Anno: 2013

“Le ragioni del nuovo gelo”, di Vittorio Zucconi

Schiaffo e controschiaffo, non proprio Guerra Fredda, ma gelata sui campi di una rivalità mai davvero superata, la decisione presa da Obama di non concedere a Putin il rituale incontro “faccia a faccia” era inevitabile, mentre si alza anche una possibile tempesta attorno alle Olimpiadi invernali di Sochi 2014. Lo era proprio per una questione di “faccia”. Elemento sempre fondamentale per capire i comportamenti russi. E ora anche per gli americani, umiliati dalle rivelazioni di Edward Snowden e dal permesso di soggiorno per un anno – non un vero asilo politico – concesso da Mosca al ricercato dalla giustizia Usa. E certamente Obama, attentissimo, e indebitato, verso i diritti civili e la lobby gay che tanto lo sostenne alle urne, ha notato la collera suscitata da quella nuova e barbarica legislazione da ancien regime anti-gay voluta da Putin che ha riportato la “Nuova Russia” alle persecuzioni sovietiche contro i “galubòi”, gli omosessuali. Ci sono addirittura refoli gelidi di ricordi del 1980, quando Washington boicottò le Olimpiadi estive di Mosca dopo l’invasione dell’Afghanistan, con nuove pressioni …

“Il ribaltone della destra”, di Michele Prospero

Nel corso della sua esperienza di statista mancato, Silvio Berlusconi ha sempre trasformato le questioni politiche in problemi giudiziari e le grane giudiziarie in emergenze politiche. Anche adesso, che dovrebbe gestire in modo sobrio la sua inevitabile fuoriuscita dalla vicenda istituzionale, il Cavaliere si arrocca in una postazione indifendibile. E, per resistere ciecamente agli eventi per lui divenuti assai negativi, confonde in maniera regressiva il piano del diritto e quello della politica. La sua esperienza, che pure secondo il racconto ufficiale del ventennio si è svolta per intero nella dimora della leggerezza e dell’immaginario, ripropone in realtà l’ambiguità classica, e per certi versi demoniaca, del rapporto tra forma e potenza, tra opportunità e norma. Anche in uno Stato costituzionale di diritto, dei grandi principi che parrebbero scontati e consolidati (certezza della legge, eguaglianza dei cittadini dinanzi alla norma, rispetto delle sentenze giudiziarie ormai definitive) diventano dei momenti controversi. Tutto si complica se i giudici colpiscono un potente con alle spalle un ruolo egemonico nel campo del denaro, dei media, della politica. Quando una regolare condanna …

“I fantasmi della sinistra”, di Gad Lerner

Posta di fronte al «fatto enorme» (parola di Epifani) della condanna definitiva di Berlusconi, la direzione del Partito Democratico oggi è costretta a fare i conti con la paura di cambiare che la attanaglia. I primi cento giorni del governo Letta sono vissuti con imbarazzo: lo stesso Epifani parla di un governo con le mani legate dal debito pubblico, ostaggio degli eccessi di rigorismo dell’Unione europea, vincolato dai parametri di bilancio imposti all’Italia. Insomma, nessuna svolta riformista di cui la sinistra possa menar vanto: il segretario del Pd riconosce che Letta sta facendo solo «piccole cose, buone ma piccole». Eppure, ben al di là dei rapporti di forza parlamentari con cui il Quirinale l’ha costretto a fare i conti, permane in questo gruppo dirigente un dubbio esistenziale. L’eventualità di governare l’Italia senza la destra, nel bel mezzo di una crisi drammatica e dall’esito ignoto, è davvero augurabile? Le oscillazioni e l’insicurezza sono sintomi talmente fastidiosi che ci viene fin troppo facile accusare il Pd di autolesionismo. Ma non è certo invidiabile la posizione di chi …

“Crollano le assunzioni di immigrati”, di Nicoletta Cottone

La crisi occupazionale dell’economia italiana si riflette anche sugli immigrati. Nel 2013 sono state registrate 17.610 assunzioni in meno di immigrati non stagionali rispetto all’anno precedente, con una consistente contrazione (-29% ), ancor più forte rispetto al 2012 (quando il calo registrato fu del 27 per cento). Lo segnala l’indagine annuale sulla domanda di lavoro immigrato non stagionale per il 2013, segnalato dalle imprese italiane dell’industria e dei servizi, rilevato attraverso il Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ministero del Lavoro. La richiesta di lavoratori non stagionali immigrati prevista dalle imprese dell’industria e dei servizi si potrà attestare su un valore massimo di 42.960 unità, contro le 60.570 dell’anno scorso. Dunque le assunzioni di personale immigrato potranno arrivare a rappresentare l’11,7% di tutte le assunzioni previste dalle imprese manifatturiere e terziarie per l’anno in corso (nel 2012 la quota era stata del 14,9%). Il comparto dei servizi è il più interessato dalla contrazione del fabbisogno di lavoratori immigrati: quest’anno sono previste 13.430 assunzioni in meno rispetto al 2012 (-31,7% in termini relativi). Meno interessato il …

“Una legge di civiltà per vincere l’ipocrisia e l’odio”, di Michela Marzano

Quando stavo preparando l’intervento da pronunciare in Aula avevo iniziato con un «finalmente». «Finalmente ci siamo», avevo scritto. Finalmente ci siamo dopo mesi di polemiche e ostruzionismo, finalmente questa proposta di legge contro l’omofobia e transfobia approda alla camera, finalmente anche in Italia si potrà fare un passo avanti su un tema che ovunque in Europa ha smesso di suscitare polemiche. Dopo aver ascoltato alcuni interventi, il «finalmente» mi si è strozzato in gola. Come si può pensare che in Italia la situazione non sia drammatica per le persone omosessuali, transessuali, bisessuali, come ci è stato suggerito dall’onorevole Roccella e ancora dall’onorevole Gigli? Come si può confondere orientamento sessuale e identità di genere con una «patologia qualunque come l’obesità», come ho sentito dire ancora dall’onorevole Roccella? E come si può strumentalizzare una legge necessaria e urgente per motivi strettamente politici di tatticismo, come ho sentito fare dall’onorevole Di Vita? Certo, anche negli altri paesi europei non tutti sono d’accordo sulla necessità di legiferare sulle unioni civili o sul matrimonio gay, anche in Francia e in …

“Stretta su stalking e femminicidio sarà punita anche la violenza online”, di Melania Di Giacomo

Quelle mail insistenti, violente, minacciose. O i post sui social network che oltraggiano, imbarazzano, tolgono il sonno. Sono le nuove forme di persecuzione e come tale saranno un’aggravante dell’elenco di condotte previste dall’articolo 612 bis del Codice penale, quello sullo stalking, che la legge punisce con il carcere fino a quattro anni. E poi un passo verso la procedibilità d’ufficio, andando incontro a quelle donne in stato di soggezione che non riescono a denunciare i propri aguzzini, come da anni chiede chi si occupa di violenza di genere. Nei casi di gravi indizi di violenza domestica o di minaccia grave da parte del partner o dell’ex, le forze dell’ordine potranno chiedere al giudice il divieto per l’autore dei fatti di avvicinarsi «ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima». Nella bozza di decreto oggi al vaglio del Consiglio dei ministri come «disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere» ci sono norme che prevedono nuovi fatti di reato, quelle che costituiscono una stretta, migliorando le procedure già in vigore, e altre …

“Se i falchi esagerano stacco io la spina”, di Claudio Tito

«Cosa significa non farsi logorare? Rassegnare le dimissioni e non farsi licenziare. Se Berlusconi insiste, non perdere la faccia davanti agli elettori». In questi giorni Enrico Letta ha condensato in queste parole la sua linea. Con il gruppo dirigente del Pd è stato piuttosto esplicito. Una sintesi che rende bene il senso della “tregua armata” tra democratici e Pdl. Ma che rischia di saltare già nelle prossime settimane. A settembre. Quando lo scontro sul “salvacondotto” per Silvio Berlusconi si infiammerà di nuovo. E quando il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, metterà sul tavolo di Palazzo Chigi il patto che in queste ore ha solo preannunciato al presidente del consiglio: «Se il Pdl perde la testa, noi dobbiamo precederlo. Non possiamo commettere lo stesso errore di novembre scorso quando ci hanno lasciato da soli a sostenere Monti. Devi essere tu a staccare la spina». Ma quella dell’ex leader Cgil non è solo una constatazione, è anche un’offerta. Che prevede le elezioni in autunno. Perché la ricerca di una “via d’uscita” per l’inquilino di Palazzo Grazioli diventerà …