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Lettera aperta ai docenti precari – Manuela Ghizzoni 21.05.15

LETTERA APERTA AI DOCENTI PRECARI Lunedì sera, intervenendo nell’Aula di Montecitorio sull’articolo 10 del disegno di legge sulla Scuola, ho dimenticato una lezione importante: la frustrazione fa dire cose di cui poi ci si pente. Pertanto, devo delle scuse ai tanti giovani abilitati che si sono sentiti colpiti e offesi dalle mie parole. Parole che erano specificatamente rivolte alla collega Gelmini e alle sue scelte operate in qualità di ministro dell’istruzione e non al merito dell’emendamento in votazione. Ma questo poteva essere chiaro a me, non a chi stava seguendo il dibattito da casa. Ho compiuto un errore: riconoscerlo è il primo passo per emendarlo. Il secondo passo è chiedervi una manciata di minuti per poter esporre le ragioni del mio comportamento. L’ANTEFATTO Nel 2006, il governo Prodi decise di aggredire il problema del precariato scolastico. Lo fece imboccando due strade: l’immissione in ruolo di 150.000 docenti per coprire tutti i posti vacanti (svuotando le GAE); riforma – mediante una delega al governo – della formazione iniziale dell’insegnante strettamente connessa all’immissione in ruolo, per non …

DDL Scuola – articolo 10 – dopo l’intervento in aula 19.05.15

Sono intervenuta da poco in aula sull’art.10 (piano straordinario di assunzioni) . Questo articolo è un tassello fondamentale del provvedimento perché permetterà di attuare l’organico funzionale all’offerta formativa e permetterà di incrementare gli organici – per la prima volta dal 2008 – di 50.000 posti Se sembrano pochi, a me, che ho memoria dei tagli che ancora stiamo patendo, paiono invece un deciso passo avanti. Il dibattito di ieri sera però si è soffermato sull’altra faccia di questa medaglia e cioè sui docenti, ora precari, che andranno a costituire l’organico. Lo abbiamo fatto con toni accesi, io per prima, ma i toni corrispondono al senso di responsabilità che sentiamo – almeno noi – nei confronti di chi attende le nostre decisioni come sentenze sul proprio futuro di professionista. Lo testimonia il tenore – in molti casi crudo – dei messaggi che sto ricevendo da stanotte. Giustificati dalla posta in gioco. Ed è difficile, molto difficile provare a fare giustizia dopo tanta iniquità. Vengo al contenuto dell’ articolo 10, che sostanzialmente svuota le GAE, perché è …

“Buona scuola, gli universitari: “No a una laurea solo per insegnare”, di Cinzia Gubbini – LaRepubblica.it 04.05.15

E’ una delle misure ipotizzate per sconfiggere la piaga del precariato: l’obiettivo è creare lauree magistrali specifiche. “Rischiamo di trovarci con nulla in mano”, è l’obiezione. E la pd Ghizzoni pernsa a una soluzione alla francese Come si formeranno gli insegnanti del futuro? Anche questo è uno dei capitoli “spinosi” del disegno di legge della Buona Scuola, che mentre continua il suo iter parlamentare domani verrà contestato nelle piazze con uno sciopero convocato da tutte le sigle sindacali. La via crucis degli insegnanti. Abilitazione e reclutamento sono i due punti cardine che fino a oggi hanno segnato la vita degli aspiranti docenti. Teoricamente, prima bisogna abilitarsi all’insegnamento e poi bisogna vincere un concorso. In realtà in questi anni le regole sono cambiate molte volte. Il risultato è sotto gli occhi di tutti ed è uno dei motori della protesta: precari che non hanno mai ottenuto il posto di lavoro, idonei che non hanno vinto il concorso, persone che insegnano solo in virtù della laurea sempre a rischio di essere “cancellati”. Senza contare il fiorire di …

Relazione sul Def in Commissione Cultura della Camera – Manuela Ghizzoni – 22.04.15

La relazione sul Def di cui sono stata relatrice ieri 21 aprile alla Commissione Cultura Scienza e Istruzione della Camera. In un documento complesso che riguarda tutte le politiche del Governo, ho incentrato l’analisi soprattutto sui temi della formazione e della cultura, di competenza della Commissione. Oggi il parere e la votazione. Il Documento di economia e finanza 2015 costituisce il principale documento di programmazione della politica economica e di bilancio. Esso, infatti, traccia gli impegni di consolidamento delle finanze pubbliche in una prospettiva di medio-lungo termine e definisce, sul versante delle diverse politiche pubbliche, gli indirizzi adottati dall’Italia per il rispetto del Patto di Stabilità e Crescita europeo e il conseguimento degli obiettivi definiti nella Strategia Europa 2020. Con riferimento al 2014, il DEF evidenzia come nel quarto trimestre 2014 si è interrotta la caduta dei livelli generali d’attività. Nel complesso, tuttavia, nel 2014 il PIL ha registrato una contrazione dello 0,4%, su cui ha inciso in maniera rilevante la debolezza della domanda interna, in particolare degli investimenti. Un apporto positivo è, invece, disceso …

“Manuela Ghizzoni: la conoscenza ti rende libera di scegliere”, di Jessica Bianchi – Tempo 02.04.15

Questa storia inizia nel 2001 con una diagnosi di tumore al seno. A raccontarcela è l’onorevole Manuela Ghizzoni. Una donna che, come tante, ha lottato contro la malattia e, con coraggio e consapevolezza, ha poi deciso di intervenire radicalmente, sottoponendosi dapprima a un intervento di asportazione dell’utero e delle ovaie e, successivamente, a una mastectomia. “Avevo solo 39 anni quando, durante un’autopalpazione mi sono resa conto che qualcosa non andava. Solo quattro mesi prima, l’esame al quale mi ero sottoposta non aveva rilevato nulla di anomalo… Nel maggio del 2001 ho intrapreso la consueta procedura: intervento chirurgico, chemioterapia, radioterapia. Dal momento che mia madre e mia zia erano entrambe ammalate di cancro al seno, il dottor Fabrizio Artioli mi disse che una volta terminato il ciclo di cura avrei dovuto eseguire un test genetico. Risultai positiva al gene Brca1 e Brca2. La dottoressa Cortesi dell’Ambulatorio onco – genetico mi mise di fronte a un ventaglio di possibilità: un’intensificazione dei controlli al seno e alle ovaie oppure tra le opzioni (che peraltro rappresentano la prassi nei …

“Brevetti di enti e atenei all’Iit, prime critiche e una promessa dal Pd: «La norma sarà corretta», di Marzio Bartoloni – Scuola 24 23.01.14

Prima levata di scudi contro la norma comparsa nel decreto su banche e investimenti, anticipata da Scuola 24 , che di fatto affida all’Istituto italiano di tecnologia di Genova la gestione dei brevetti di enti di ricerca e università. Ieri sono arrivate le prime critiche a una norma che, promettono dalla sponda Pd ,«sarà corretta» durante l’iter di conversione del decreto in Parlamento. Il Pd pronto a correggere la norma Il decreto approvato martedì scorso prevede che l’Iit provveda a «sistematizzare a scopi informativi e di vendita i risultati della ricerca scientifica e tecnologica svolta negli enti pubblici di ricerca, le competenze scientifico-tecnologiche e le infrastrutture di ricerca presenti negli enti stessi». Viene poi prevista l’istituzione – questo il punto più contestato – di un «sistema per la commercializzazione dei brevetti registrati da università, enti di ricerca e ricercatori del sistema pubblico e disponibili – si legge nel decreto – per l’utilizzazione da parte delle imprese». Un affidamento di fatto alla fondazione di Genova di tutto il patrimonio brevettuale della ricerca pubblica italiana. «La norma …

Alluvione, Ghizzoni alla Camera “Non abbiamo dimenticato” – comunicato stampa – 20.01.15

    Attorno alle ore 21.00, alla fine dei lavori della giornata come vuole il regolamento interno, anche l’Aula della Camera dei deputati, lunedì sera, ha ricordato il primo anniversario dell’alluvione del gennaio 2014 grazie all’intervento della deputata modenese del Pd Manuela Ghizzoni. Ecco il testo del suo intervento:   «Troppo spesso, spenti i riflettori delle cronache, ci si dimentica degli eventi, anche se hanno avuto effetti devastanti. Ma noi non abbiamo dimenticato l’alluvione che ha colpito il territorio di Modena un anno fa. Non abbiamo dimenticato il sacrificio di Oberdan Salvioli, travolto dalla forza dell’acqua: ha perso la vita mentre portava soccorso. Non abbiamo dimenticato la disperazione dei cittadini che di nuovo perdevano tutto, proprio mentre provavano a rialzarsi dalle conseguenze del terremoto del maggio 2012, e che in quelle zone colpì fortissimo. Due eventi tragici dalla portata devastante, che però non hanno piegato i modenesi. E tutti, davvero tutti, hanno fatto la propria parte perché il modenese riemergesse dal fango. E a distanza di un anno cominciamo a raccogliere qualche frutto del lavoro …