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Scuola: Bindi a Profumo, non voteremo altri sacrifici

”Vedremo se le anticipazioni, davvero preoccupanti, che riguardano il mondo della scuola sono solo gossip, come afferma il ministro Profumo. Ma fin d’ora il ministro sappia che per quanto ci riguarda la scuola ha gia’ dato molto e non e’ il caso di chiedere ulteriori sacrifici. Soprattutto quando si presentano come uno stravolgimento del contratto, nello stesso anno in cui non sono stati pagati gli scatti e molti di loro si sono visti sfumare la pensione”. Lo afferma in una nota la presidente dell’Assemblea del Pd e vicepresidente della Camera, Rosy Bindi. ”Sappia – prosegue Bindi rivolgendosi al ministro – che non saremo disponibili a votare tagli mascherati e misure che disattendono i legittimi diritti degli insegnanti e le aspettative di migliaia di giovani che da anni aspirano inutilmente all’insegnamento”.

da Agenzia Ansa

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“Docenti al lavoro per 24 ore a settimana”, di Eugenio Bruno
Arriva la mini-stretta sulla scuola – Pd e sindacati in allarme per l’impatto sui precari: basta tagli

Nel giro di vite sul pubblico impiego spunta una “mini-stretta” sulla scuola. Che, vista dalla parte dei docenti, tanto “mini” non è. Se è vero che dal prossimo anno scolastico i professori degli istituti di ogni ordine e grado si troveranno a lavorare 24 ore a settimana. In cambio di due settimane di ferie in più.
Una norma inserita in extremis nel disegno di legge di stabilità varato martedì notte punta a uniformare il tempo passato nelle classi delle secondarie di primo e secondo grado (oggi 18 ore) con quello trascorso in cattedra nelle elementari (22 ore di lezione + 2 di programmazione dei moduli). Per i docenti di medie e superiori, dunque, l’innalzamento del tempo dedicato al lavoro sarà di 6 ore a settimana. E sarà compensato prolungando di 15 giorni le vacanze estive.
Dalla disposizione che al Miur stanno ancora mettendo a punto dovrebbero derivare risparmi per circa 180 milioni di euro. Una parte dei quali dovrebbe confluire nel fondo di funzionamento della scuola e quindi ritornare agli istituti. Di fatto, l’aumento di orario per i docenti in questione servirà ad assicurare la copertura quasi integrale del sacrificio imposto all’Istruzione dal decreto 95 sulla spending. E pari a 182,9 milioni di euro nel 2013, 172,7 nel 2014 e 225,5 nel 2015.
Oltre all’impatto sui docenti che già lavorano resta da capire l’effetto che la stretta avrà sui precari. Le sei ore in più dovrebbero essere impiegate nello svolgimento delle supplenze brevi all’interno dello stesso istituto. Bloccando di fatto la nomina di supplenti esterni. Ed è in riferimento a queste misure che il segretario democratico, Pier Luigi Bersani, ha parlato di una sforbiciata di 6.300-6.400 posti di lavoro tra gli insegnanti. Gli ha fatto eco la capogruppo del suo partito in commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni: «Non si può giocare con le parole, quando queste nascondono concetti molto dolorosi».
Il suo riferimento è andato alle dichiarazioni pronunciate in mattinata dal ministro Francesco Profumo a margine dell’iniziativa “iSchool”, che è stata promossa da World Wide Rome, Asset, Camera e Tecnopolo Spa e si è svolta al Palalottomatica di Roma con la partecipazione di oltre 5mila studenti. Per la scuola , ha spiegato il titolare dell’Istruzione, «non sono previsti tagli diretti» ma solo un «contributo di solidarietà».
Di diverso avviso i sindacati. Il segretario della Flc Cgil, Mimmo Pantaleo, ha riassunto così le conseguenze dell’aumento dell’orario di lavoro: «Ci saranno maggiori carichi di lavoro per i docenti, la riduzione di migliaia di supplenze per gli spezzoni e di quelle brevi». Una stima dei soggetti interessati ancora non c’è, ma le cifre circolate ieri oscillavano tra i 30mila e i 70mila precari interessati. Sostanzialmente analoghi i toni usati da Francesco Scrima (Cisl) e Massimo Di Menna (Uil). Il primo ha sottolineato che «la scuola non è un laboratorio di taglio e cucito. Non accetteremo tagli né diretti né indiretti», chiedendo un incontro al Governo. Il secondo ha chiesto «di finirla con decisioni prese e gestite al di fuori di trasparenza, coinvolgimento e condivisione» perché «il Paese si attende una nuova politica che avvicini l’Italia all’Europa: eliminare sprechi e prebende e utilizzare i risparmi per sostenere la scuola».

IN SINTESI

LA MINI-STRETTA
Nel ddl di stabilità arriva la mini-stretta per i professori degli istituti di ogni ordine e grado: dal prossimo anno scolastico lavoreranno 24 ore a settimana in cambio di due settimane di ferie estive in più
I RISPARMI
Il giro di vite che riguarda gli istituti scolastici dovrebbe assicurare risparmi stimati in circa 180 milioni di euro, una parte dei quali finirebbe nel fondo di funzionamento
della scuola
Gli interventi

SCUOLA
L’innalzamento del tempo
di lavoro per i docenti
Il Ddl di stabilità ha imbarcato in zona Cesarini una norma che uniforma il tempo passato nelle classi delle secondarie di primo e secondo grado (oggi 18 ore) con quello trascorso in cattedra nelle elementari (22 ore di lezione + 2 di programmazione dei moduli). Per i docenti di medie e superiori, quindi, l’innalzamento corrisponde a 6 ore a settimana e sarà compensato prolungando di 15 giorni le vacanze estive
6 ore

ESODATI
Governo e Parlamento
studiano la nuova soluzione
Governo e Parlamento stanno cercando una via uscita, dopo lo stop della Ragioneria al Ddl che punta alla salvaguardia per tutti quei lavoratori che si troveranno tra il 2013 e il 2014 senza coperture fino alla pensione. L’obiettivo è quello di avere cifre realistiche sui “nuovi” esodati per i quali Palazzo Chigi sarebbe disponibile a garantire la tutela aggiuntiva utilizzando il fondo esodati da 100 milioni inserito nella legge di stabilità
IL FONDO
100 milioni

STATALI
Il blocco del rinnovo
dei contratti degli statali
Con la legge di stabilità viene confermato il blocco per un altro anno del rinnovo dei contratti, uno stop già partito nel 2011 con il decreto 78/2010 varato dal precedente esecutivo. Secondo le organizzazioni sindacali, la misura decisa dal Governo Monti comporterà tra il 2010 e il 2014 una perdita di salario complessiva di oltre 6mila euro per gli statali, che si ritroveranno una busta paga alleggerita in media di 240 euro

LA PERDITA DI SALARIO
240 euro

L’AUMENTO DI ORARIO
PERMESSI

Il giro di vite sui permessi
ex legge 104
Dal Governo arriva anche il disco verde al dimezzamento della retribuzione nei giorni di permesso per l’assistenza a parenti disabili, che non siano coniugi o figli, riconosciuto dalla legge 104/1992. Secondo gli ultimi dati disponibili (fermi al 2010) sarebbero 244.997 i beneficiari di questo tipo di permesso (7,4% del totale dei dipendenti) per un costo stimato che si aggira sui 725 milioni e 280mila euro
IL COSTO COMPLESSIVO
725 milioni

MINISTERI

La stretta sulle spese rimodulabili dei ministeri
Il provvedimento varato martedì notte dal Governo prevede per i ministeri un giro di vite su consulenze informatiche, auto blu e spese per gli immobili, oltre alla cosiddetta “operazione “cieli bui”. Da questo pacchetto si stima di ricavare almeno 600 milioni di risparmi anche se la cifra potrebbe essere rivista sulla base del lavoro di affinamento che stanno conducendo i tecnici dell’Esecutivo
I RISPARMI
600 milioni

Il Sole 24 Ore 11.10.12

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LEGGE STABILITA’:VENTURA(PD)A GRILLI, LA CAMBIAREMO IN PARLAMENTO =

“La considerazione del ministro dell’Economia Grilli e’ contenuta nella natura stessa del provvedimento del governo, ovvero nella Legge di Stabilita’ che e’, appunto, un ddl ein quanto tale aperto alle modifiche del Parlamento”. Cosi’ Michele Ventura, vicepresidente vicario dei deputati del PD commenta le parole del ministro Vittorio Grilli. “Non una concessione, dunque, ma un diritto/dovere – aggiunge – di cui facciamo tesoro assicurando fin da ora l’esecutivo che per noi Democratici modifiche sono necessarie, entro gli obiettivi del Def, sul fronte della sanita’ e del pubblico impiego a partire dalla scuola”.

da Agi Agenzia

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