Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

"Scuola malata, è ora di tornare a Barbiana", di Marco Rossi Doria

Dall’esperienza di don Milani a quelle delle troppe periferie d’oggi l’attenzione a chi ha più bisogno non si risolve soltanto in maggiore equità, ma indica vie innovative all’azione pedagogica. Eravamo nel pieno del boom economico e tutto sembrava finalmente andare per il meglio. Quando, nel 1967, uscì Lettera a una professoressa e arrivò in ogni angolo d’Italia il monito, severo e profetico, di don Milani: «la scuola ha un solo problema: i ragazzi che perde». In quel libro c’erano i dati che mostravano che la classe sociale dei genitori determinava il successo o l’insuccesso scolastico, in larghissima misura. Quel monito ci sta ancora addosso. Perché è ancora oggi così. Sono i figli dei poveri a fallire a scuola. E sono tanti: il 20% del totale. Che tende a diventare il 30% e più nel Sud come nelle periferie del Centro e del Nord. Lo dicono i dati del ministero dell’Istruzione, quelli Istat, la Banca d’Italia, la relazione della Commissione indagine sulla povertà. Lo mostra, pezzo per pezzo, il bellissimo Atlante dell’infanzia a rischio , curato …

"A proposito di autogoverno e dimensionamenti", di Antonio Valentino

L’approvazione del DDL sull’autogoverno delle scuole da parte della VII Commissione della Camera ha avuto una discreta eco nel pianeta scuola. Associazioni professionali e organizzazioni sindacali hanno espresso commenti e posizioni articolati, dove, a fianco di rilevazioni critiche, si colgono anche diffusi apprezzamenti. Da parte di tutti c’è l’auspicio, al riguardo, di una campagna di informazione e dibattito e l’impegno comunque a farsene carico e ad esserne protagonisti. Anche la Conferenza delle Regioni è intervenuta esprimendo condivisione sostanziale degli obiettivi e dei principi ispiratori e formulando, per quanto di sua competenza, emendamenti che non sembra contraddicano l’impianto complessivo del DDL. A questa pluralità e densità di commenti del mondo della scuola non sembra corrispondere altrettanta attenzione da parte dell’Amministrazione. Almeno a voler dar peso all’assenza di riferimento a queste problematiche nell’Atto di indirizzo del Ministro (le priorità politiche) per il 2012; atto di indirizzo che pure è stato emanato una settimana dopo l’approvazione del DDL in questione. Nessun accenno, nel documento ministeriale; neanche dove si parla dell’importanza di “modelli organizzativi e innovativi e di governo” …

"Struttura centrale più snella. Rivisti distacchi e comandi", da corriere.it

La scuola ha già stretto la cinghia e ora i tecnici del ministro Francesco Profumo si trovano a «raschiare il barile». La scuola ha già stretto la cinghia e ora i tecnici del ministro Francesco Profumo si trovano a «raschiare il barile» anche per quel che riguarda gli affitti degli uffici centrali del Miur. In particolare, le strutture romane dell’amministrazione del ministero costano ogni anno circa 12 milioni di euro: all’Eur, per esempio, i 400 dipendenti che si occupano della gestione delle università hanno a disposizione uffici per 40 mila metri quadrati (100 a testa). La razionalizzazione, dunque, partirà «dallo snellimento della struttura centrale: attraverso l’utilizzo dei sistemi informatici, la riduzione dal 2014 del 50% di spese per fitti passivi e gestione degli immobili (già dal 2013 riduzione del 10%); riduzione degli organici dirigenziali e la riconversione profili». Inoltre, il governo Monti intende procedere a una «riorganizzazione della struttura territoriale con riduzione delle articolazioni provinciali e trasferimento funzioni». Infine, in consiglio dei ministri è stata presa in considerazione anche «la razionalizzazione di distacchi e comandi …

"La lezione degli studenti", di Francesco Erbani

PISA «Fu il mio primo atto di antifascismo. Inconsapevole, ma riuscito». Armando Petrucci, paleografo, maestro per generazioni di studiosi della scrittura e della lettura antica, siede sul divanetto del salotto. Si ragiona da tempo di cosa accadrà al libro, e allora perché non chiedere lumi a chi ha trafficato con pergamene e manoscrittie ha raccontato l’uso sociale dello scrivere e del leggere almeno dal V secolo avanti Cristo fino all’invenzione della stampa (e anche oltre)? Ma c’è un altro motivo per raccogliere la testimonianza di un anziano professore, un antibarone che ha insegnato a Chicago e a Stanford, a Parigi, a Roma e alla Normale di Pisa e che fra i suoi studenti era leggendario per la quantità di sapere che trasmetteva e per il garbo con cui lo trasmetteva: il primo maggio compie ottant’anni. E che cosa c’entra l’antifascismo? «La festa del lavoro era stata abolita dal regime. Ma quel giorno a casa mia si festeggiò». Petrucci non si è fermato alle scritture antiche. Ha studiato la scrittura di Gramsci e di Moro e …

"Il governo dei tagli investa sulla scuola", di Chiara Saraceno

Dopo molti annunci, sta finalmente partendo la spending review. Ottimo se porterà a ridurre sprechi e a razionalizzare le spese. Se si passa dall´analisi della efficienza della spesa a quella delle priorità, tuttavia, le cose sono un po´ più complesse. L´individuazione di che cosa è necessario mantenere, che cosa rafforzare e che cosa si può tagliare, richiede una valutazione delle finalità della spesa stessa. Da questo punto di vista non può non destare preoccupazione il fatto che ancora una volta si guardi alla scuola, già sottoposta a successive, radicali, cure dimagranti, come ad un comparto ove si può ancora operare qualche sostanzioso risparmio. Sono certa che anche qui molte cose possono essere ulteriormente razionalizzate, in particolare per quanto riguarda gli acquisti di arredi e materiali di consumo. Anche se ormai le risorse per acquistare alcunché sono ridotte al lumicino e in molti casi i genitori si fanno carico anche della carta igienica. Forse, in alcuni distretti scolastici si può lavorare ulteriormente alla razionalizzazione della distribuzione degli insegnanti, anche se gli interventi degli anni scorsi hanno …

"Non un privilegio, ma un diritto", di Manuela Ghizzoni

Ieri ho partecipato alla bellissima manifestazione del Comitato Quota 96. Al ritorno ho riordinato gli appunti per del mio intervento e ora lo pubblico in calce, come nuova tappa del nostro percorso insieme. Grazie per la vostra partecipazione e per il vostro impegno. Credo sia giusto accogliere le richieste di alcuni di voi per trasferire in questo nuovo post la nostra discussione. A questo proposito ricordo le “puntate precedenti”: “Pd, importanti passi avanti su scuola e università” “Quota 96” “Quota 96. Dibattito sulle questioni aperte del comparto scuola” e il link del sito Comitato civico Quota 96. «E’ bello poterci ritrovare qui, insieme e dare un volto agli amici e alle amiche incontrare sulle pagine del mio sito. E’ per questo che voglio ringraziare il Comitato Civico Quota 96 che da solo, e nella diffidenza di alcuni, è riuscito a dare sbocco politico ad una protesta spontanea e a trascinarvi in piazza a manifestare per i propri diritti e per dare la massima visibilità alle vostre/nostre rivendicazioni. Il mio ringraziamento è collettivo, perché gli apporti …

«Andare in pensione è un diritto» In piazza i professori del 1952, di Fabrizio Peronaci

Manifestazione in piazza Santi Apostoli: tutti coetanei,contro lo «scalone». Presenti due parlamentari del Pd. Una protesta senza precedenti: tutti coetanei. Tutti insegnanti nati nel 1952, con i loro cartelli diretti al ministro Elsa Fornero («La scuola non finisce a dicembre», «La pensione è un diritto, non un privilegio», «Nonna, voglio stare con te»), le magliette con su scritto l’anno di nascita, vignette e disegni sul contestatissimo «scalone». Sono stati circa 300, da tutta Italia, i partecipanti alla manifestazione organizzata dal Comitato civico quota 96 in piazza Santi Apostoli, dalle 10 alle 14 di domenica 29 aprile. «SONO DISPERATA» – La quota 96, data dalla somma tra età anagrafici e requisiti contributivi troncata dalla riforma Fornero, è stata invocata da tutti i presenti. Molti gli insegnanti in preda allo sconforto. «Mi mancavano tre mesi, ora dovrò lavorare altri 4 anni. Tutti i miei progetti di vita sono stati stravolti», dice Maria Giovanna, da Gallarate, docente in una scuola d’infanzia. È stato il presidente del comitato, Giuseppe Grasso, insegnante di letteratura francese a Roma, a introdurre il …