Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

"Basta rattoppi per la scuola. Ora risorse e progetto educativo", di Benedetto Vertecchi

Molte delle difficoltà che le scuole si trovano oggi ad affrontare sono evidenti, e riguardano le strutture e il funzionamento del sistema. Sono difficoltà che si sono progressivamente accentuate per la crescente penuria di risorse destinate alle spese per il personale, all’edilizia, alle dotazioni didattiche. Ma per capire le ragioni del malessere del sistema scolastico non basta menzionare i tagli nei finanziamenti. Sono venute meno negli anni alcune condizioni morali che, dal raggiungimento dell’Unità nazionale in poi, avevano sostenuto la crescita della scuola e la sua capacità di modificare in una linea di progresso sia le condizioni della vita materiale, sia il profilo culturale del nostro Paese. UNA NUOVA STAGIONE È urgente porre a disposizione delle scuole le risorse di cui hanno bisogno per svolgere la loro attività, ma è altrettanto urgente elaborare linee di sviluppo capaci di conferire coerenza agli interventi e di perseguire intenti non limitati al tempo breve, ma proiettati nei prossimi decenni, quando i bambini e i ragazzi che ora frequentano le scuole dovranno poter fare affidamento su quanto hanno appreso …

I “suggerimenti” dei “saggi” sulla scuola. Perché parlarne, di Antonio Valentino

A guardarsi intorno, non ci si aspettava che nel documento dei cosiddetti “10 saggi” si parlasse anche di scuola. Perché – sappiamo – nell’agenda della politica nostrana, la questione scuola non occupa certamente un posto rilevante. Comunque, il documento, fino a ieri, non era di quelli per cui valeva la pena di “spendersi” più di tanto, almeno nella considerazione di chi scrive. Ci poteva essere, da parte di chi si interessa di scuola, una sorta di curiosità su come la vedono personalità più attente ed esperte di questioni istituzionali ed economiche. Niente di più. Con la rielezione di Napolitano a Presidente della Repubblica e con un governo le cui caratteristiche appaiono disegnate nel discorso di insediamento (e con i limiti temporali abbastanza facilmente presumibili – e augurabili -), il documento dei saggi può invece essere letto come possibile base programmatica – come si dice – anche per il governo della scuola per i prossimi due anni (o giù di lì, se le cose marceranno per il verso giusto o che al giusto si avvicinino di …

"Scuola, vecchie aule addio: nuove regole per costruirle", di Anna Maria De Luca

Per la prima volta dal 1975 si mette mano all’architettura interna delle scuole: nuove regole per costruire spazi d’apprendimento coerenti con le innovazioni determinate dalle tecnologie digitali e dalle evoluzioni della didattica. Ambienti capaci di rompere la vecchia modalità trasmissiva cattedra – banco e la centralità della lezione frontale. Cosi le scuole diventano “tessuto ambientale per l’apprendimento”, dall’atrio ai servizi igienici agli spogliatoi, alle pareti mobili. Una scuola pensata “in modo da lasciare sempre una possibilità di variazione dello spazio a seconda della attività desiderata”. Stop alle vecchie aule. “Per molto tempo – si legge nelle Linee Guida varate su proposta del ministro Profumo dopo il parere della Conferenza Unificata – l’aula è stata il luogo unico dell’istruzione scolastica. Tutti gli spazi della scuola erano strumentali o accessori: i corridoi utilizzati solo per il transito degli studenti, o il laboratorio per poter usufruire di attrezzature speciali”. Oggi non può essere più cosi: la realizzazione degli edifici scolastici dovrà rispondere a parametri e criteri architettonici e dell’organizzazione dello spazio del tutto nuovi. Le scuole “non luoghi”. …

"Il manifesto per la sicurezza nelle scuole", di Valeria Pini

Una tabella di marcia per la sicurezza nelle scuole. Otto proposte per garantire alunni e professori. Fra gli obiettivi quello di completare l’anagrafe dell’edilizia scolastica entro il 2013 e realizzare sopralluoghi tecnici durante la pausa estiva; approvare i Piani comunali di emergenza; considerare l’edilizia scolastica una priorità e abbattere le barriere architettoniche. Ma anche investire sul benessere e la salute, recuperando spazi verdi e cortili, costruendo nuove palestre. Sono i punti presentati oggi a Roma nell’ambito del VII Premio Vito Scafidi per le Buone pratiche nella scuola, promosso da Cittadinanzattiva, in ricordo dello lo studente morto per il crollo del controsoffitto nel liceo Darwin di Rivoli. I vincitori fra video e siti web. In tutto sono stati presentati 120 porgetti e tre premi. Fra questi un video e un sito web completamente dedicato al tema della sicurezza messi a punto dagli studenti dell’Istituto superiore Avogadro di Torino; una rete sul territorio di Ferrara, attivata dall’Istituto comprensivo Govoni, sul tema dell’integrazione degli alunni stranieri, che tiene insieme mediatori culturali, associazioni ed altri istituti scolastici e una …

"L'Italia che spende male le poche risorse che ha", di Giovanni Bardi

In Europa l’Italia è fra i paesi che spendono meno e peggio sulla scuola. Nell’ultimo decennio il Paese ha disinvestito quando non ha investito male, al punto da ritrovarci sempre fanalino di coda anche in fatto di apprendimento degli studenti a fine obbligo ai test dell’Ocse Pisa. È recente la notizia che l’Italia resta di gran lunga staccata dal resto d’Europa in fatto di investimento pubblico in istruzione. Secondo l’Eurostat statistics in focus, che studia i trend strutturali delle politiche economiche dei governi europei nel finanziamento delle politiche sociali e di pubblico interesse, mentre sanità e stato sociale tengono. Anzi dal 2002 la spesa in questi settori aumenta di 4 punti percentuali sul totale delle uscite, mentre per l’istruzione siamo finiti al penultimo posto in Europa. Con una media dell’8,5% del totale della spesa pubblica contro una media Ue del 10,9%, peggio di noi fa solo la Grecia con il 7,9%. Mentre in Finlandia, paese in testa da più di dieci anni nelle classifiche Ocse Pisa sull’apprendimento in lettura, scienze e matematica, lo Stato impegna …

Pd "I ragazzi di Carpi hanno ragione, studio lingue fondamentale"

Due classi del Fanti di Carpi in visita a Montecitorio con un elaborato di proposta di legge. I parlamentari modenesi del Pd Baruffi, Galli, Ghizzoni, Kyenge, Patriarca e Pini hanno incontrato, nel tardo pomeriggio di martedì, a Montecitorio, due classi del Liceo Fanti di Carpi che hanno elaborato idee in materia di apprendimento delle lingue straniere. Idee che hanno il valore per essere assunte con appositi provvedimenti tanto che i parlamentari Pd hanno garantito il loro interessamento: “Questi ragazzi hanno ragione – ha commentato Manuela Ghizzoni, a nome dei colleghi modenesi – una delle prime cose da fare in questa legislatura è rimettere mano agli ordinamenti della scuola superiore, che la riforma Gelmini ha impoverimento in offerta formativa e opportunità di apprendimento”. Per mesi hanno lavorato alla costruzione di elementi che potessero concorrere a migliorare l’apprendimento delle lingue straniere nella scuola italiana. Martedì 16 aprile hanno avuto la possibilità di presentare le loro idee direttamente a Roma e farle conoscere ai parlamentari del proprio territorio in modo che il prodotto del loro lavoro possa trasformarsi …

Insegnanti inidonei, un decreto scomparso", di Franco Bastianini

Non si hanno più notizie del decreto interministeriale contenente le disposizioni per il passaggio nel personale Ata (assistenti amministrativi e tecnici) dei docenti inidonei all’insegnamento per motivi di salute e degli insegnanti tecnico pratici titolari dei contingenti ad esaurimento denominati C999 e C555. Le ultime notizie provenienti da fonti sia sindacali che ministeriali davano il decreto firmato, verso la fine di marzo, dal ministro dell’istruzione e trasmesso al ministro dell’economia e delle finanze e a quello per la pubblica amministrazione per la sottoscrizione di competenza. Nonostante se ne siano perse le tracce, sul presunto testo del decreto che sarebbe stato firmato dal ministro Profumo sono continuate ad essere registrate reazioni, tutte negative, provenienti sia da parte sindacale che da qualche partito politico e, addirittura, da parte del nuovo presidente della camera. Laura Boldrini ha infatti definito inaccettabile il provvedimento e dichiarato di rendersi conto di quanta possa essere la frustrazione delle categorie coinvolte e di quante vite sarebbero sconvolte da quel provvedimento. Decisamente negativo anche il giudizio espresso dalla responsabile scuola del Pd, Francesca Puglisi …