Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

“Classi di concorso, riforma sparita”, di Alessandra Ricciardi

Rivedere le classi di concorso per ridurle nel numero e farle corrispondere ad aree disciplinari più ampie, funzionali a una gestione più flessibile degli organici. Rivedere le classi di concorso anche per farle corrispondere alle cattedre attive nelle scuole, cioé alle materie insegnate ai ragazzi in base ai nuovi programmi, e a quelle di cui si ha effettivamente bisogno. A 5 anni dalla legge che le prevedeva (il decreto legge 112/20008), a supporto di una riduzione delle ore di lezione nella più ampia e cruenta riforma Tremonti-Gelmini, e dopo innumerevoli bozze di decreto (se ne contano almeno sei), delle nuove classi di concorso non se ne sa più nulla. Non se ne ha traccia neanche ai tavoli di confronto con i sindacati. Intanto si stanno avviando per migliaia di docenti precari nuovi percorsi di abilitazione riservati (i cosiddetti Pas) sulle vecchie classi. Con la conseguenza che potranno anche esserci insegnanti di nuova abilitazione in stenodattilografia e trattamento testi (A075 e A076), discipline in via di esaurimento e i cui docenti già di ruolo sono stati …

“Libri di testo, un vero optional”, Antimo Di Geronimo

I libri di testo non saranno più obbligatori e potranno essere sostituti da strumenti alternativi. Nel biennio dei professionali sarà reintrodotta la geografia e l’orientamento degli alunni, nell’ultimo anno delle medie e nel biennio finale delle superiori, sarà obbligatorio e rientrerà nell’orario di lavoro. Sono queste alcune delle disposizioni contenute nel disegno di legge di conversione del progetto di legge 104/2013, approvato dall’aula della camera il 31 ottobre scorso (1574-A). Il testo sarà in discussione al senato da domani, in vista dell’approvazione definitiva. Che dovrà avvenire entro l’11 novembre prossimo, pena la decadenza del decreto. Va detto, inoltre, che la Corte costituzionale, con la sentenza 360/96, ha precluso al governo la possibilità di reiterare i decreti legge. E dunque, l’imminenza del termine di decadenza induce a ritenere che il passaggio al senato dovrebbe essere meramente confermativo. Formazione e fumo L’aula di Montecitorio ha mitigato gli effetti della disposizione che puniva con la formazione coatta i docenti delle scuole i cui alunni avessero ottenuto voti bassi alle prove Invalsi. In ciò modificando la norma da precettivo-sanzionatoria …

“La scuola assumerà in tre anni 69mila insegnanti”, di Francesca Milano

Il decreto scuola approvato dalla Camera giovedì porta in dote 85mila nuovi posti di lavoro: 69mila destinati a docenti, 16mila riservati al personale tecnico-amministrativo. Si tratta di assunzioni che saranno spalmate sul triennio 2014-2016, tenendo conto – come è scritto nell’articolo 15 del decreto – «dei posti vacanti e disponibili in ciascun anno». La metà dei nuovi docenti verrà scelta fra i vincitori del “concorsone” e dei concorsi precedenti e l’altra metà fra i precari presenti nelle graduatorie a esaurimento. Il piano triennale rappresenta la prosecuzione di un analogo intervento disposto per il 2011-2013 con il decreto legge 70/2011. Tra i quasi 70mila nuovi docenti ci saranno anche 26mila insegnanti di sostegno (12mila nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria e 14mila in quella secondaria di I e II grado). E proprio a proposito del sostegno, il provvedimento che passa ora al Senato, modifica la percentuale dei posti dedicati: per l’anno scolastico 2013/2014 la dotazione organica di diritto relativa ai docenti di sostegno deve essere pari al 75% (prima era al 70%) del numero dei …

“Spazio all’apprendistato per gli studenti”, di Claudio Tucci

Arriva un programma sperimentale, per il triennio 2014-2016, per lo svolgimento di periodi di formazione in azienda degli studenti degli ultimi due anni delle superiori, attraverso l’apprendistato. Contratto che si rafforza anche nelle università e negli Its (le super scuole di tecnologia post diploma di durata biennale). Nuova modifica per il bonus maturità, con la possibilità di immatricolarsi in soprannumero estesa anche ai corsi di laurea in professioni sanitarie e scienze della formazione primaria (prima escluse). Salta invece la tanto contestata norma che prevedeva una vera e propria “sanatoria” per i dirigenti scolastici, specie per coloro con contenziosi pendenti rispetto agli esiti delle prove. Con queste ultime novità il dl Carrozza ha incassato ieri il via libera della Camera con 195 sì, 7 voti contrari e 78 astenuti. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato (va convertito in legge, a pena di decadenza, entro l’11 novembre). Soddisfazione è stata espressa dal ministro Maria Chiara Carrozza presente ieri in aula per l’intera giornata di lavori: « È un primo passo importante. Dopo anni di tagli si …

“Ok al bonus e digitale fai-da-te . Ma saltano i 41 milioni per le università più virtuose”, di Valentina Santarpia

Via libera della Camera dei deputati sul decreto scuola, approvato con i voti favorevoli di Pd e Pdl, il parere contrario di Lega nord e Fratelli d’Italia e l’astensione di Sel e Movimento Cinque stelle. Ora passerà al Senato. Saltano i fondi aggiuntivi per le università migliori, si tratta di una questione tecnica. Restano fuori dal decreto anche quasi tutte le proposte di modifica sulle graduatorie, tranne l’emendamento che salvaguarda circa 2386 presidi, trasformando le graduatorie di merito in graduatorie ad esaurimento, e facendo quindi sì che non venga bandito un nuovo corso-concorso finché non saranno assunti i dirigenti scolastici in attesa. Ma la Camera approva un ordine del giorno perché il ministero, una volta per tutte, si chiarisca in quali modi avvengono i reclutamenti e dove possono essere apportati correttivi. Impegno ufficiale dell’esecutivo anche sulle borse di studio: i 40 milioni per finanziarle dovranno essere trovati nell’ambito della legge di stabilità. Tra i provvedimenti approvati, un piano triennale 2014-2016 per l’assunzione a tempo indeterminato del personale della scuola, la rideterminazione della dotazione organica dei …

Scuola: Ghizzoni (Pd), un buon provvedimento

“Il Dl Istruzione e’ un buon provvedimento con cui governo e Parlamento finalmente invertono davvero la tendenza degli anni precedenti e scelgono di investire nella scuola e nell’universita’”. Lo ha detto Manuela Ghizzoni, deputata del Pd e relatrice del testo, la quale spiega che “e’ stato fatto un buon lavoro che ha portato ad una ampia condivisione, pur con accenti diversi come mostra la scelta di astensione da parte di Sel e M5S. Questo decreto non aveva l’ambizione di risolvere tutti insieme i problemi della scuola ma e’ sicuramente una prima risposta positiva. Ora sta alla responsabilita’ della politica proseguire sulla strada tracciata”. Ansa

“Senza il nuovo Cnpi rischio paralisi per l’attività del ministero”, di Giorgio Candeloro

Cnpi-Cspi: sulla soppressione del vecchio parlamentino della scuola e la mancata istituzione del nuovo si gioca un’altra puntata della prossima, probabile, «battaglia d’autunno» tra sindacati e ministero. Un decreto legge del 1999 (governo D’Alema) stabilisce l’istituzione del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione, organo collegiale consultivo del ministero, con rappresentanti sia nominati che eletti, delle varie componenti della scuola, in sostituzione del precedente Cnpi, più vecchio del paese stesso, in quanto costituito nel 1847 nell’allora Regno di Sardegna. Per dodici anni il nuovo organismo non viene costituito e il Cnpi rimane in funzione in regime di prorogatio, sebbene nei fatti svuotato di contenuti e di attribuzioni; Nel 2012 il governo Monti decide di non procedere più alla prorogatio delle funzioni del Cnpi e quest’ultimo esce definitivamente di scena il 31-12-2012. Nella primavera scorsa la Flc-Cgil ricorre al Tar del Lazio contro questa decisione, chiedendo in sostanza o una nuova prorogatio del Cnpi o l’istituzione del «nuovo» Cspi (in realtà vecchio di 12 anni). Il 15 ottobre 2013 il Tar del Lazio dà Ragione al sindacato (si …