Tutti gli articoli relativi a: lavoro

"Un lavoro dignitoso alle donne per combattere la violenza", di Susanna Camusso

La violenza contro le donne e le ragazze resta una delle forme più gravi di violazione strutturale dei diritti umani a livello mondiale. Qualunque sia la forma della violenza, è sempre dovuta a un comportamento violento ed inaccettabile. Una ragazza su tre oggi nel mondo si troverà ad affrontare alcune forme di violenza nella sua vita. La violenza esiste in tutte le società, in tutti i Paesi, in tutte le aree geografiche e colpisce ovunque i gruppi di donne e ragazze in tutti gli strati della società. In molti Paesi, come l’Italia, mentre le uccisioni in generale mostrano una diminuzione, le ricerche indicano che il femminicidio rappresenta un dato costante nel tempo, da lungo tempo. A nome del movimento sindacale internazionale, rappresentato in questa sede dalla Confederazione internazionale dei sindacati , dell’Internazionale dell’educazione e dell’Internazionale dei servizi pubblici, riteniamo necessario sottolineare che le azioni di prevenzione, contrasto e punizione intraprese dai governi e da importanti attori istituzionali non sono state sufficienti a frenare la violenza fino ad ora. La violenza rimane, pertanto, il principale problema …

"Aumentano i disoccupati tra i laureati", di Alessandra Migliozzi

Sempre piu’ laureati disoccupati, anche fra chi possiede un titolo ‘forte’, come gli ingegneri. Crollano anche le retribuzioni di chi ha fatto l’universita’. Un percorso di studi che paga, si’, ma solo nel lungo periodo. È la fotografia scattata dal XV Rapporto AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati che sara’ presentato ufficialmente domani a Venezia all’Universita’ Ca’ Foscari nel corso del convegno “Investire nei giovani: se non ora quando?”. Le conclusioni saranno affidate a Ignazio Visco, Governatore della Banca d’Italia. AlmaLaurea ha intervistato oltre 400mila laureati post-riforma di tutti i 64 atenei aderenti al Consorzio. La rilevazione 2012 ha coinvolto oltre 215 mila laureati post-riforma del 2011 – sia di primo che di secondo livello – indagati a 1 anno dal termine degli studi, tutti i laureati di secondo livello del 2009 (quasi 65 mila), interpellati a 3 anni dal termine degli studi. Per la prima volta l’indagine ha riguardato anche i laureati di secondo livello (oltre 40 mila) a 5 anni dal termine degli studi. DISOCCUPAZIONE GENERALIZZATA – Il Rapporto evidenzia che “nell’ultimo anno …

"Un paese con troppe ingiustizie. Giovani esclusi e famiglie in crisi", di Marcella Ciarnelli

Cambia il metodo di valutazione ma il risultato nella sostanza non cambia. Istat e Cnel hanno messo a punto un nuovo indicatore, il Bes per misurare il «Benessere equo e sostenibile», per monitorare la situazione socio-economica del Paese, attraverso l’esame di 12 campi d’indagine, dalla salute al lavoro, dall’ambiente alle relazioni sociali. Il Bes, il cui primo rapporto è stato presentato a Roma alla presenza del presidente della Repubblica, è stato pensato come uno strumento per affiancare nella valutazione il «vecchio» Pil che comincia a mostrare qualche difficoltà di interpretazione di una situazione senza precedenti. Dunque, dati alla mano, sono 6,7 milioni le persone in Italia in grave difficoltà economica, cioè coloro che non sono in grado di affrontare una spesa imprevista anche inferiore ai mille euro, che non possono riscaldare adeguatamente casa o sono in arretrato con i pagamenti dell’abitazione o non riescono a fare un pasto a base di proteine ogni due giorni. Poca carne, molta pasta. Più obesi. In un solo anno, nel 2011, il dato sugli individui in grave difficoltà è …

"Per gli statali un taglio a doppio effetto", di Gianni Trovati

Approvato il «codice di comportamento», che impedisce di ricevere regali troppo pregiati e di usare dotazioni di lavoro per fini privati, i dipendenti pubblici aspettano un provvedimento decisamente più pesante. Il bilancio dello Stato l’aveva messo in conto fin dal luglio del 2011, quando la prima manovra estiva dell’anno dello spread aveva “ipotizzato” un nuovo blocco di rinnovi contrattuali e stipendi individuali negli uffici pubblici anche per il 2013-14, da attivare per decreto dopo il primo congelamento triennale del 2010-2012. Ora però, archiviate le cautele elettorali, il regolamento preparato da Economia e Funzione pubblica è in arrivo, e a fare i calcoli sono i diretti interessati: una platea da quasi quattro milioni di persone, che ai dipendenti della Pubblica amministrazione unisce quelli delle società in house e degli enti strumentali (si veda anche l’articolo a fianco). Per avere un quadro completo, i calcoli dovranno considerare anche i riflessi previdenziali, particolarmente pesanti per chi andrà in pensione nei prossimi anni. La cifra pagata da ogni dipendente pubblico sull’altare della crisi, come mostrano i conti in tasca …

"La solitudine di chi subisce molestie sessuali sul lavoro", di Elena Lattuada

Nel 2012 la Cgil ha lanciato un’importante campagna nazionale focalizzata sulla violenza contro donne e ragazze. Questo triste fenomeno è molto diffuso in Italia ed è in costante crescita, nonostante una buona normativa. Sulla facciata della nostra sede centrale a Roma e delle nostre 134 sedi locali in tutto il Paese, abbiamo esposto un grande striscione che recita «La violenza sulle donne è una sconfitta per tutti ». Con la nostra campagna riteniamo necessario sottolineare che le azioni di prevenzione, contrasto e punizione, intraprese da importanti organismi istituzionali, non sono state finora sufficienti a ridurre la violenza. La violenza sulle donne e le ragazze colpisce ora tutti gli strati della società italiana e episodi di violenza fisica, psicologica ed economica vengono rilevati soprattutto nelle famiglie, ma anche nei posti di lavoro. Secondo dati rilevati dall’Istat, il femminicidio e la violenza sulle donne hanno caratteri strutturali: si riducono gli omicidi tra uomini, ma non cala il fenomeno degli omicidi verso le donne: 127 solo nel 2012, per lo più consumati nell’ambito familiare; 840mila le donne che …

"L'emergenza è il lavoro. Servono scelte immediate", di Maria Zegarelli

«La risposta a un voto che nella sua articolazione può apparire di sfiducia o di prevalente sfiducia – che da un lato si affida ai sogni e dall’altro alla rottamazione e non è sufficiente a indicare una prospettiva di cambiamento – deve rafforzare le ragioni del cambiamento che si propone. E questo è possibile se si va alla sostanza delle esigenze delle persone». E per Susanna Camusso, segretaria Cgil, le esigenze delle persone ruotano attorno a due grandi questioni: il lavoro e l’equità. Da qui, dice Camusso alla vigilia della sua partenza per New York, dove andrà a rappresentare il sindacato mondiale nella plenaria Onu sulla violenza contro le donne, dovrebbe partire l’azione del prossimo governo. Napolitano dice che il Paese non può aspettare, c’è bisogno di un governo. Quale deve essere il primo punto all’ordine del giorno dell’esecutivo? «Il lavoro. È questa la vera emergenza del Paese che implica interventi immediati e di prospettiva. Il quadro diventa ogni giorno più drammatico con moltissimi posti di lavoro in pericolo, un tasso di disoccupazione allarmante e …

"Grillo e il lavoro tra statali e precari", di Bruno Ugolini

Col senno di poi oggi appare chiaro che sarebbe stato meglio aprire un confronto in campagna elettorale con i «contenuti» delle posizioni di Grillo e dei grillini, più che con le battute del teatrante, come quella relativa alla necessità di «abolire i sindacati». Sarebbe stata necessaria una battaglia politica aperta, anche per fare chiarezza tra i suoi stessi elettori, quelli che hanno contribuito senza esitazioni a una imponente ondata di consensi nelle roccaforti operaie e nel tumultuoso mondo composito dei giovani precari. Ovverosia i protagonisti di uno dei libri di Grillo SchiaviModerni in cui si parla, tra l’altro, di «Call center organizzati come istituti di pena». Avremmo dovuto, ad esempio, contestare l’idea che per soddisfare la collera giovanile bisogna conquistare non tanto esperienze di lavoro tutelate e dignitosamente pagate, bensì un reddito di cittadinanza sovvenzionato con il sacrificio di altri lavoratori, quelli occupati nei servizi pubblici. Ovverosia vigili del fuoco, infermieri, insegnanti, impiegati delle agenzie delle entrate, ministeriali, e via elencando. Tutti coloro per i quali proprio in questi giorni si discute di un ulteriore …