Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

“Analfabetismo paralisi e cura per l’Italia”, di Paola Casi

Le scrivo a nome di un gruppo di docenti di vari CTP dell’Emilia Romagna per segnalare una situazione di sofferenza che ci preoccupa come cittadini e come insegnanti di lingua italiana. Secondo un’opinione abbastanza diffusa, l’analfabetismo era una piaga che abitava la società italiana dei nostri progenitori e che si è sostanzialmente estinta nel secolo scorso. In Italia, sono in realtà ancora presenti invece casi di analfabetismo totale, a causa del quale circa il 5% delle popolazione tra i 16 e i 65 anni non è in grado di usare la lettura e la scrittura nemmeno in modo elementare. All’interno di questa allarmante percentuale, stanno anche molte persone che arrivano in Italia da altri paesi. Il livello di scolarità di molti migranti provenienti da contesti di estrema povertà o da paesi coinvolti in guerre è infatti attualmente al di sotto degli standard europei. La differenza rispetto agli analfabeti italiani di oggi o di un centinaio d’anni fa, sta soprattutto nel fatto che i nuovi arrivati spesso non padroneggiano la lingua italiana nemmeno sul piano del …

“L’insegnante che vorrei a lezione con Recalcati e Lodoli”, di Antonio Valentino

In queste settimane, segnate dall’inizio del nuovo anno scolastico e delle lezioni, giornali e riviste, cartacei e on line, si sono sbizzarriti a proporci i punti di vista di personaggi, generalmente noti e accreditati, del mondo dell’università e della scuola e della cultura in genere. Tra i non pochi che offrivano considerazioni con cui in ogni caso fare i conti, due soprattutto, di recente lettura (su la Repubblica dello scorso mercoledi), hanno richiamato la mia attenzione: Massimo Recalcati – psicanalista, tra i più noti in Italia, e professore universitario -, con l’articolo “Il Maestro riluttante. Cari professori non fate gli psicologi”) e Marco Lodoli – professore in un Istituto Professionale della periferia di Roma ed editorialista di Repubblica -, con “La scuola raccontata diventa un boom editoriale”. Le loro considerazioni mi hanno colpito per motivi diversi ma convergenti. Recalcati, perché, nel rappresentare le storture della nostra scuola – o quelle che a lui sembrano tali – individua, e ci propone, come “mito” per l’oggi, la professoressa Giulia, un’insegnante che, ai tempi in cui lui frequentava …

“Classi-pollaio dove insegnare è pura follia”, di Mila Spicola

Sono Antonio, ho 15 anni, frequento la I superiore dell’istituto professionale XX, Catania. Sono stato bocciato una volta, in prima media. Già lavoro, aiuto un meccanico nel mio quartiere. Non mi piace studiare perché già in terza elementare non capivo molto e mi annoiavo. Sì è vero, i professori li faccio impazzire, così mi sospendono e me ne sto in officina. Mi sono iscritto al superiore per l’obbligo e per far contenta mia madre. In classe siamo in 38,almeno una 20ina li conosco, son tutti come me. Non ci chiamano per nome, e manco per cognome. Avanti ca finisciunu l’appello è finita la prima ora. E le altre volano: tra grida e urla passa a matinata. Chissa è a scola. Mi faccio solo quest’anno e ciao. Mia madre mi dice “dai, magari ci pigli gusto e ti prendi il diploma” “Mamma, siamo in 38 e in 20 uncicapemu na beata mazza di chiddu chi dicinu, anche se sti mischini si sforzano, seconnu tia ncapu a 38 u spiegano a mmia? Non vedono l’ora che ci …

Intervento del Presidente Napolitano alla cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2013-2014

L’aver accettato, nell’interesse del paese, la rielezione a Presidente della Repubblica mi permette – e mi fa molto piacere – di essere ancora qui con voi oggi e di parlare al mondo della scuola italiana. L’inizio dell’anno scolastico è, infatti, il momento e l’occasione migliore per rivolgere un augurio di buon lavoro agli insegnanti, al personale tecnico, a tutti coloro che sono impegnati nell’istruzione e per l’istruzione nella pubblica amministrazione e nella società civile. Do il benvenuto a tutte le autorità presenti. E rivolgo un saluto affettuoso a voi studenti di ogni età, ai vostri genitori e, lasciatemi aggiungere, ai vostri nonni. Non ho mai trascurato in questi anni di considerare l’istruzione a tutti i livelli uno dei pilastri e degli assi portanti della nostra società. E in questo momento dobbiamo rinnovare e rafforzare le potenzialità di sviluppo della società italiana. Non siamo ancora usciti dalla crisi finanziaria, economica, sociale che ha colpito così duramente negli ultimi anni il nostro paese, e gran parte del mondo, dagli Stati Uniti d’America all’Europa. Sono ancora tante le …

Spending review colpisce ancora la scuola: meno fondi per i libri alle famiglie in crisi”, di Salvo Intravaia

Il governo taglia i costi della politica regionale ma ci vanno di mezzo gli studenti meno abbienti. È un po’ difficile comprenderne le motivazioni, ma da quest’anno per gli alunni appartenenti alle famiglie che stentano ad arrivare a fine mese, comprare i libri di testo scolastici sarà un problema ancora più grosso dello scorso anno. Perché, mentre con una mano il governo assegna alle scuole 8 milioni di euro per l’acquisto di volumi in comodato d’uso, con l’altra ne taglia 50 che fino al 2012/2013 andavano a rimpinguare il capitolo di spesa che serviva per assegnare un contributo alle famiglie con figli alla scuola media o al superiore per l’acquisto dei libri scolastici. Contributo che viene assegnato ogni anno attraverso le regioni, in base al reddito familiare. Ma per quest’anno le risorse si sono praticamente dimezzate e il contributo medio per studente in difficoltà passa da 163 euro – con cui era possibile acquistare da 6 a 7 libri – ad appena 85 euro a testa, che bastano a malapena per tre libri al massimo. …

“L’Italia è nella fascia bassa Ue per gli stipendi ai docenti e tra i peggiori per gli scatti di carriera”, di P.A. da La Tecnica della Scuola

Il “Fatto quotidiano” riprende l’antica questione dello scarso apprezzamento della professione insegnante in Italia e dello scarto stipendiale che c’è in confronto con le altre nazioni, anche se già in Europa è presente al suo interno una differenze stramba di stipendi tra il corpo docente, con la consequenziale differente considerazione in cui è tenuta la professione in ogni Stato. Si passa da una media per il secondario di 4.780 euro annui lordi in Bulgaria per arrivare ai massimi del Lussemburgo, dove un prof del liceo viaggia su una media di 104.049 euro. L’Italia, come è noto, si posiziona nella fascia bassa, caratterizzata tra l’altro, rispetto alla stragrande maggioranza degli altri Paesi europei, da un aumento molto ridotto e lentissimo dello stipendio durante la carriera. I dati più affidabili, specifica Il Fatto, nel settore provengono da uno studio di Eurydice, organismo che dipende dalla Commissione europea, che sottolinea come in tanti Stati europei, a partire dall’anno scolastico 2009-2010, i salari nelle scuole siano stati congelati o addirittura ridotti, a causa della crisi. Si tratta di dati …

“Autistico in classe, alunni in fuga e a Napoli scoppia la polemica”, di Irene De Arcangelis

Alla scuola materna avevano deciso di passarci su. Sopportare la convivenza dei loro figli con un bambino autistico. Quando però l’hanno ritrovato tra i banchi della classe elementare con la prospettiva di cinque anni insieme, hanno deciso di risolvere il loro “problema” in maniera radicale: chiedere alla direttrice scolastica, e poi insistere anche con l’intervento di “persone influenti”, di cambiare sezione ai loro bambini. Pretesa comune ai genitori di sei piccoli alunni della scuola “Gennaro Sequino” di Mugnano, comune a Nord di Napoli. Richiesta subito respinta dalla responsabile che però, proprio a causa delle pressanti sollecitazioni, si è vista alla fine costretta a dare il benestare per il trasferimento dei sei alunni in altre scuole. Con una nota dolorosa che difficilmente il papà e la mamma del bambino affetto dalla sindrome di Kanner — che ha sei anni e che chiameremo Antonio — potranno dimenticare: durante una delle visite del gruppo di genitori alla direttrice scolastica si trovavano nella segreteria e hanno sentito tutto di quelle richieste “causate” dalla presenza del loro bambino. Un caso …