Anno: 2011

"Giornata contro l'omofobia", di Paolo Patanè*

Il 17 maggio è la Giornata mondiale contro l’omofobia. Il 23 maggio, dopo 1000 giorni in Commissione, arriva in aula, alla Camera dei Deputati, il dibattito sulla legge contro l’omofobia. Sei giorni per verificare la capacità della politica di percepire la questione dei diritti delle persone lesbiche, gay e transessuali come parametro di compimento della Democrazia, ovvero di affermazione di quel principio di uguaglianza che connota la nostra Costituzione e che da due secoli a questa parte ha visto come testimoni militanti le donne, gli ebrei, le persone di colore ed oggi le persone lgbt. Quando si tenta di offrire una descrizione sociale dei fenomeni di omofobia e transfobia nel nostro Paese,spesso li si collega impropriamente al clamore e alla rabbia di una cronaca che normalmente ci presenta una vittima e un carnefice nelle circostanze più disparate della vita quotidiana:il lavoro, la famiglia, la scuola. In realtà la vera misura del disprezzo, della violenza e dell’odio che declina l’omofobia sta più nel silenzio che nel clamore. Il silenzio è la cornice di acquiescenze e connivenze …

"Il Paese cresce se studiano tutti", di Tullio De Mauro

Negli ultimi anni c’è stato un succedersi di libri dedicati alla nostra scuola intitolati allo «sfascio» , al «fallimento» . E qualcuno non ha resistito alla tentazione di sferrare un attacco agli insegnanti, accusati d’essere fannulloni oppure agitprop. Degli attacchi hanno fatto le spese anche ragazze e ragazzi, autorevolmente dipinti come svogliati e peggio. È giusto un quadro del genere? Con la sua scrittura piacevole Paola Mastrocola ha il merito di spingerci a riflettere sulle possibili risposte a questa domanda. Lei sembra non avere dubbi sulla risposta. La scuola merita di funzionare per le ragazze e i ragazzi che troviamo disponibili ad accogliere il nostro insegnamento: uno su venticinque nella sua classe. Gli altri si arrangino in canali scolastici per gli svogliati e, insomma, «tolgano il disturbo» a se stessi e a noi che vorremmo accrescere il loro sapere. Questa risposta trova consensi. E se i consensi fossero seri e dovessero persistere darebbero una mano a chi di taglio in taglio delle risorse prefigura una scuola ridotta ai minimi termini. Torniamo così a porre una …

"L'amara sfida sulle preferenze", di Gian Antonio Stella

«Dal punto di vista politico, quello che conta è il primo turno» , esultò Letizia Moratti dopo la vittoria della destra alle ultime provinciali. «È una legge iniqua, va abolito il secondo turno» , ribadì Mariastella Gelmini. «È giunto il momento di mettere da parte i ballottaggi: l’ho già detto a Berlusconi ed è d’accordo» , sentenziò Ignazio La Russa. Se è così davvero, quella di ieri è stata per il Cavaliere una débâcle. La Moratti può recuperare nel secondo tempo, certo. Ma ormai certe parole sono state strillate, certe scommesse avventurose sono state giocate, certe forzature apocalittiche sono state fatte. Che il boomerang stava tornando indietro, il più violento di quanto temesse, il premier lo ha capito alle otto di sera quando uno dei suoi collaboratori, con aria ferale, gli ha portato i primi risultati delle preferenze a Milano: poco più di 1.600 su quasi un sesto di schede scrutinate. Ahi ahi… Lui aveva voluto candidarsi come capolista, lui aveva chiesto a tutti di battersi allo stremo («andate a conquistare casa per casa, siete …

"Napolitano tende la mano all’Anp", da Europa

Il capo dello stato italiano in visita nei Territori promette ad Abu Mazen un’ambasciata a Roma. Il tempismo dell’annuncio di Giorgio Napolitano sembra tutt’altro che casuale. L’Italia – ha detto il presidente della repubblica, in visita ufficiale nei territori della Cisgiordania – riconoscerà alla sede diplomatica palestinese a Roma il rango di ambasciata. Come per un qualsiasi altro stato del mondo, mentre la Palestina ad oggi figura solo come entità non statuale. Non si tratta quindi di un passaggio esclusivamente tecnico. La scelta oltretutto arriva a breve distanza dalla pacificazione firmata al Cairo tra Fatah e Hamas, i partiti che governano le due metà dei territori controllati dall’Autorità palestinese. E nel giro di pochi mesi, a settembre, l’assemblea generale delle Nazioni Unite potrebbe votare sul riconoscimento ufficiale dello stato di Palestina. Che Napolitano allora abbia voluto anticipare la posizione italiana in vista di quel voto? Samir al Qariuti – giornalista palestinese, opinionista per al Jazeera e Bbc – ci dà risposte improntate alla cautela: «Il presidente della repubblica ha parlato dell’importanza di maggio e di …

"Sogno un centrosinistra che cambi il Paese questa città è il modello", intervista a Piero Fassino di Diego Longhin

Quella che mi lascia Chiamparino è una eredità alta. Mi dà la forza di continuare sulla sua strada Saremo subito al lavoro per mettere a punto un piano straordinario per il lavoro e iniziative su welfare e famiglie. «Qualche cosa sta cambiando. Il vento del Nord spira dalla parte giusta». Parola di Piero Fassino, che a Torino ha vinto al primo turno con un risultato schiacciante, quasi 30 punti di differenza rispetto al candidato del centrodestra. Fassino, il vento del Nord è il vento di Torino, dove il centrosinistra vince al primo turno? «Qui a Torino c´è un centrosinistra che ha una cultura di governo, un centrosinistra riformista che si misura con le cose concrete, che non ha paura di rischiare e che ha fondato la sua azione sulla sfida del cambiamento, nel segno della trasformazione. Il risultato dimostra che i cittadini si riconosco e apprezzano il lavoro che è stato fatto e vogliono che si continui su questa strada». Il sindaco Chiamparino sostiene che Pd e centrosinistra possono ispirarsi al modello Torino per diventare …

"Ora, presto, l’alternativa", di Stefano Menichini

Non ce l’aspettavamo così. Nessuno se l’aspettava così. Neanche Giuliano Pisapia e i suoi bravi ragazzi, oggi ebbri di gioia, meritatamente elevati a eroi nazionali dopo anni trascorsi da pecore nere. Neanche Bersani, che pure aveva visto giusto e s’era sbilanciato sul ballottaggio. Neanche noi di Europa, che un mese e mezzo fa avevamo incitato il Pd nazionale a crederci di più, perché a Milano poteva realizzarsi il miracolo. È vero che il capolavoro deve ancora completarsi, ma il vento soffia nelle vele del centrosinistra. Lo dicono i numeri, che pretendono dalla Moratti una rimonta senza però bacini elettorali ai quali attingere, cosa che invece Pisapia può fare. E lo dice la politica. Mentre scriviamo la Lega tace. Sconfitta, ferita, furiosa, minacciosa. Che cosa le importa del destino della Moratti, difficile da recuperare? Che cosa le importa dei ballottaggi? Il collasso dei rapporti con Berlusconi potrebbe verificarsi anche prima del secondo turno. Anche oggi. Non sappiamo in quali forme. Ma la legislatura del 2008, trascinatasi fin qui, s’è chiusa. Con lo squillo di una stagione …

"In rotta l'Alleanza del Nord Lega e Pdl, disastri in serie", di Massimo Razzi

Non è solo Milano il problema di Bossi e Berlusconi. Da Bologna a Savona, da Varese a Rovigo, i due partiti lasciano sul terreno decine di punti percentuali. Persino dove vincono. E quando perdono (come a Torino) si riducono a quote di sopravvivenza. In rotta l’Alleanza del Nord Lega e Pdl, disastri in serie Attilio Fontana, sindaco leghista di Varese, attende i risultati. Anche lui dovrà andare al ballottaggio ROMA – Un abbraccio se non mortale, quantomeno velenoso. La Lega di governo affonda insieme al Pdl in una delle peggiori giornate elettorali di Berlusconi e del centrodestra. Un dato per tutti che riguarda la provincia di Treviso 1che, pure, il centrodestra conquista al primo turno col 57,6%. Il presidente leghista Leonardo Muraro si conferma con la stessa percentuale del 2006, ma la Lega Nord perde quasi il 20 per cento in un anno passando dal 48,5% delle regionali 2010 al 29,6% di oggi. Il Pdl cede molto meno (circa il 2%) ma passa dal 15,5% al 13,7%, percentuali decisamente basse rispetto al 27,3% delle politiche …