“Il nodo irrisolto della destra”, di Michele Prospero
Dopo i giorni del ricatto, che spruzzavano venti di tempesta su un esecutivo malconcio che pareva ormai alla deriva, sono arrivati per la destra i momenti del trionfalismo più smisurato. Falchi e colombe fanno tra loro a gara nel cantare vittoria e nel promettere una più agevole navigazione della legislatura ora che è pervenuto l’annuncio fatidico della abolizione dell’Imu. I provvedimenti varati dal governo diventano quindi l’occasione per il Pdl di un repentino (e alquanto propagandistico) cambio di rotta. Alle minacce di far saltare tutto in aria, in assenza di segnali chiari sulla sorte di Berlusconi, seguono gesti di euforica esultanza, che paiono però degni di miglior causa. Il positivo compromesso, raggiunto a fatica nel consiglio dei ministri di ieri, non autorizza la destra a mettere delle bandierine di propaganda su misure molto attese, che si tramutano maldestramente in un simbolo partigiano da vendere nel marketing politico. L’Italia continua ad essere una polveriera sociale (circa dieci milioni di persone sperimentano il cupo male di vivere indotto dalla disoccupazione, dalla precarietà, dalla incertezza) e i consumi …