Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

«Primarie, troppe lacerazioni e polemiche Nichi e Matteo parlino delle loro idee», di Simone COllini

Le primarie devono portare «confronto tra idee, non lacerazioni interne», dice Dario Franceschini. E se si sbaglia l’impostazione di quella che di fatto è l’apertura della campagna elettorale, aggiunge il capogruppo del Pd alla Camera, la sfida ai gazebo può «far male» all’intero centrosinistra: «Renzi e Vendola capiscano che non è loro interesse infuocare la discussione con parole e temi di scontro». Renzi attacca il gruppo dirigente del Pd, Vendola attacca Monti, e Bersani nel mezzo: onorevole Franceschini, non pensa che fosse prevedibile un confronto come quello in atto? «Guardi, non mi stupisce che le primarie, essendo per loro natura competitive, portino a una rappresentazione più forte delle proprie posizioni, ad estremismi, e quindi capisco che Renzi da una parte e Vendola dall’altra abbiano scelto due linee molto facili come la rottamazione e la rottura con Monti. Ma in realtà questo apre un grande spazio a Bersani, che dà una risposta riformista ed equilibrata, come deve dare chi si propone di guidare il Paese». Con un’alleanza Pd-Sel-Psi, ovvero le forze che partecipano alle primarie? «Le …

Scuola: Bindi a Profumo, non voteremo altri sacrifici

”Vedremo se le anticipazioni, davvero preoccupanti, che riguardano il mondo della scuola sono solo gossip, come afferma il ministro Profumo. Ma fin d’ora il ministro sappia che per quanto ci riguarda la scuola ha gia’ dato molto e non e’ il caso di chiedere ulteriori sacrifici. Soprattutto quando si presentano come uno stravolgimento del contratto, nello stesso anno in cui non sono stati pagati gli scatti e molti di loro si sono visti sfumare la pensione”. Lo afferma in una nota la presidente dell’Assemblea del Pd e vicepresidente della Camera, Rosy Bindi. ”Sappia – prosegue Bindi rivolgendosi al ministro – che non saremo disponibili a votare tagli mascherati e misure che disattendono i legittimi diritti degli insegnanti e le aspettative di migliaia di giovani che da anni aspirano inutilmente all’insegnamento”. da Agenzia Ansa ****** “Docenti al lavoro per 24 ore a settimana”, di Eugenio Bruno Arriva la mini-stretta sulla scuola – Pd e sindacati in allarme per l’impatto sui precari: basta tagli Nel giro di vite sul pubblico impiego spunta una “mini-stretta” sulla scuola. Che, …

Cesare Damiano, Pd “Salviamo gli esodati senza toccare la riforma”, di Salvatore Cannavò

È stato indicato come colui che vuole smontare la riforma Fornero sulle pensioni. Ma Cesare Damiano, deputato Pd in Commissione Lavoro già ministro del Welfare nell’ultimo governo Prodi, non ci sta a passare per guastafeste e nemmeno per colui che vuole affossare Monti. “In realtà – spiega in questa intervista al Fatto – è il ministro Fornero che ha lanciato un allarme spropositato realizzando un autogol per il governo. A noi interessa solo la questione esodati e a quella ci atteniamo”. Contro Fornero, Damiano non usa mezzi termini, segno di un rapporto sempre più logorato tra il ministro e il Partito democratico. Onorevole Damiano, ci spiega qual è l’obiettivo di questa proposta di legge che è sembrata essere una mina sulla strada dell’esecutivo. L’obiettivo, nonostante la controinformazione che fa il ministro Fornero, non è quello di smontare la sua riforma, ma di correggerne gli errori. Quando parliamo di errori alludiamo a una riforma che ha cancellato qualsiasi gradualità e transizione e causato quel fenomeno di lavoratori che sono rimasti senza stipendio, perché si sono licenziati …

"Il moderato immaginario", di Piero Ignazi

Le primarie non riguardano solo il Partito democratico e i suoi alleati. Hanno un impatto sistemico. Con la loro onda d’urto investono anche il fronte opposto. La lunga stasi del Pdl, ondeggiante tra i richiami alle doti salvifiche del padre fondatore e il liberi tutti, è stata scossa dall’avvio ufficiale di primarie competitive e combattute. Il rilancio di Berlusconi con l’ennesima profferta a Casini & Co., rafforzata dalla graziosa concessione della premiership a Mario Monti (come se il capo del governo aspettasse il via libera dal Cavaliere…), ha tutta l’aria di una risposta maldestra all’accelerazione impressa dal Pd. Berlusconi pensa forse di ripetere l’operazione predellino quando riuscì a stoppare la progressione del neonato Partito democratico. Ma i tempi sono cambiati. Il Cavaliere ha perso il tocco magico. Nel suo partito si agitano componenti e aggregazioni di vario tipo e da alcuni anni si contano almeno una decina di ‘fondazioni'( eufemismo che sta per correnti). Finora, in un modo o nell’altro, Berlusconi e suoi emissari sono riusciti a convincere i riottosi a rimanere tranquilli. Ora però, …

"Il moderato immaginario", di Piero Ignazi

Le primarie non riguardano solo il Partito democratico e i suoi alleati. Hanno un impatto sistemico. Con la loro onda d’urto investono anche il fronte opposto. La lunga stasi del Pdl, ondeggiante tra i richiami alle doti salvifiche del padre fondatore e il liberi tutti, è stata scossa dall’avvio ufficiale di primarie competitive e combattute. Il rilancio di Berlusconi con l’ennesima profferta a Casini & Co., rafforzata dalla graziosa concessione della premiership a Mario Monti (come se il capo del governo aspettasse il via libera dal Cavaliere…), ha tutta l’aria di una risposta maldestra all’accelerazione impressa dal Pd. Berlusconi pensa forse di ripetere l’operazione predellino quando riuscì a stoppare la progressione del neonato Partito democratico. Ma i tempi sono cambiati. Il Cavaliere ha perso il tocco magico. Nel suo partito si agitano componenti e aggregazioni di vario tipo e da alcuni anni si contano almeno una decina di ‘fondazioni'( eufemismo che sta per correnti). Finora, in un modo o nell’altro, Berlusconi e suoi emissari sono riusciti a convincere i riottosi a rimanere tranquilli. Ora però, …

"Come (non) criticare Matteo Renzi", di Stefano Menichini

Come solo Bersani, tra i suoi, ha mostrato di aver compreso l’enorme potenzialità delle primarie aperte per il bene dell’intero Pd, così solo Bersani sembra aver colto il vero punto debole di Matteo Renzi. Quando lo invita ad avere fiducia «in tutto il partito», e non solo nel segretario, intercetta un umore diffuso nel Pd verso il sindaco di Firenze: verso di lui ormai c’è rispetto (anche nella versione che trasforma il rispetto in paura) e ammirazione, ma c’è anche la sensazione (fra i suoi stessi sostenitori) che se appena potesse Renzi farebbe a meno del mondo intero e sicuramente di tutti i militanti e dirigenti democratici, come per molto tempo ha fatto a meno di consiglieri e alleati politici. Insomma, un leader troppo convinto di sé per aver bisogno di altri. Allergico al concetto di comunità e ai luoghi nei quali una comunità si ritrova, si organizza, si confronta (anche con successo, com’è accaduto sabato a Roma). E questo è forse l’unico tratto di scarsa modernità di Renzi, in un tempo nel quale la …

"Come (non) criticare Matteo Renzi", di Stefano Menichini

Come solo Bersani, tra i suoi, ha mostrato di aver compreso l’enorme potenzialità delle primarie aperte per il bene dell’intero Pd, così solo Bersani sembra aver colto il vero punto debole di Matteo Renzi. Quando lo invita ad avere fiducia «in tutto il partito», e non solo nel segretario, intercetta un umore diffuso nel Pd verso il sindaco di Firenze: verso di lui ormai c’è rispetto (anche nella versione che trasforma il rispetto in paura) e ammirazione, ma c’è anche la sensazione (fra i suoi stessi sostenitori) che se appena potesse Renzi farebbe a meno del mondo intero e sicuramente di tutti i militanti e dirigenti democratici, come per molto tempo ha fatto a meno di consiglieri e alleati politici. Insomma, un leader troppo convinto di sé per aver bisogno di altri. Allergico al concetto di comunità e ai luoghi nei quali una comunità si ritrova, si organizza, si confronta (anche con successo, com’è accaduto sabato a Roma). E questo è forse l’unico tratto di scarsa modernità di Renzi, in un tempo nel quale la …