Profumo ed io nutriamo, c´è un abisso, anzi un antagonismo insormontabile. L´idea che si migliora la scuola trasformandola in una corsa a ostacoli è letale. L´impressione positiva che io volevo trasmettere, ricavandola dall´esperienza …

"Tempi lunghi per il tirocinio breve", di Mario D'Adamo

Di percorso di abilitazione semplificato e riservato ai docenti con esperienza lavorativa significativa alle spalle si riparlerà nel 2012/2013. In sede di programmazione del prossimo anno scolastico è intenzione del ministero far partire, in parallelo alla seconda tornata di tirocinio formativo attivo, un percorso abbreviato per consentire a questi docenti «di accedere direttamente alla formazione in aula e all’esame finale» per conseguire l’abilitazione di cui ora sono privi, nonostante abbiano prestato servizio in tutti questi anni. Più verosimilmente la partenza avverrà con l’anno scolastico 2013/2014, visto che il prossimo anno sarà già occupato dall’espletamento del primo tirocinio formativo attivo che sarebbe dovuto partire già con quest’anno. In ogni caso, tempi, modi e requisiti di servizio dei partecipanti li dovrà stabilire un provvedimento ministeriale a integrazione di quello del 10 settembre 2010, n. 249, sulla formazione iniziale dei docenti. La precisazione viene dal ministero con un comunicato del 29 maggio scorso, con il quale si ammette che «l’avvio dei moduli aggiuntivi ai corsi di Tfa, riservati ai docenti non abilitati, con servizio, richiede una modifica del …

"Il Pd incalza: c’è bisogno di molto altro" di Giuseppe Vittorio,

Continua la polemica sulla scuola. Il Pd non ci sta ad essere relegato nella parte di chi si oppone al merito: «Basta con le strumentalizzazioni, noi abbiamo sempre lavorato a favore del merito e della serietà della scuola», dice Giuseppe Fioroni, ex ministro dell’Istruzione, che ricorda come l’obbligo del recupero dei debiti scolastici sia stato introdotto proprio dall’ultimo governo di centrosinistra «per evitare che, a prescindere dal merito, si possa essere tutti promossi». «Per fare questo – sottolinea Fioroni – abbiamo investito milioni di euro per consentire alle scuole di avviare percorsi di recupero per moltissimi ragazzi. Abbiamo introdotto noi i decreti sul merito favorendo la partecipazione alle varie competizioni e prevedendo in bilancio finanziamenti per la formazione e master all’estero. Abbiamo inserito il 100 alla maturità facendo una norma che impedisse ai meritevoli di essere esclusi dall’accesso alle facoltà con numero chiuso, perché i loro risultati non avevano valore. Peccato che l’entrata in vigore viene prorogata da quattro anni. Avevamo poi predisposto gli interventi per avviare l’aggiornamento e la riqualificazione obbligatoria in presenza dei …

"Se il preside va in ferie e la scuola è sola", di Mario D'Adamo

Scuole senza dirigenti né docenti vicari. Le ferie annuali si avvicinano e i dirigenti scolastici infuriati stanno per fare la mossa suggerita da Cgil, Cisl e Snals: comunicare ai rispettivi direttori regionali dell’istruzione i periodi durante i quali saranno in ferie senza farsi sostituire, e ciò perché non sono state loro assegnate risorse, né lo saranno, per compensare l’attività di sostituzione, ed essi non hanno alcuna intenzione di assumersi responsabilità nell’ordinare spese prive di copertura o adottare provvedimenti annullabili di diritto. La nota ministeriale sul programma annuale 2012 del 22 dicembre 2011 (prot. n. 9353), infatti, non solo non aveva previsto di conferire alle scuole i fondi necessari alla liquidazione dell’indennità per funzioni superiori da corrispondere ai docenti collaboratori quando esercitano la funzione vicaria, ma aveva addirittura escluso che durante le ferie potessero essere loro delegate funzioni proprie della qualifica superiore (art. 52 del decreto legislativo n. 165 del 2001). E allora, è il messaggio implicito rinvenibile nella lettera dei dirigenti scolastici, trovino una soluzione i direttori regionali, nelle cui mani vengono rimesse non solo …

"Il merito di Profumo scontenta tutti", di Alessandra Ricciardi

Un miliardo di euro di fondi europei per l’istruzione al Sud, 117 milioni per le scuole che offrono una seconda chance a chi ha abbandonato gli studi. E 400 milioni per gli asili nido. E per il merito? «Solo 30 milioni». É con questi numeri che ieri il ministro dell’istruzione, università e ricerca, Francesco Profumo, ha provato a smantellare il grattacielo di critiche che ha collezionato la sua proposta di riforma sul merito nella scuola e nell’università: contrarie le associazioni di genitori e i sindacati (si confonde il merito con la qualità della scuola, una delle critiche più diffuse), contrario il Pd e il Pdl, anche se per motivi diversi. In una nota inviata ai sindacati e pubblicata sul sito del miur, ieri Profumo rivendica l’impegno a favore della scuola di tutti, a cui la riforma del merito toglierebbe poche risorse. «Spero che la lettera del ministro sia solo il preliminare di un approfondito confronto di merito che dia corpo a relazioni sindacali vere e non soltanto epistolari», è la secca replica di Francesco Scrima, …

"Basta una spruzzatina di profumo?", di Maurizio Tirittico

Ma perché i nostri ministri pensano sempre “in piccolo”? Possibile che l’ultimo ministro che ha pensato “in grande” è stato Giovanni Gentile? Seguito – è vero – da due ambiziosette… Moratti e Gelmini… ma solo il primo ha lasciato un segno che ancora non riusciamo a doppiare!!! Ma perché i nostri ministri “maschi” PI si sentono sempre ministri a tempo? Perché non guardano un po’ più lontano dal loro naso? Lo so! Il momento è grave e non c’è una lira, ma quel poco che si può spendere è proprio necessario sperperarlo in medagliette per i primi della classe? Ho già scritto su FB che premiare i migliori quando uno stadio è impraticabile equivale a promuovere gare di cui già si sa chi sono i vincitori! Io penserei allo stadio prima che agli atleti! E’ come dare una medaglia a chi è sopravvissuto alla mitraglia nemica! Si premia il vivo e non si contano i morti! Per loro c’è sempre un bel Vittoriano! Ad perpetuam rei memoriam! Così va il mondo, anche con un governo …

Le tracce della maturità via email «Codici» per respingere i pirati. Pri-mo test telematico. No del Pd al pacchetto merito di Profumo", di Mariolina Iossa

Hanno avuto successo e non ci sono stati intoppi. Le prove generali disposte dal ministero nel corso del mese di maggio per rodare il nuovo sistema telematico di invio dei testi per le prove scritte di maturità sono andate a buon fine. Certo, qualcuno potrebbe obiettare che nessun hacker, interessato a entrare in possesso delle tracce del prossimo 20 giugno, si sarebbe messo all’opera in anticipo per una simulazione. Hacker, in casi come questo vuole dire studente molto bravo nel decrittare codici segreti, nell’entrare nei sistemi informatici altrui, insomma capace di fare cose che la maggior parte della gente ha visto solo nei film. Comunque la si voglia vedere, le prove sono andate bene e il 20 giugno farà la sua comparsa reale, per la prima volta in Italia, il «plico telematico» per la maturità, ovvero niente più buste che arrivano dal ministero sigillate ma «chiavi», cioè codici, che arrivano comunque dal ministero ma saranno resi disponibili telematicamente dal Miur direttamente sul computer di ciascun istituto superiore sede di esame. Nei licei, infatti, verranno scelti …