Tutti gli articoli relativi a: università | ricerca

"Un Rapporto Almadiploma: calano del 32% le assunzioni dei diplomati", di Giulia Boffa

Almadiploma ha pubblicato un Rapporto sulla situazione dei diplomati dopo la fine della scuola: cosa fanno? Trovano lavoro o si iscrivono all’università? E con quali risultati? I diciannovenni sono in calo nel nostro Paese, del ben 37% negli ultimi 27 anni, ma è aumentato il numero di coloro che si diplomano: nel 2011 è stato il 74%, ben il doppio degli anni ’80. Nel passaggio dal diploma all’università invece il tasso è rimasto pressochè invariato, attorno al 29%, per diverse cause: il ridotto interesse, le difficoltà economiche delle famiglie e la mancanza di politiche per il diritto allo studio, rispetto all’accesso agli studi universitari di questa fascia di popolazione giovanile. Nello stesso tempo diminuisce il tasso di occupazione giovanile, cresce quello di disoccupazione (pari al 36,6% tra i 15- 24enni), calano del 32% le assunzioni di diplomati nel 2012 (Sistema Excelsior-Unioncamere-Ministero del Lavoro). E diventa sempre più rilevante il numero di coloro che non fanno nessuna scelta e che ricadono nella categoria dei NEET (Not in Education, Employment or Training), giovani che non studiano e …

Bersani: investire in conoscenza o il Paese si «de-sviluppa»

Caro direttore, ho letto con attenzione l’appello della Crui. Le proposte sono condivisibili e trovano ampio spazio nel programma del Pd (www.partitodemocratico.it/universita), che parte proprio dai dati drammatici messi in evidenza dal «Corriere della Sera». Se toccasse a noi governare, la nostra azione prenderà le mosse da un’attenta rilettura del Rapporto Giarda, secondo il quale istruzione e ricerca sono le uniche voci del bilancio pubblico calate drasticamente (-5,4 per cento) negli ultimi vent’anni. Investire in conoscenza non è una scelta come un’altra: è la base della crescita culturale, economica e sociale di un Paese. Le «infrastrutture del futuro» hanno bisogno delle risorse per una netta inversione di tendenza. Ferma restando la lotta agli sprechi, vi sono altre le voci di spesa che possono dare un contributo da utilizzare per questo fine. Il cuore del cambiamento dell’università sono le persone. Anzitutto, gli studenti. Un giovane che vuole studiare e deve rinunciare perché non può permetterselo subisce una ferita profonda e irrecuperabile nei suoi diritti e nella sua dignità. Il suo dramma riguarda tutti, ci segnala che …

"Sei proposte per il futuro dell'università", di Marco Mancini*

In queste settimane convulse prima del voto le tematiche dell’università e della ricerca stentano a emergere. Come accade durante ogni finanziaria, il settore è periclitante. Ad ogni soffiata di vento viene ricacciato in fondo all’agenda politica. L’ultima volta, in sede di legge di stabilità, per cedere il posto ai maestri di sci e ad altri interventi di varia natura.Ma prima ancora era accaduto per trovare finanziamenti per l’Alitalia, per gli autotrasportatori, e chi più ne ha più ne metta. Come se fosse possibile parlare di lavoro e di sviluppo, senza investire in formazione, ricerca e innovazione. La cosa è tanto più preoccupante se si pensa alla situazione drammatica che sta vivendo il sistema della ricerca e dell’istruzione superiore in Italia. Dopo il mancato rifinanziamento nella Legge di stabilità il 2013 va configurandosi non come un annus horribilis ma come un annus fatalis per i nostri atenei. La diminuzione del 4,7% dei trasferimenti dallo Stato si appresta ad assestare alle università statali e non-statali una mazzata definitiva dalla quale sarà impossibile riprendersi se non si interviene …

Gd e Fds Distretto ceramico “Scuola fondamentale per il futuro”, incontro con la candidata Pd Manuela Ghizzoni

Martedì 19 febbraio, a Sassuolo, presso la sala Biasin, dalle 16.30 è programmato un incontro, organizzato dai Giovani democratici e dalla Federazione degli studenti, incentrato sul sistema dell’istruzione. Ospite Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura, Scienze e Istruzione della Camera dei deputati e candidata Pd alle prossime elezioni politiche. Ecco la nota congiunta di Gd e Fds Distretto ceramico: “Un eventuale Governo di centrosinistra non potrà sottovalutare la situazione in cui versa il sistema dell’istruzione. Scuola, università, ricerca dovranno essere priorità fondamentali per stimolare la crescita del Paese. La scuola ha bisogno di risorse e fiducia. Ne hanno bisogno gli insegnanti, puniti dalle ultime politiche scolastiche; ne ha bisogno l’apparato amministrativo dei nostri istituti; ne hanno bisogno gli studenti. Le giovani generazioni hanno necessità di certezze, favorite da un sapere forte alla base delle capacità e delle abilità di ogni individuo. Il nostro Paese ha bisogno di una scuola giusta, che non faccia distinzione di classe o di censo, in cui chi è meritevole, ma magari non possiede i mezzi, viene supportato dallo Stato. L’uguaglianza, …

"Gli studenti contro il decreto Profumo", di Mario Castagna

Dopo le critiche delle regioni e le proteste nelle facoltà, arriva lo stop anche dei rappresentanti del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari. Il decreto di riforma del diritto allo studio del ministro Profumo sembra essere destinato ad uno stop quasi definitivo. Giovedì l’organo di rappresentanza degli universitari, eletto direttamente dagli studenti nelle elezioni del 2010, ha espresso il proprio parere negativo allo schema di decreto proposto dal ministro. Alla riunione hanno partecipato solo gli studenti delle liste di centro destra e gli studenti di Comunione e Liberazione, mentre gli studenti delle liste democratiche e di sinistra hanno addirittura disertato la riunione per esprimere con maggior forza la propria contrarietà al decreto. Lo stop è comunque ormai trasversale e gli studenti di tutti gli schieramenti hanno chiesto al ministro Profumo profonde modifiche. «La maggioranza del Cnsu ha approvato il parere necessario, nel tentativo di non risparmiare critiche, ove necessario, al ministro Profumo, ma sottolineando il proprio auspicio che si possa presto giungere all’approvazione delle riforma – ha dichiarato Marco Lezzi, componente del Cnsu, aderente al Coordinamento …

«Università al capolinea Sei interventi per salvarla», di Mariolina Iossa

Poi si parla di fuga dei cervelli. E ci si stupisce del crollo delle immatricolazioni. Oppure si guarda con ansia alle migliaia di studenti che rinunciano a laurearsi. Ultima fermata, per i nostri atenei, arrivati al capolinea prima del disastro. «Se vi fosse una Maastricht delle Università, noi saremmo ormai fuori dall’Europa». Eppure ovunque ci si volti, dice il presidente della Conferenza dei rettori, Marco Mancini, da nessuna parte si offrono ricette per i mali dell’università e della ricerca italiane, non ci sono soluzioni nelle agende politiche di chi si candida a governare il Paese. Proprio per questo, la Crui ha scritto una lettera aperta al prossimo presidente del Consiglio con 6 proposte per il futuro dell’Università. «Serve una forte discontinuità con il passato — spiega Mancini —, la politica ci ha messo fra parentesi e parla di futuro? Per noi, sia chiaro, l’università è un aspetto fondamentale del futuro». I rettori stavolta sono decisi, non si tireranno indietro. Che non si dica poi che sono rimasti a guardare o che si sono limitati a …

"In fuga dalle domande e dalla democrazia", di Ilvo Diamanti

Confesso di non averci creduto. Al ritorno annunciato di Grillo in tivù, a Sky. In un’intervista in diretta, dal suo camper. Infatti, nel pomeriggio il ritorno è stato rinviato. A mai più. Perché, ha scritto Grillo su Twitter, piuttosto che nei salotti tv, preferisce recarsi «nelle piazze, tra la gente ». Così si è servito, una volta di più, della televisione come strumento di propaganda. Ma senza andarci, direttamente. E senza accettarne le regole, anche le più elementari. Tra le altre: accettare il confronto con un giornalista, rispondere a domande, magari critiche. Non ho mai creduto davvero che Grillo si sarebbe fatto intervistare in tv. Per alcune ragionevoli ragioni. Anzitutto, perché non gli conviene. In una fase in cui tutti i sondaggi registrano la crescita impetuosa del M5S. Spinto dagli scandali che hanno scosso gli ambienti politici, finanziari ed economici. Hanno colpito a destra, a sinistra e al centro, alimentando il vento che gonfia le vele del vascello di Grillo. In secondo luogo, andare in televisione, accettare un’intervista, avrebbe significato, per Grillo, contraddire il proprio …