Anno: 2008

Deposito di gas a Rivara: che intenzioni ha il Governo?

Interrogazione parlamentare degli on. Miglioli e Ghizzoni al ministro dell’Ambiente. Il Governo deve chiarire le sue intenzioni sul progetto di deposito del gas di Rivara. Lo chiedono gli onorevoli Ivano Miglioli e Manuela Ghizzoni in un’interrogazione al ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo. I parlamentari del PD ricordano che nel 2005 il governo Berlusconi aveva già espresso parere favorevole sull’idoneità tecnica del progetto. Chiedono inoltre se risponde al vero che la società IGM ha presentato nuova e ulteriore documentazione a seguito del parere “interlocutorio negativo” della Commissione di valutazione d’impatto ambientale. “Visto che il ministro Scajola ha gà annunciato la sua intenzione di dare il via alla costruzione di rigassificatori in tutta Italia – dice l’on. Miglioli – sarebbe interessante sapere qual è il piano del governo, che tipo di impianti prevede e, soprattutto, dove li vuole localizzare. I bisogni energetici del Paese vanno conciliati con la domanda di sicurezza dei cittadini”. “Nessuno può pensare di passare sulla testa dei cittadini – aggiunge l’on. Ghizzoni – né tantomeno di rispondere alle critiche rivolgendosi agli avvocati, come ha …

«Pensieri sul voto, sull’Italia, sul PD», di Vincenzo Cerami, ministro “ombra” dei Beni culturali

Una premessa veloce: durante la fragilissima legislatura che ha visto Prodi fare i salti mortali per andare avanti, abbiamo toccato il fondo. I dati di gradimento della Sinistra erano bassissimi. Al momento della crisi la differenza tra noi e la destra era di ben 22 punti. Senza il Pd sarebbe stata una catastrofe di proporzioni inimmaginabili. Invece adesso abbiamo un solido trampolino per ripartire con slancio. Preciso che non parlerò di questioni strettamente politiche ed economiche, perché altri possono farlo meglio di me. Dirò qualcosa che riguarda la comunicazione, a mio parere centrale, oggi più che mai, nella ricerca del consenso. E occuparsi della comunicazione significa tentare di inquadrare la nuova realtà sociale senza pregiudizi. Comunicare significa ascoltare e rispondere, e un dialogo funziona solo se si parla la stessa lingua. Quindi non si tratta di un approccio riduttivo e strumentale del problema. Le opere buone di un’amministrazione sull’immediato non producono consenso, se non mediaticamente preparate e pubblicizzate. È sotto gli occhi di tutti la scarsa informazione data agli italiani in merito alle cose ottime …

Sicurezza e diritti

Il segretario Walter Veltroni ha ribadito la posizione del PD su immigrazione e sicurezza, alla vigilia della prima riunione operativa del governo che si terrà mercoledì 21 maggio a Napoli e che avrà come oggetto, tra gli altri temi, l’approvazione del pacchetto sicurezza voluto dal ministro Maroni. No al reato di immigrazione clandestina. Walter Veltroni ha così ribadito con forza la posizione del PD rispetto al pacchetto sicurezza che verrà approvato dal governo nei prossimi giorni e sulla possibilità, ventilata nei giorni scorsi, di inserire nel codice penale il reato di immigrazione clandestina, già in vigore con scarsa efficacia negli USA. “Le questioni della sicurezza sono fondamentali per tutti i cittadini, per questo vanno affrontate con misure utili e non propagandistiche. Per questo il Partito Democratico dice di no all’idea di introdurre il reato di immigrazione clandestina: sarebbe una misura inutile e persino dannosa, capace di intasare le carceri e di spingere anche chi viene nel nostro Paese per lavorare tra le braccia della criminalità organizzata”. Stop con la giustizia fai da te. Il segretario …

«Prendiamola sul serio, una volta per tutte», a cura di Maite Bulgari

E’ curioso come l’argomento della disparità di genere in Italia provochi ancora una sorta di noiosa insofferenza quando in realtà c’è da preoccuparsi: i tassi di occupazione femminili ci vedono al penultimo posto tra i paesi europei, dietro di noi solo Malta. In Italia lavora solo il 46% delle donne; quasi sette milioni di italiane in età lavorativa sono fuori del mercato. La media europea si aggira sul 57,5%. Al Sud la situazione peggiora e solo lavora un 34,7%. Se i dati fossero riferiti all’impiego maschile il risultato sarebbe considerato una emergenza. Le cifre si aggravano se analizziamo il numero di donne che accedono ai livelli di responsabilità e di inquadramento più importanti. Secondo uno studio dell’International Labour Organization, negli USA le donne nei posti di potere sono il 45%, in UK il 33%, in Francia il 30% . In Italia il livello di inserimento raggiunge appena il 18%. Solo il 5% dei consiglieri dei Cda delle grande aziende sono donne. Nel settore della politica la situazione è ancora più sintomatica. Sono quattro le ministre …

Violenza sessuale, la legge non è più rinviabile

L’on. Manuela Ghizzoni: “Pene certe e più severe ma anche misure di protezione e sostegno economico alle vittime, interventi di sensibilizzazione e prevenzione” Dopo il tentato stupro di sabato notte in pieno centro a Modena, l’on. Manuela Ghizzoni chiede la rapida approvazione di una legge contro la violenza sessuale. Ecco il testo della sua dichiarazione “L’aggressione avvenuta sabato notte, in pieno centro storico a Modena, ripropone a pochi giorni dal gravissimo episodio di Savignano il tema della violenza sulle donne. Nell’ultimo periodo, il numero di aggressioni e stupri è cresciuto in maniera preoccupante e ad allarmare sono anche le modalità con cui si compiono questi crimini: durante il giorno, in luoghi frequentati o, come nel caso di sabato notte, in pieno centro storico. Bene fa pertanto l’amministrazione comunale di Modena a voler rafforzare il presidio notturno nella città, sette giorni su sette, con pattugliamenti sino alle tre o alle quattro del mattino. L’impegno delle forze di polizia e delle nostre amministrazioni pubbliche è concreto e costante, e in grado di elaborare un approccio maturo al …

Tutela dei consumatori, una proposta di legge

Approvare ogni anno una legge che promuova la concorrenza e tuteli i consumatori. E’ quanto chiede il progetto di legge sottoscritto, tra gli altri, da Manuela Ghizzoni e Ivano Miglioli, deputati del PD. “Ogni anno – spiegano i due parlamentari – l’Autorità garante della concorrenza del mercato trasmette al Parlamento una relazione contenente segnalazioni in merito a distorsioni o ostacoli della concorrenza. Segnalazioni che riguardano, oltre alle tariffe, limitazioni all’accesso del mercato, discriminazioni tra imprese, norme che istituiscono, estendono o difendono posizioni di monopolio. Insomma, situazioni che creano inefficienza e riducono il grado di competitività dei mercati. A queste segnalazioni – lamentano i deputati del PD – troppo spesso non fa seguito un intervento del Parlamento. Pertanto chiediamo che ogni anno, entro il 31 luglio, il governo presenti alle Camere il Disegno di Legge per la promozione della concorrenza e la tutela dei consumatori che recepisce le segnalazioni delle autorità indipendenti in materia di concorrenza”. Il Ddl del governo dovrà contenere, secondo la proposta dei parlamentari, le disposizioni necessarie ad adeguare la legislazione vigente; le …

Ancora sulla legge 194

L’on. Manuela Ghizzoni del PD interviene nel dibattito sulla legge 194. «E’ ripresa l’offensiva contro la legge 194. Posta sotto costante assedio, questa legge, a dispetto dei suoi nemici e detrattori, si è invece dimostrata lungimirante ed efficace, avendo ridotto drasticamente gli aborti clandestini e contenuto le interruzioni volontarie di gravidanza, diminuite del 45 per cento dalla sua entrata in vigore. Mi stupiscono le parole del Pontefice, che è intervenuto non sul tema generale dell’aborto, ma su una legge dello Stato italiano attribuendo alla 194 la responsabilità di aver aperto “un’ulteriore ferita nella società”. Semmai è vero il contrario: la legge – espressione di una classe politica in grado di affrontare, con senso di responsabilità estraneo alla logica ideologica, un’emergenza del Paese quale l’aborto clandestino – ha dato una risposta concreta alle ferite, quelle sì reali, incise sui corpi delle donne che a migliaia, prima della 194, erano lasciate sole, nelle mani di mammane, a gestire la propria impossibilità ad accogliere la maternità. E chi sostiene che andrebbe abbassato il limite delle 22 settimane per …