Giorno: 25 Aprile 2015

25 aprile, Festa della Liberazione

Oggi, alle 12.00, a cura della Fondazione Fossoli, presso il Museo Monumento al Deportato politico e razziale di Carpi si svolgerà “Perché siano fatte nostre. Lettere di condannati a morte della Resistenza europea ‘adottate’ dagli esponenti della cultura e della società italiana”. Io ho scelto la lettera di Jovanka, graffita alla parete della Sala 4 del Museo. “Cara mamma e tutti voi, stanotte sono venuti per portarci alla fucilazione. Ne hanno chiamate 12, tra cui anche la nostra Srpce. Immaginavano che dopo di lei avrebbero chiamato anche me, così mi sono preparata. Invece quello ha smesso e ha detto alle chiamate di uscire. Quel momento, per me è stato terribile. Lei si è vestita e ha detto “Salve”. Ci siamo baciate in fretta. E’ andata con aria fiera, la testa eretta, come fa sempre quando cammina, la mia sorellina…“, (Jovanka, Jugoslavia). Ecco come “l’ho fatta mia”: «Ho una frequentazione assidua, con il Museo Monumento. Eppure, le ripetute visite non attutiscono la forza emotiva, a tratti violenta, che in me scatenano le frasi dei condannati a …

“25 aprile, Carpi. Adotta il pensiero di un partigiano condannato a morte”, di Antonio Ferrari – Corriere.it 25.04.15

25 aprile. L’Italia festeggia la fine dell’incubo, il ritorno alla libertà, alla democrazia e alla dignità. L’importante, anche nel momento della festa nazionale, è tuttavia non dimenticare quanto disse Bertolt Brecht: «…Questo mostro stava, una volta, per governare il mondo! I popoli lo spensero, ma ora non cantiamo vittoria troppo presto: il grembo da cui nacque è ancora fecondo». È poi doveroso tenere sempre presente quel passaggio tagliente dell’Ecclesiaste, attribuito a re Salomone e tratto dalla Bibbia: «Ciò che è stato sarà e ciò che si è fatto si rifarà». Contro quel retorico «Mai più», che abbiamo ascoltato fino alla noia e che sappiamo non essere vero, esiste quindi un solo antidoto: la memoria come preziosa e quotidiana compagna che ci aiuti a combattere, anzi ci imponga di combattere l’indifferenza. Al Museo Monumento al Deportato di Carpi, in provincia di Modena, vicino al campo di concentramento di Fossoli, si celebra questo 25 aprile, settantesimo anniversario della liberazione, con un’originale iniziativa: l’invito ad adottare l’ultimo pensiero dei condannati a morte della resistenza europea. Sofferenze, coraggio, dignità …