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Città della Scienza, Ghizzoni “Ricostruire per far ripartire il futuro”

“Non aspettiamo un minuto di più per ricostruire quanto il fuoco ha distrutto a Bagnoli”. “Bisogna far ripartire al più presto le attività della realtà scientifica più importante del Mezzogiorno”: è il primo commento della presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati Manuela Ghizzoni, dopo aver appreso che il fuoco, forse causato da una mano mafiosa, ha distrutto la Città della Scienza di Bagnoli, simbolo di un Sud virtuoso e capace di offrire cultura e speranza per il futuro. “Non aspettiamo un minuto di più: il Governo e le istituzioni locali convochino immediatamente un tavolo per ricostruire al più presto quello che ha rappresentato un simbolo di buone pratiche per il lavoro, l’ambiente e la scienza – lo dichiara Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati, commentando quanto accaduto alla Città della Scienza di Bagnoli, distrutta ieri sera da un incendio – Se i rilievi effettuati dovessero provare che l’incendio è di origine dolosa ci sarebbe un motivo in più per fare in fretta e …

"Napoli, in fiamme la «Città della Scienza». Brucia il museo interattivo: danni ingenti", da corriere.it

Sono quattro i capannoni completamente bruciati a Città della Scienza a Napoli, il museo interattivo considerato tra i gioielli culturali della città. In totale i capannoni del complesso sono sei. L’intera area è stata posta sotto sequestro dalla magistratura. Secondo quanto riferiscono i vigili del fuoco, all’arrivo delle squadre lunedì sera le fiamme erano già completamente estese su tutta la parte museale, dal lato del mare, eccezione fatta per il teatro. Martedì mattina sono arrivati sul posto la polizia Scientifica e il nucleo investigativo antincendio dei vigili del fuoco. Il vasto fronte di fuoco, lungo più di un centinaio di metri, ha devastato la struttura di fronte a Bagnoli. Fortunatamente il lunedì, durante i mesi invernali, la struttura è chiusa al pubblico e quindi le autorità almeno per il momento ritengono che il rogo non abbia coinvolto persone. QUATTRO CAPANNONI – Lunga e difficile l’opera di spegnimento per i vigili del fuoco, intervenuti con almeno cinque mezzi. Nell’area del polo divulgativo scientifico campano sono rimasti in piedi soltanto i muri perimetrali, mentre l’interno dei padiglioni …

"Bersani corruzione al primo punto", di Simone Collini

Il segretario Pd al lavoro sugli otto punti del programma del «governo di scopo». «Non farò mai un governo, di qualunque natura, fondato sulla alleanza tra noi e il Pdl» Punto numero uno: norme anticorruzione. E poi una legge sui partiti che affronti i temi della democrazia interna, della trasparenza, della partecipazione. Pier Luigi Bersani tira dritto sulla linea annunciata all’indomani del voto, insiste nei colloqui che ha in queste ore che il Pd non sosterrà un governo insieme al Pdl «mai, in nessuna forma» e inizia a mettere nero su bianco gli otto punti attorno a cui, dovesse ricevere l’incarico da Giorgio Napolitano, intende costruire un governo di scopo e chiedere la fiducia delle Camere. Mercoledì, alla Direzione del Pd, chiederà un voto mettendo sul piatto le otto leggi da approvare in tempi rapidi per realizzare quel «cambiamento» che in tanti si limitano soltanto ad evocare a parole. A cominciare da Beppe Grillo. Proprio per sfidare il leader del Movimento 5 Stelle, già all’indomani della Direzione Pd Bersani farà pubblicare sul sito web del …

"Scienza gratis per tutti le scoperte solo sul web", di Elena Dusi

«I cittadini americani devono poter accedere alle ricerche scientifiche che sono state portate avanti grazie al loro contributo ». Se un esperimento ha usufruito di soldi pubblici, non potrà più essere coperto da tariffe o abbonamenti. La decisione appena presa dalla Casa Bianca sembra un deciso passo avanti verso la libera circolazione della scienza. MA È ancora poco rispetto a quel che chiedono i ricercatori. L’accesso gratuito agli studi scientifici finanziati con le tasse degli americani avverrà infatti solo un anno dopo la pubblicazione. Per i primi 12 mesi gli esperimenti potranno essere letti a pagamento. Dal giorno successivo entrerà in vigore quel regime di libera circolazione delle scoperte che i ricercatori cominciano a chiedere con una voce che ormai assomiglia a un boato. In Europa un provvedimento simile a quella della Casa Bianca è stato preso l’anno scorso dalla Commissione ed entrerà in vigore gradualmente a partire dal 2016. Ma prima di arrivare alla decisione è stata necessaria una petizione firmata da 13mila scienziati che si sono impegnati al boicottaggio di una delle più …

"Alimenti e nutrizione, salviamo l'ente di ricerca", di Walter Tocci

Il Governo mette a rischio l’ente di ricerca per gli alimenti e la nutrizione. L’Inran è stato sciolto con la rozza spending review a luglio dell’anno scorso, e collocato presso l’ente di ricerca per l’agricoltura (Cra), ma la norma era scritta male e si dovuto modificarla con la successiva legge di stabilità, rinviando l’attuazione ad un decreto ministeriale che ancora non è stato emanato. Da circa 8 mesi, quindi, l’attività di ricerca è paralizzata, oltre 200 ricercatori non possono lavorare, da marzo rischiano di non ricevere Io stipendio e anche di perdere importanti progetti europei. L’Istituto si occupa di ricerche di grande interesse sociale: 1) l’influenza delle tecniche di coltivazione, di conservazione e trasformazione sulla qualità nutrizionale degli alimenti; 2) gli effetti sulla salute per la prevenzione delle malattie, anche a livello del genoma, con studi di frontiera a livello internazionale; 3) l’analisi dei consumi e l’educazione alimentare; quest’ultima competenza è stata appositamente ignorata dalla Gelmini che ha affidato alle industrie del settore, in evidente conflitto di interesse, la consulenza nelle scuole pubbliche. In tutti …

"Il voto e l'Europa", di Giorgio Ruffolo e Stefano Sylos Labini

Le elezioni politiche di domani e dopodomani sono influenzate dalla recessione in cui si trova l’economia e potrebbero provocare effetti imprevedibili sui futuri rapporti tra l’Italia e l’Europa. Oggi assistiamo ad una situazione paradossale poiché l’euro si sta rivalutando nei confronti del dollaro e dello yen, mentre l’economia continua a ristagnare. Questo fenomeno è la conseguenza delle politiche monetarie nettamente espansive praticate negli Stati Uniti e in Giappone e sta penalizzando i paesi meno competitivi del sud Europa aggravandone le difficoltà. In Italia è la prima volta che circa la metà della popolazione si trova su posizioni antieuropee. Infatti, se diamo per buoni gli ultimi sondaggi, vediamo che le forze che rappresentano posizioni fortemente critiche verso l’Europa a guida tedesca hanno un consenso paragonabile a quello delle forze europeiste costituite dal Pd e dalla Lista Monti. La coalizione di centrodestra, il Movimento a 5 Stelle e Rivoluzione Civile sono aggregazioni incompatibili le quali, però, riscuotono il favore di un gran numero di cittadini contrari ad un’Europa autolesionista, fonte di povertà e disoccupazione. Occorre perciò cambiare …

Napolitano. «Ho chiesto invano fondi per la ricerca»Alessandra Arachi

Il presidente della Repubblica ha messo il cuore per aiutare la nostra ricerca. Ma non ci è riuscito. È lui stesso che lo ha detto: «Ce l’ho messa tutta per trovare i fondi per la ricerca, ma le resistenze, le chiusure, diciamo pure la forza d’inerzia sono risultate più forti». Giorgio Napolitano ha parlato così all’associazione Gruppo 2003 per la ricerca scientifica. E ha puntato l’indice verso un parallelo, fra noi e la Germania: «Quante volte ho citato l’esempio della cancelliera tedesca Merkel che aumentava gli investimenti pubblici di ricerca nel momento in cui si poneva dei problemi di contenimento della spesa pubblica e di riduzione del deficit. In Italia, invece, anche in sede di spending review hanno vinto resistenze e chiusure». Si celebrava il decimo anniversario dell’associazione Gruppo 2003 ieri al Quirinale. E il capo dello Stato non si è limitato a rimanere alla superficie, è entrato nel cuore del problema della ricerca italiana, inserita nel panorama europeo. Di nuovo citando la cancelliera tedesca. Ha detto infatti Giorgio Napolitano: «Dobbiamo porci il problema di …