"Giornata contro l'omofobia", di Paolo Patanè*
Il 17 maggio è la Giornata mondiale contro l’omofobia. Il 23 maggio, dopo 1000 giorni in Commissione, arriva in aula, alla Camera dei Deputati, il dibattito sulla legge contro l’omofobia. Sei giorni per verificare la capacità della politica di percepire la questione dei diritti delle persone lesbiche, gay e transessuali come parametro di compimento della Democrazia, ovvero di affermazione di quel principio di uguaglianza che connota la nostra Costituzione e che da due secoli a questa parte ha visto come testimoni militanti le donne, gli ebrei, le persone di colore ed oggi le persone lgbt. Quando si tenta di offrire una descrizione sociale dei fenomeni di omofobia e transfobia nel nostro Paese,spesso li si collega impropriamente al clamore e alla rabbia di una cronaca che normalmente ci presenta una vittima e un carnefice nelle circostanze più disparate della vita quotidiana:il lavoro, la famiglia, la scuola. In realtà la vera misura del disprezzo, della violenza e dell’odio che declina l’omofobia sta più nel silenzio che nel clamore. Il silenzio è la cornice di acquiescenze e connivenze …
